Ordine del giorno che ha avuto come primo firmatario Enrico Chiavacci e assunto integralmente dalla Commissione politica del X Congresso nazionale Fisac-Cgil
“Abolire il giorno del ricordo”

Il “giorno del ricordo”, che in Italia si celebra ogni 10 febbraio dal 2006 e che rappresenta il principale cavallo di Troia del revisionismo storico, va abolito e non trasformato in un giorno del ricordo di “tutte le memorie”, come qualcuno oggi propone, perché ciò significherebbe mescolare i valori dell'antifascismo con la barbarie del nazifascismo.
Inoltre questa ricorrenza viene strumentalmente contrapposta alla “Giornata della Memoria” con il chiaro intento di, da una parte, sminuire e minimizzare la gravità dell'Olocausto, e dall'altra di equiparare due fatti storici profondamente differenti.
E' questa riscrittura della storia che ha portato, ad esempio, alla risoluzione dell'Europarlamento del 2019 che accomuna il comunismo al nazismo e vieta l'uso dei simboli comunisti, vale a dire che mette sullo stesso piano i fascisti con coloro che hanno dato un contributo determinante alla liberazione del continente dal mostro nazifascista.
Il Congresso nazionale della FISAC CGIL, cosciente anche del quadro politico attuale italiano, invita a mantenere viva e vigile la memoria, continuando a distinguere nettamente i carnefici dalle vittime, come tra coloro che combatterono per opprimere e coloro che lo fecero per resistere a quella stessa oppressione.
 

22 febbraio 2023