Mentre la Resistenza di Kiev infligge dure perdite all’esercito neozarista russo
Ancora morte e distruzione in tutta l’Ucraina
L’ex presidente USA Trump, contrario al sostegno all’Ucraina, soffia sul vento della guerra nucleare. Peskov concorde con il golpista di Washington.
Zelensky: “Presto sarà sconfitta l’intera Russia… Otterremo sostegno e vinceremo”
 
Ancora morte e distruzione dell’invasore neozarista russo in tutta l’Ucraina. Il 25 gennaio un bombardamento russo ha colpito un negozio di alimentari a Beryslav, nell'oblast di Kherson, uccidendo due persone e ferendone tre. Lo riferisce su Telegram l'amministrazione militare della regione. "Beryslav è finita sotto un fuoco russo su ampia scala. I russi hanno intenzionalmente attaccato a metà giornata un luogo dove si riuniscono molte persone. Proiettili nemici hanno colpito un negozio locale di alimentari, mentre la gente si trovava all'interno. Due persone sono rimaste uccise nell'attacco russo. Tre residenti sono stati feriti", si legge nel messaggio rilanciato da Ukrainska Pravda . I feriti sono stati ricoverati in ospedale.
I russi hanno attaccato anche Zaporizhzhia, distruggendo una casa. Una donna è rimasta sotto le macerie. Lo riferisce su Telegram il sindaco ad interim della martoriata città ucraina Anatoly Kurtev. Il giorno dopo, un’altra ondata di attacchi russi con missili e droni sull'Ucraina ha causato 11 morti e 11 feriti. Lo ha riferito alla tv nazionale il portavoce dei servizi di emergenza Oleksandr Khorunzhyi. L'esercito ucraino ha rivendicato di aver abbattuto 47 dei 55 missili lanciati dalle forze russe. A Kiev si ritiene che sia stato ucciso un uomo di 55 anni, mentre le autorità di Zaporizhzhia hanno riferito di tre vittime. Secondo quanto riferito dal comandante in capo delle forze armate ucraine, Valerii Zaluzhnyi, 20 missili sono stati abbattuti su Kiev. Proprietà tecniche ed edifici sono stati distrutti, come hanno scritto le autorità.
“Un altro tentativo da parte di un paese terrorista di intimidirci con un massiccio attacco missilistico è stato recentemente sconfitto, così come presto sarà sconfitta l'intera Russia”. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando l'ultimo raid delle forze armate di Mosca.
Il 27 gennaio due persone sono morte e altre sette sono rimaste ferite durante i bombardamenti russi sulla città di Kherson e nell'omonima regione, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram l'Amministrazione militare regionale, come riportano i media locali. Secondo l'Amministrazione, i russi hanno aperto il fuoco su città e villaggi con artiglieria, lanciarazzi e mortai. L'esercito di Mosca ha bombardato la stessa Kherson 5 volte, danneggiando edifici residenziali e strutture mediche. Due donne sono rimaste uccise dando notizia di danneggiamenti alle infrastrutture civili tra cui un ospedale ed edifici residenziali. Il 28 gennaio tre civili sono stati uccisi a Kostyantynivka, nella regione di Donetsk, e almeno altri due sono rimasti feriti a seguito di un attacco missilistico russo avvenuto nella mattina. I russi hanno sparato contro il quartiere residenziale, hanno colpito e danneggiato quattro palazzi, un hotel, garage e auto civili.
Nel suo consueto messaggio serale Zelensky ha dichiarato che "La situazione al fronte, e in particolare nella regione di Donetsk, vicino a Bakhmut e Vuhledar, rimane estremamente grave. Gli occupanti non stanno solo prendendo d'assalto le nostre posizioni, stanno deliberatamente e metodicamente distruggendo queste città ed i villaggi intorno. Artiglieria, aviazione, missili. L'esercito russo non ha carenza di mezzi di distruzione. E può essere fermato solo con la forza".
I nuovi bombardamenti russi effettuati nelle ultime 24 ore hanno ucciso almeno dieci civili ucraini e ne hanno feriti altri venti. Lo ha reso noto l'ufficio del presidente ucraino. Sei persone sono morte nella regione di Donetsk, due a Kherson e due nella regione di Kharkiv.
Lungo l'intera linea del fronte nella regione di Donetsk c'è un significativo aggravamento della situazione. Lo ha dichiarato - come riporta l'agenzia Unian - il governatore dell'Oblast di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, sostenendo che a causa della mancanza di successi sul campo di battaglia gli occupanti russi hanno intensificato il bombardamento degli insediamenti. "La situazione è peggiorata in modo significativo - ha detto - dal sud al centro della regione. La parte più calda era e rimane la direzione Bakhmut, tuttavia ora c'è un inasprimento dei combattimenti anche ad Avdiivka". "I russi - ha aggiunto - non riescono a sfondare la nostra linea di difesa nel Donbass. Il nemico subisce perdite significative di personale e veicoli corazzati. Per questo ricorre ancora una volta alla tattica della 'terra bruciata', bombardando intensamente gli insediamenti e le comunità adiacenti alla linea del fronte con lanciarazzi e artiglieria". In particolare sono finiti sotto il fuoco i distretti di Avdiivka, Vugledar, Toretsk.
Altri morti il 29 gennaio dopo che massicci raid russi hanno colpito Kherson. Centrato in pieno anche un ospedale. È di cinque morti e tredici feriti il bilancio delle vittime civili a causa dei raid russi effettuati sull’Ucraina nella stessa giornata. Lo riporta il Kiev Independent citando le autorità locali. Sono state prese di mira le regioni di Donetsk, Kherson, Kharkiv, Sumy, Mykolaiv, Chernihiv, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Lugansk. In particolare - viene spiegato - la regione di Kherson è stata colpita 42 volte e gli attacchi hanno ucciso tre persone e ne hanno ferite altre otto. Le altre due vittime sono state registrate a Kharkiv e Krasnohorivka nella regione di Donetsk.
Intanto dall'inizio del conflitto la Russia "ha perso quasi 125.000 soldati in Ucraina". Lo sottolinea lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina sul suo account Facebook, secondo quanto riporta l'agenzia Unian . In particolare "le perdite totali in combattimento del personale nemico dal 24 febbraio 2022 al 27 gennaio 2023 sono state di circa 124.710 unità". Sempre da inizio del conflitto, secondo la stessa fonte, sono stati distrutti, tra l'altro, "3.182 carri armati del nemico, 6.340 veicoli corazzati da combattimento, 2.180 sistemi di artiglieria oltre ai mezzi di difesa area (221), 292 aerei, 283 elicotteri, 1.941 Uav (droni, ndr) operativi-tattici e 796 missili da crociera".
Segnali di forte nervosismo e repressione interna giungono da Mosca. Un maggiore di polizia in pensione è stato condannato in contumacia a otto anni di reclusione da un tribunale di Mosca per essersi espresso contro "la guerra in Ucraina" in alcuni post pubblicati su internet: lo riporta Novaya Gazeta Europa , che cita a sua volta quanto riferito dall'avvocato all'ong per la difesa dei diritti umani Setevye Svobody. L’ufficiale, Oleg Kashintsev, è stato condannato sulla base della nuova legge che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere ritenute "false" dalle autorità russe, che dall'inizio del conflitto in Ucraina hanno inasprito la censura contro il dissenso. Le accuse contro il maggiore sono ritenute di evidente matrice politica, e per questo l'Interpol si è rifiutata di collaborare con le forze di polizia russe. Kashintsev sarebbe stato condannato per aver dichiarato che l'esercito russo sta conducendo "una guerra" in Ucraina (le autorità russe esigono che si parli di "operazione militare speciale"), che l'obiettivo di Mosca è quello di impadronirsi di territori ucraini e che alcuni soldati russi sono sospettati di crimini e atrocità. Mentre memoriali in ricordo dei morti di Dnipro continuano a spuntare in numerose città russe, a oltre due settimane dal criminale bombardamento dell’esercito neozarista del 14 gennaio che ha ucciso 46 residenti di un condominio della città ucraina. Sono almeno 50 le città russe dove i cittadini hanno cominciato a portare candele, fiori, giocattoli, foto di Dnipro e scritte con il nome della città sotto monumenti di poeti ucraini o che hanno qualche relazione con l'Ucraina. E più le autorità li portano via, più la gente torna con i fiori. Lo scrive Moscow Times , parlando "di una delle più prolungate espressioni pubbliche di opposizione all'invasione dell'Ucraina". Memoriali smantellati sono stati ripristinati a Mosca e San Pietroburgo, così come a Krasnodar e a Kazan, capoluogo del Tatarstan, nota il sito web Activatica. E a San Pietroburgo ieri si contavano ben sette di questi memoriali, aggiunge il sito. Almeno tre persone sono state arrestate nel weekend per picchetti anti guerra a San Pietroburgo, Krasnoyarsk e Saratov. L'attivista Yekaterina Varenik è stata intanto condannata a 12 giorni di carcere, dopo essere stata arrestata il 23 gennaio accanto ad un memoriale a Mosca.
Sul piano diplomatico da segnalare la sortita dell’ex presidente americano, il golpista Donald Trump, che il 27 gennaio sul suo social si è detto convinto che potrebbe risolvere la guerra in Ucraina in 24 ore, se fosse presidente, assicurando che "la guerra tra Russia e Ucraina non sarebbe mai avvenuta". Ma anche ora, "se lo fossi, potrei portare ad un accordo per porvi fine, tempo 24 ore". Trump aveva anche lamentato l’invio di carri da combattimento in Ucraina , una scelta, aveva detto, che rischia di "accrescere le ostilità"."Prima i tank poi verranno le armi nucleari", ha affermato, in un messaggio in cui chiedeva al suo successore, Joe Biden, di mettere fine a "questa guerra folle". Affermazioni che hanno trovato concorde il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Interfax. "E questa escalation - ha aggiunto - è provocata tra le altre cose dalle decisioni prese in primo luogo a Washington e, sotto le pressioni di Washington, nelle capitali europee. Mi riferisco alle consegne di armi e tank, a questo e a quello". All’indomani Trump ha rincarato la dose promettendo di far costruire una "cupola impenetrabile" sugli Stati Uniti se verrà rieletto presidente, rilanciando il suo monito sulla possibile "catastrofe" di una terza guerra mondiale che renderebbe le due precedenti come "battaglie molto piccole". Per affrontare questa potenziale minaccia, Trump ha detto in un video diffuso online che farà "costruire uno scudo di difesa missilistica all'avanguardia di nuova generazione, proprio come Israele è ora protetto dall'Iron Dome", affermando anche che le minacce nucleari vengono fatte da altri Paesi "perché non hanno rispetto per la nostra leadership".
Dal canto suo Zelensky in un'intervista del 26 gennaio a “Sky news” ha dichiarato di non essere interessato a incontrare Vladimir Putin per i colloqui di pace, descrivendolo come un signor nessuno che vive in una bolla di informazioni e non sa realmente cosa sta accadendo sul campo di battaglia.
Ha detto di non capire chi prende le decisioni in Russia e che mentre Mosca chiede la pace, poi mente attaccando il suo Paese con missili di notte. Non vogliono alcun colloquio, e questo era già il caso prima dell’invasione. Lo ha deciso il Presidente Putin ha aggiunto Zelensky; “Non vuole negoziati perché non vuole la pace. Sono convinto che l’Ucraina sia solo il primo passo per lui. Sono convinto che stia conducendo una grande guerra. E il fatto che il mondo intero stia aiutando l’Ucraina ora non sta pensando a questo. Sta pensando: beh, ora non sta funzionando in Ucraina, ma aspetteremo... il mondo non rimarrà unito, si stancherà e io andrò oltre. Ma dopo l’Ucraina ci saranno altri passi, ci saranno altri Paesi, se non riusciremo a resistere. Penso che ce la faremo, otterremo sostegno e vinceremo”.

1 febbraio 2023