Ancora una società privata in Toscana voluta dal PD
Nasce “Toscana Strade” voluta dal governatore Giani
Si parte con il pedaggio sulla FI-PI-LI per gli autotrasportatori

Dal corrispondente della Toscana
Percorrendo il binario della privatizzazione, dopo la Multiutility , il governatore piddino Eugenio Giani insieme all'assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli, hanno annunciato alla stampa la nascita a breve di “Toscana Strade”.
Una vera e propria holding regionale fortemente voluta da Giani che conta di fare cassa partendo dalla gestione dell'arteria super trafficata da pendolari e tir, la superstrada FI-PI-LI sulla quale transitano al giorno 50.000 veicoli e per la quale già si progetta un introito di cassa stimato intorno ai 14 milioni di euro l'anno più 7 milioni dati dagli autovelox.
Sulla nuova società Giani non nasconde di dover mettere mano alle leggi regionali, un percorso giuridico ed economico-finanziario avviato dalla giunta con una delibera ad hoc: “Abbiamo ricevuto lo studio da Kpmg e quindi possiamo produrre al Consiglio regionale la base per il nuovo statuto, il cronoprogramma e l'iter di realizzazione della società Toscana Strade per avviare la fase operativa... la società nasce anche in collaborazione e in sinergia con Autostrade, perché vuole diventare un po’ questo, la società autostrade della Toscana”.
“Toscana Strade” subentrerà alla Città Metropolitana di Firenze che attualmente gestisce la superstrada tramite Global Service di Avr.
La nuova società sarà a regime nel 2025 e conta di prendere in gestione altre grandi strade oltre la FI-PI-LI. Su quest'ultima cominceranno a pagare il pedaggio i mezzi pesanti che utilizzano molto questa tratta collegando il trasporto delle merci dalla costa e soprattutto dal porto di Livorno al centro della regione. Sarà applicata una tariffa pari all'80% delle tariffe autostradali con il transito rilevato attraverso 5 portali posti sotto dei cavalcavia.
In merito a questa decisione, con l'evidente scopo di fare “cassa” senza neanche prima garantire degli adeguamenti strutturali della strada, hanno protestato gli autotrasportatori già piegati dal caro carburante e dalle condizioni affatto sicure delle maggiori arterie, compresa l'autostrada.
Noi marxisti-leninisti siamo contrari ad ogni forma di privatizzazione e ad ogni tentativo di arricchire i capitalisti che investiranno e faranno soldi sulla pelle dei milioni di pendolari che utilizzano la FI-PI-LI e le altre arterie stradali regionali nonché sugli autotrasportatori che saranno vittime di un nuovo balzello.
La sicurezza e l'adeguamento stradale devono essere garantiti senza ulteriori pedaggi e senza la privatizzazione e la creazione di nuove SPA. Questo tipo di processo politico, perseguito dal PD e dai suoi amministratori locali, snatura il pubblico in favore del privato e perciò va condannato e combattuto su tutti i fronti.

25 gennaio 2023