No a merito, umiliazione e repressione, più partecipazione e rappresentanza studentesca nelle scuole
Assemlea nazionale degli studenti medi a Roma
Contro il governo Meloni che ci ignora.
Flash mob di protesta sotto la sede del ministero

Tra il 10 e il febbraio a Roma, oltre 400 studentesse e studenti medi provenienti dagli istituti di tutta Italia hanno preso parte all'Assemblea nazionale organizzata da Unione degli Studenti e ActionAid con il sostegno e la partecipazione di varie realtà politiche e sociali fra cui Link, Rete Della Conoscenza, Libera, Arci, Flc Cgil, Fiom Cgil, Legambiente, Non Una Di Meno, con lo scopo di elaborare e presentare al Ministro Valditara una serie di rivendicazioni su partecipazione e rappresentanza studentesca nelle scuole.
La tre giorni di confronto e formazione si è chiusa nel pomeriggio del 12 febbraio con centinaia di studentesse e studenti che hanno preso parte al flash mob di protesta sotto la sede del ministero dell'Istruzione e del “merito” in Viale Trastevere dove i manifestanti si sono levate le maschere bianche, indossate in segno di protesta contro l'invisibilità e l'indifferenza del governo neofascista Meloni, e hanno lanciato la parola d'ordine “Non saremo invisibili, ora decidiamo noi: possiamo tutto”.
A partire da oggi “Vogliamo organizzare la risposta del mondo della scuola dopo i primi 100 giorni del governo Meloni che lasciano un vuoto enorme: studenti e studentesse non sono una priorità per questo paese” ha spiegato la coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti.
“Questo governo – ha aggiunto la responsabile education di ActionAid Italia - non ha ancora dato chiari segni di apertura al confronto sul diritto allo studio, il contrasto alle diseguaglianze educative, i fondi Pnnr. Ci aspettiamo che Valditara e i componenti delle Commissioni scuola parlamentari aprano canali di confronto”.
La mobilitazione segue quella dello scorso autunno, che ha visto scendere in piazza migliaia di studentesse e studenti con manifestazioni in numerose città, e serve a rilanciare le rivendicazioni già avanzate nei mesi scorsi con la campagna “Possiamo Tutto!”.
“L’idea di creare un’Assemblea nazionale sulla rappresentanza e la partecipazione studentesca – chiariscono ancora gli organizzatori dell'Assemblea - nasce dalla constatazione che gli spazi di partecipazione, decisionalità e democrazia sono sempre più depotenziati, sia nelle scuole sia nella società tutta. Anche quest’autunno in centinaia di migliaia ci siamo mobilitati per chiedere una scuola e un futuro migliore e nonostante ciò il governo continua a portare avanti una scuola basata su competizione, umiliazione e repressione. La campagna Possiamo Tutto nasce per dare una risposta a tutto questo: vogliamo essere parte attiva del cambiamento, la nostra voce non può essere ignorata. Studenti e studentesse sono i veri protagonisti delle scuole, oltre che il presente ed il futuro del nostro Paese. È il momento di farci sentire, di far emergere i nostri bisogni e gridare forte le nostre proposte”.
La campagna di mobilitazione dell'Unione degli Studenti è iniziata a gennaio 2021 con la campagna “Cantiere scuola” e con “l’obiettivo di costruire assemblee e spazi di confronto nelle scuole e nelle città per ricostruire dalle fondamenta una nuova idea di scuola pubblica. Tale lavoro ha avuto il culmine negli Stati Generali della scuola, tenutisi a Roma a febbraio 2022, che hanno visto centinaia di studentesse e studenti e numerose realtà del sociale scrivere il Manifesto della scuola pubblica e presentarlo alla Camera dei deputati. Quest’anno l’Unione Degli Studenti scenderà in piazza il 18 novembre per sostenere i 5 pilastri fondamentali per ricostruire un nuovo modello di scuola, essi sono il diritto allo studio, l’abolizione dell’alternanza scuola lavoro, il potenziamento delle forme di rappresentanza studentesca, la garanzia del benessere psicologico e un nuovo statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti”.
In post sulla pagina Istagram dell'UdS gli organizzatori dell'Assemblea chiariscono che: “Strappandoci le maschere bianche abbiamo ribadito che le studentesse e gli studenti di questo paese non saranno invisibili, non accettiamo più che la politica e il Ministro Valditara continui ad ignorare i nostri bisogni, senza convocarci e continuando a calare decisioni dall'alto basate su un modello di scuola fatto di merito, umiliazione e repressione.
Inoltre “Rivendichiamo il potenziamento della rappresentanza e del protagonismo studentesco in tutte le sue forme, pretendiamo: Il raddoppio del numero di studenti in Consiglio Di Istituto. Una riforma nazionale delle consulte studentesche. Commissioni paritetiche obbligatorie in ogni scuola. Territori a misura di studente.
Vogliamo gli strumenti per creare dal basso un modello di scuola diverso, accessibile a tutte e tutti e che elimini le disuguaglianze economiche e sociali presenti nel nostro paese, a partire dalla garanzia del diritto allo studio per tutte e tutti.
Perché “Questo cambiamento non è solo possibile, ma ora più che mai urgente e deve partire dalla rabbia e dal potere delle studentesse e degli studenti, da Roma al resto del paese continueremo a mobilitarci contro questo modello di scuola, forti degli strumenti fornitici dall'Assemblea nazionale: possiamo tutto, ora decidiamo noi!”.
La mobilitazione studentesca è giusta e noi la sosteniamo, ma per poter raggiungere i suoi obiettivi deve puntare sulla lotta nelle piazze piuttosto che sul collaborazionismo con il ministro fascioleghista Valditara, deve puntare sulla lotta senza quartiere contro il governo neofascista Meloni e per una scuola e una università pubbliche, gratuite e governate dalle studentesse e dagli studenti piuttosto che mendicare un po' più di partecipazione e di rappresentanza studentesca nelle scuole e nell'università..

22 febbraio 2023