Care compagne, cari compagni,

idealmente tutto il PMLI è assieme a voi attorno al busto di Lenin, in piazza Lenin a Cavriago, per commemorare il grande Maestro del proletariato internazionale in occasione del 99° Anniversario della scomparsa.

Con ammirazione, stima e riconoscenza rivolgo un caloroso saluto militante a tutti e a ciascuno di voi, esemplari alfieri della grande bandiera rossa di Lenin.

Questa commemorazione costituisce un duro colpo alla classe dominante borghese, al suo governo, alle sue istituzioni e ai suoi servi riformisti.

Lenin è un esempio per tutti i fautori del socialismo, è un potente faro che illumina le lotte degli sfruttati e degli oppressi d’Italia e di tutto il mondo. I suoi immortali insegnamenti sono essenziali per fare con successo la lotta di classe e per guidare il proletariato verso la conquista del potere politico.

Tra le forze con la bandiera rossa esistono delle gravi contraddizioni ideologiche e politiche, ma ciò non dovrebbe impedire l’unità di esse sulle lotte e sulle iniziative che condividono. Come dimostrano il PMLI e il Partito dei Carc in questa Commemorazione di Lenin, pur avendo posizioni opposte sulla guerra in Ucraina.

Uniamoci per le urgenti lotte contro le bollette, il caro vita e il caro benzina, contro i decreti anti Ong e anti rave, contro l’autonomia differenziata e l’elezione diretta del presidente della Repubblica, per il lavoro, il clima e la revoca del regime del 41bis a Alfredo Cospito.

Più in generale dobbiamo unirci per combattere e abbattere il governo neofascista Meloni e il capitalismo, per conquistare il socialismo e il potere politico del proletariato, seguendo la via dell’Ottobre.

Per questo è necessario aprire una discussione pubblica e privata fra tutte le forze anticapitaliste e antifasciste, a cominciare da quelle con la bandiera rossa, per elaborare un progetto comune per il futuro socialista dell’Italia.

Viva Lenin!

Con Lenin per sempre contro il capitalismo, per il socialismo e il potere politico del proletariato!

Vostro compagno di lotta Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI