Nell'importante dibattito su “foibe e confine orientale” organizzato a Prato da Prato Antifascista, PC, PaP, P.Carc e PMLI
Panzarella smaschera le falsità dei fascisti sulle foibe e invita a combattere l'imperialismo italiano e il governo neofascista Meloni

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Prato
Il 14 febbraio presso la Casa del Popolo di Cafaggio a Prato si è svolta l'importante iniziativa “Foibe e confine orientale, facciamo chiarezza” organizzata dall'Assemblea Prato Antifascista, Partito Comunista, Potere al Popolo, P.Carc e PMLI.
Al dibattito, introdotto da Alessandra Kersevan, ricercatrice e fondatrice del gruppo di lavoro "Resistenza storica" che da oltre trent'anni si occupa delle questioni inerenti il confine orientale, hanno preso parte alcune decine di persone.
Attraverso una puntuale analisi e ricostruzione storica degli avvenimenti, la Kersevan ha smascherato le falsità profuse dai fascisti sulle foibe e sul cosiddetto esodo dei giuliano-dalmati offrendo a tutti i partecipanti l'opportunità di fare domande, approfondire l'argomento e trarre ulteriori spunti di analisi e riflessioni che non sono mancati durante il vivace e interessante dibattito che ne è scaturito.
Fra i primi intervenire il compagno Franco Panzarella che ha denunciato non solo le falsità dei fascisti ma anche il tradimento dei valori antifascisti e la piena e fattiva complicità del “centro-sinistra” che fin dai tempi del traditore Otello Montanari, l'ex partigiano allievo di Nilde Iotti, colui che per primo denunciò i presunti “crimini dei partigiani nel triangolo rosso di Reggio Emilia”, insieme a Occhetto, Violante e Fassino, hanno sempre sostenuto e contribuito ad alimentare la propaganda fascista e anticomunista sulle foibe e alla ormai completa riabilitazione del fascismo.
Panzarella, nel chiedere l'abolizione del cosiddetto “Giorno del ricordo” istituito dal governo Berlusconi nel 2004, ha denunciato fra l'altro che dietro la falsa propaganda sui “massacri delle foibe” e “l'esodo dei giuliano-dalmati” c'è un preciso disegno politico del governo neofascista Meloni che punta a rimettere la camicia nera all'Italia e a fomentare il nazionalismo patriottardo al fine di assicurarsi un’opinione pubblica favorevole alle mai sopite ambizioni imperialiste della borghesia e dell'imperialismo italiani nella regione dei Balcani e nel Mediterraneo e ha lanciato un appello a costruire contro questo governo un fronte unito più ampio possibile composto dalle forze anticapitaliste, a cominciare da quelle con la bandiera rossa, dalle forze riformiste e dai partiti parlamentari di opposizione per spazzare via il governo neofascista Meloni e il suo programma nazionalista, presidenzialista, classista, filopadronale, antisindacale, familista, meritocratico, razzista, xenofobo e poliziesco.
L'intervento del nostro compagno è stato condiviso e rilanciato più volte nel corso del dibattito e dalla stessa Kersevan che nella replica conclusiva ha detto: “condivido in pieno l'analisi del compagno Franco sulle mire egemoniche dell'Italia nei Balcani e mi complimento con tutti gli altri compagni che sono intervenuti perché siete molto preparati”.

22 febbraio 2023