Voglio richiamare l’attenzione di questo Congresso sulla criminale aggressione della Russia di Putin all'Ucraina esprimendo prima di tutto solidarietà e sostegno alla popolazione ucraina e alla sua eroica Resistenza.

Mentre intere città vengono devastate e migliaia di persone, compresi donne, bambini e anziani inermi, muoiono sotto i bombardamenti e vasti strati della popolazione patiscono il freddo, la fame e le malattie e sono costretti ad affrontare il rigido inverno di quei territori senza luce, acqua e riscaldamento, l’industria bellica macina profitti giganteschi.

Dietro l'escalation militare in Ucraina si staglia sempre più minaccioso lo spettro di un allargamento del conflitto a livello atomico e mondiale.

La guerra colpisce direttamente le popolazione ucraina e innesca conseguenze micidiali anche per le popolazioni dei Paesi non direttamente coinvolti nel conflitto.

L’aumento dei prezzi dei beni energetici, dei beni di primo consumo, del costo della vita ha avuto un’accelerazione incredibile negli ultimi mesi e oggi, invece di assumere medici, infermieri, insegnanti, aumentare i salari, il governo neofascista Meloni, da una parte, taglia le risorse sulla sanità e sulla scuola, dall’altra aumenta le spese per gli armamenti e continua a inviare armi in Ucraina.

La guerra ha un costo vivo sulla pelle delle popolazioni coinvolte in modo diretto e sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori e di tutti le cittadine e i cittadini che vedono peggiorare le loro condizioni.

Per questo è necessario lavorare per una pace giusta e duratura che potrà esserci solo se viene ristabilita prima di tutto l'integrità territoriale dell'Ucraina. Questa è la via maestra da seguire per fermare la guerra, mettere in sicurezza le popolazioni e destinare tutte le risorse su sanità, scuola, servizi e salari, fermando l’invio di armi. Solo su questa base sarà possibile aprire una prospettiva ed evitare l’escalation micidiale che può portare a conseguenze ancora più gravi.