All'inizio del 2023
Ripetute esercitazioni militari organizzate dal comando americano in Africa
Cina e Russia rispondono con una esercitazione navale in Sudafrica

 
Dal 13 e fino al 24 febbraio si svolge la "Justified Accord 2023", la più grande esercitazione militare annuale dell’Africa orientale guidata dal comando della dalla task force dell’Europa meridionale dell’esercito americano che si svolge principalmente in Kenya nella contea di Isiolo ma anche con operazioni in Uganda, Rwanda, Somalia e Gibuti dove ha sede il comando degli Stati Uniti per l’Africa orientale, Africom. Circa un migliaio di soldati, poliziotti e personale civile di più di una ventina di paesi di Africa, Europa e Stati Uniti che già operano nelle attività delle forze multinazionali a guida Usa si allenano a operare assieme in azioni di guerra come quelle che conducono in Somalia contro le formazioni antimperialiste di al Shabaab, azioni che Africom spaccia come operazioni di anti-terrorismo e financo come interventi di mantenimento della pace, gestione delle crisi e assistenza umanitaria nel continente.
Con la stessa finalità di rafforzare le capacità delle forze nazionali africane alleate in operazioni speciali contro-insurrezionali, l'imperialismo americano coordina anche le successive esercitazioni, le "Flintlock 2023" previste in Ghana e Costa d’Avorio dall’1 al 15 marzo. Lo scorso anno nelle esercitazioni avevano partecipato circa 400 militari di una decina di nazioni, sulla traccia di quelle organizzate dal comando Africom ogni due anni a partire dal 2005 in particolare con quelle africane della regione del Sahel impegnate a contrastare le formazioni antimperialiste jihadiste. L'intervento dell'imperialismo americano era parallelo a quello che negli stessi anni sviluppava l'imperialismo europeo sulla spinta della Francia e dell'Italia. Macron ha deciso di fare un passo indietro nella presenza militare nella regione delle ex colonie del Sahel dove trovano sempre più spazio le milizie mercenarie russe della Wagner e l'imperialismo americano si riprende il suo ruolo guida anche con un nuovo giro di esercitazioni che coinvolgerà circa 1.300 militari di 30 nazioni.
Non a caso sempre nelle regioni dell’Africa occidentale e centrale si è tenuta dal 23 gennaio al 3 febbraio "Obangame Express 2023", la più grande esercitazione marittima multinazionale organizzata da 12 anni e diretta dal quartier generale marittimo delle forze navali statunitensi Europa-Africa allo scopo di "migliorare la sicurezza marittima" sulla costa atlantica del continente ma con un occhio alla sicurezza, o meglio al controllo dell'imperialismo americano e dei suoi alleati di tutte le acque che circondano l'Africa come ha precisato il comando Usa nella cerimonia di apertura a Lagos, in Nigeria, il 23 gennaio. Questa volta all'esercitazione hanno partecipato militari di oltre 30 paesi, per la maggior parte africani, ma anche di Brasile, Canada, Danimarca, Olanda, Polonia, Portogallo e Italia.
Alla serie di esercitazioni militari organizzate dall'imperialismo americano in Africa rispondeva in questo inizio del 2023 solo una esercitazione di Cina e Russia, le altre potenze imperialiste impegnate a allargare la loro presenza nel continente, ma con un partner significativo, il Sudafrica. L'esercitazione marittima multilaterale prevista dal 17 al 24 febbraio, chiamata "Mosi II", con la presenza di mezzi militari navali sudafricani, della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione dalla Cina e della Marina Federale Russa che ha lanciato il suo nuovo missile ipersonico Zircon, uno dei fiori all'occhiello del rinnovato arsenale del nuovo zar Putin.

22 febbraio 2023