Vicenda “Miramare”
Nuovo avviso di garanzia al sindaco di Reggio Calabria Falcomatà (PD)

Dal corrispondente dell’Organizzazione della provincia di Reggio Calabria del PMLI
Dopo la condanna in appello ad un anno di reclusione con pena sospesa per la nota vicenda “Miramare”, il 22 dicembre scorso il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà (PD) si è visto recapitare un nuovo avviso di garanzia. L’ipotesi di reato contestato sarebbe un altro abuso d’ufficio in merito alla mancata costituzione di parte civile del comune di Reggio Calabria nel processo “Miramare”. L’inchiesta è partita dopo la denuncia dell’avvocato Italo Palamara presidente del movimento politico di destra “Reggio Futura” nato ai tempi dell’ex sindaco (condannato) Giuseppe Scopelliti.
Secondo la Procura della Repubblica, Falcomatà attualmente sospeso ai sensi della legge Severino, avrebbe omesso “di astenersi dalla decisione inerente la costituzione o meno dell’ente comunale, quale parte civile in quel giudizio penale; tratteneva a sé la decisione, non delegando a terzi la valutazione di assumere o meno l’iniziativa; non sottoscriveva l’istanza al Gip, predisposta dagli uffici del Comune, per la nomina allo scopo di un curatore speciale; restava inerte anche in esito alla successiva analoga sollecitazione, giuntagli in vista della prima udienza dibattimentale”.
Non solo, gli inquirenti sono convinti che agendo così Falcomatà, abbia “procurato a sé e agli altri imputati, già componenti della Giunta comunale da lui presieduta, un ingiusto vantaggio patrimoniale, conseguente al mancato risarcimento del danno subito dall’ente, nonché arrecava al Comune di Reggio Calabria un danno ingiusto, derivante dal mancato esercizio dei suoi diritti e facoltà processuali, nonché della mancata cura delle sue aspettative economiche”.
Insomma tutte accuse gravissime, che aggravano inevitabilmente la posizione di Falcomatà che non ha rilasciato dichiarazione in merito e spera ancora nell’ultimo grado di giudizio, quando in realtà l’unica cosa giusta da fare sarebbe quella di dimettersi!

11 gennaio 2023