La Cgil e l'Anpi denunciano
Fumetti nazifascisti nelle scuole a Mirandola

 
Lo scorso 10 febbraio, in occasione del cosiddetto 'Giorno del ricorso' la Cgil di Mirandola, il sindacato Federazione dei Lavoratori della Conoscenza Flc Cgil di Modena e l’Anpi di Mirandola hanno denunciato, in una nota congiunta, il tentativo di distribuzione gratuita nelle scuole secondarie di Mirandola – comune in provincia di Modena amministrato da una giunta fascioleghista - di fumetti dell'editore Ferrogallico, nota casa editrice di estrema destra con simpatie per il ventenni
o fascista il cui editore – Marco Giuseppe Carucci, esponente di Forza Nuova - è stato recentemente condannato dalla Corte d'appello di Milano insieme ad altri sette neofascisti milanesi a due mesi di reclusione e 200 euro di multa per avere inscenato nel capoluogo lombardo, il 29 aprile 2016, una manifestazione di stampo nazifascista con l'uso di simbologie “proprie e usuali di organizzazioni e movimenti – così si legge nella sentenza - tra cui anche il partito fascista”.
“La Cgil della zona di Mirandola, il sindacato Federazione dei Lavoratori della Conoscenza Flc Cgil Modena e l’Anpi di Mirandola – si legge nella nota – esprimono sdegno per la decisione del Comune di Mirandola di mettere a disposizione della biblioteca pubblica 'E. Garin' i fumetti della Ferrogallico Edizioni, già oggetto di recente contestazione per la matrice neofascista delle pubblicazioni. Si tratta di 160 volumi di fumetti acquistati dal Comune che, in prima istanza, erano destinati alla distribuzione gratuita per i ragazzi delle scuole secondarie e che, dopo la nostra denuncia pubblica dei giorni scorsi, sono stati destinati alla biblioteca comunale”.
Cgil, Flc e Anpi, quindi, denunciano chiaramente sia il tentativo del comune di distribuire tale materiale di propaganda nazifascista nelle scuole sia il fatto che tali pubblicazioni trovino posto nella biblioteca comunale, senza dimenticare che si tratta di fumetti destinati ai ragazzi i quali possono essere indotti a credere che personaggi come Hitler, Mussolini, Franco, gli esponenti del Ku Klux Klan e le loro rispettive idee abbiano svolto ruolo positivo. E lo stesso vale per i fatti accaduti in Jugoslavia, per i quali lo Stato italiano ha partorito il cosiddetto “giorno del ricordo”, perché i giovani devono sapere che militari, appartenenti a corpi di polizia, questori, prefetti e autorità giudiziarie dell'Italia fascista si resero corresponsabili, insieme ai nazisti, dello sterminio di quasi novecentomila civili jugoslavi, e che la legittima resa dei conti operata dai Tribunali del Popolo jugoslavi avrebbe dovuto farla lo Stato italiano dopo la caduta del fascismo per colpire i responsabili dei crimini e per epurare la propria amministrazione da tali delinquenti in divisa, in toga e in doppiopetto.
“Cgil, Flc e Anpi – continua la nota - stanno dalla parte degli editori che hanno voluto escludere le pubblicazioni della destra neofascista dal Salone del Libro di Torino, perché la libertà di stampa e la libertà di parola provengono da una Costituzione antifascista che va salvaguardata”: non devono quindi avere diritto di diffusione scritti di Hitler, di Mussolini, i Protocolli dei savi di Sion o altre aberranti pubblicazioni di stampo nazifascista, razzista, antisemita, soprattutto se le idee che da tali testi fuoriescono siano veicolate da uno strumento accattivante per i giovani come il fumetto, perché se è vero che bisogna salvaguardare la coscienza democratica della società, ciò è ancor più vero per quella delle giovani generazioni.
Noi riteniamo grave e inaccettabile che case editrici come la Ferrogallico Edizioni abbiano la libertà di fare apologia di fascismo, quantunque essa sia espressamente vietata dalla legge, ma riteniamo ancor più grave e inaccettabile che tale vergognosa e illegale propaganda fascista sia favorita addirittura dall'amministrazione comunale fascioleghista tra i giovani studenti medi della scuola pubblica. Che cos'è questo se non un'ulteriore manifestazione del regime neofascista?


22 febbraio 2023