Il socialimperialismo cinese vuol costruire nell'Antartide nuove stazioni satellitari di terra

 
Ai primi di febbraio la società cinese China Aerospace Science and Technology Group ha annunciato di aver vinto l'appalto per la costruzione di altre stazioni di controllo presso la base di Zhongshan, una delle due stazioni di ricerca cinesi permanenti in Antartide. Le stazioni dovrebbero servire alla gestione e controllo della rete satellitare cinese per il monitoraggio dello sfruttamento delle risorse marittime e il controllo dell'inquinamento degli oceani e sono diventate necessarie a Pechino per una attività fino a due anni fa appaltata alla società spaziale statale svedese; nel 2020 Stoccolma ha deciso di non rinnovare i contratti per l'uso delle sue stazioni di terra al principale paese del campo imperialista avversario.
Il socialimperialismo cinese ha deciso di costruire in proprio almeno quattro stazioni di terra a Zhongshan, nella baia di Prydz nell’Antartide orientale, a sud dell’Oceano Indiano. Si affiancheranno a quella attiva fin dal 2016 a Neuquen in Patagonia, la base di esplorazione spaziale ‘Espacio Lejano’, costruita e gestita da Pechino secondo l'appalto definito col governo argentino nel 2014 e rinnovato nell'agosto 2020. La struttura attiva nella Patagonia argentina dipende dall’agenzia Satellite Launch and Tracking Control General, una società controllata dall’Esercito popolare cinese e in cui lavora solo personale proveniente dalla Cina.
Le stazioni terrestri nella Patagonia argentina e le prossime in Antartide hanno il compito esclusivo di gestire le missioni di veicoli spaziali e l’osservazione pacifica dello spazio assicuravano da Pechino ma le tecnologie impiegate per questo tipo di attività possono essere facilmente usate anche per spionaggio o altri usi militari. La separazione tra un impiego civile e uno militare è pressoché inesistente, come insegnano le esperienze dei concorrenti imperialisti del socialimperialismo cinese che a passi da gigante vuole ridurre il gap tecnologico e militare che lo penalizza ancora nel confronto.

15 febbraio 2023