Nuovi micidiali missili russi portano altra morte e distruzione
Zelensky: “Nonostante migliaia di attacchi russi, garantiremo tutti insieme l'invincibilità dell'Ucraina. Stiamo lavorando e vinceremo”
Le armate neozariste russe lasciano sul campo quasi 160mila uomini e un’infinità di mezzi militari. Protesta di mogli e madri russe che chiedono a Putin di non mandare i loro mariti e figli "al massacro"

L’11 marzo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a esprimersi contro la Russia per i nuovi "brutali attacchi terroristici" contro le città ucraine. "Missili ed artiglieria, droni e mortai: questo stato malvagio usa una varietà di armi con l'obiettivo unico di distruggere la vita e non lasciare nulla di umano", ha detto nel discorso trasmesso da Kiev.
"Rovine, macerie, crateri dove i missili hanno colpito sono l'autoritratto che la Russia dipinge dove esisteva la vita" continua Zelensky affermando che la Russia è "diventata sinonimo di terrorismo e sarà un esempio di sconfitta e giusta punizione per i suoi attacchi terroristici. Il Cremlino - ha concluso - non può bloccare la sua punizione". "Per la prima volta la Russia ha utilizzato nei raid diversi tipi di missili. Sono stati utilizzati ben sei Kinzhal (arma ipersonica a capacità nucleare): è un attacco che non ricordo di aver mai visto prima", ha dichiarato il 9 marzo alla televisione ucraina Yurii Ihnat, portavoce del Comando delle forze aeree dell'Ucraina, citato dalla Cnn.
"Finora non abbiamo la capacità di contrastare queste armi", ha aggiunto, riferendosi ai Kinzhal e ai missili da crociera X-22 lanciati sull'Ucraina durante la notte e al mattino. Mosca ha usato il missile Kinzhal a capacità nucleare in alcune occasioni nelle prime settimane dell'invasione. Nella stessa giornata Zelensky ha tenuto una riunione con i vertici dei servizi di sicurezza dopo l'ultimo massiccio raid russo. "I bombardamenti di oggi hanno interessato le regioni di Dnipropetrovsk, Zhytomyr, Kirovohrad, Kharkiv, Sumy, Vinnytsia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Odessa, Zaporizhzhia e la città di Kiev", ha scritto su Telegram. "Sono grato alle nostre forze di difesa aerea per il loro duro lavoro, per proteggere la nostra gente. Dobbiamo garantire la protezione delle infrastrutture energetiche dal fuoco nemico e garantire il rapido ripristino dell'approvvigionamento energetico nelle aree colpite", ha aggiunto. "Nonostante migliaia di attacchi russi, garantiremo tutti insieme l'invincibilità dell'Ucraina. Stiamo lavorando e vinceremo", ha concluso.
Sono almeno 11 le vittime e 22 i feriti provocati dai bombardamenti russi in Ucraina durante la notte e le prime ore del mattino, tra 9 e 10 marzo: lo affermano le autorità regionali citate dalla Cnn. Ottantuno missili sono stati lanciati in diverse regioni del Paese, tra cui la capitale. "La Russia ha lanciato nella notte un massiccio attacco con missili e droni contro l'Ucraina, causando la perdita di vite umane e danneggiando le infrastrutture civili. Nessun obiettivo militare, solo la barbarie russa. Verrà il giorno in cui Putin e i suoi collaboratori saranno chiamati a rispondere delle loro azioni da un Tribunale speciale": lo ha scritto a commento su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
Un bombardamento nella notte da parte della forze armate russe ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Lo riferisce la Bbc citando i Servizi di emergenza statale dell'Ucraina. L'attacco ha colpito il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese. I Servizi di emergenza statale fanno sapere anche che nell'attacco è stata ferita una bambina di 5 anni, portata d'urgenza all'ospedale. I soccorritori continuano le operazioni di ricerca per estrarre i corpi dalle macerie.
L’11 marzo le forze armate d’aggressione russe hanno sparato con cannoni d'artiglieria e lanciarazzi multipli Uragan contro la città di Konstantinivuts. i villaggi di Mykolayivka, distretto di Kramatorsk, e Maksymilianivka, distretto di Pokrovsk, mentre è di 3 morti il bilancio di un raid russo che ha colpito la città di Kherson. Soltanto nelle ultime 24 ore la Russia ha lanciato 48 attacchi contro civili nella regione del Donetsk, secondo la polizia nazionale ucraina. Lo riporta Ukrinform. Stando a quanto sostiene il Kyiv Independent, la polizia ha detto che sono state attaccate 15 città, tra cui Bkhmut, Kostjantynivka e Avdiivka. Da Mosca avrebbero utilizzato missili S-300, aerei, lanciarazzi multipli Grad e Uragan, artiglieria, mortai e carri armati. Il governatore della regione di Donetsk, Kyrylenko, ha dichiarato nel suo briefing quotidiano che due civili sono stati uccisi e quattro sono rimasti feriti.
Intanto nella sola giornata dell’11 marzo sarebbero stati uccisi 1090 soldati russi, portando a 159.090 il totale dei morti dall’inizio dell’invasione. Lo afferma il bollettino giornaliero dello stato maggiore di Kiev, aggiungendo che ieri sono stati distrutti 8 tank, 7 veicoli corazzati e 4 sistemi d'artiglieria dell'esercito russo. Tra il 24 febbraio 2022 e l'11 marzo 2023, tra le perdite subite in combattimento dai russi figuravano anche - secondo la stessa fonte - 3.458 carri armati, 6.762 veicoli corazzati da combattimento, 2.483 sistemi di artiglieria, 493 razzi antiaerei a lancio multiplo, 257 sistemi antiaerei, 304 velivoli, 289 elicotteri, 5.344 automezzi e serbatoi carburante, 18 navi da guerra, 2.108 droni. Inoltre sono stati abbattuti 907 missili da crociera.
Risultati militari importanti quelli della resistenza ucraina che non molla a Bakhmut. Le truppe russe avranno "strada aperta" per conquistare città chiave nell'Ucraina orientale se prenderanno il controllo di Bakhmut. Lo ha detto l’8 marzo il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Cnn, difendendo la sua decisione di mantenere le forze ucraine nella città assediata. "Per noi è una questione tattica", ha detto Zelensky, insistendo sul fatto che i vertici militari di Kiev sono uniti nel prolungare la difesa della città dopo che settimane di attacchi russi l'hanno lasciata sul punto di cadere sotto le truppe di Mosca. "Capiamo che dopo Bakhmut potrebbero andare oltre. Potrebbero andare a Kramatorsk, a Sloviansk, sarebbe una strada aperta per i russi dopo Bakhmut verso altre città in ucraina, in direzione di Donetsk", ha detto alla Cnn in un'intervista esclusiva da Kiev: "Ecco perché i nostri ragazzi sono lì".
Zelensky ha altresì affermato che le motivazioni per mantenere la città sono "molto diverse" dagli obiettivi della Russia: "Capiamo cosa vuole ottenere la Russia. La Russia ha bisogno almeno di una vittoria - una piccola vittoria - anche rovinando tutto a Bakhmut, uccidendo ogni civile", ha detto il presidente ucraino, aggiungendo che se la Russia riuscisse a "mettere la propria bandierina" in cima a Bakhmut, aiuterebbe a "mobilitare la società per creare l'idea di essere un esercito così potente".
Reggere l'urto dell'offensiva russa a Bakhmut diventa per l'esercito ucraino giorno dopo giorno "sempre più importante" perché consente di intaccare le capacità offensive delle forze di Mosca. Lo ha dichiarato il 9 marzo il comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Syrskyi, sottolineando che "l'importanza di tenere Bakhmut è in costante crescita. Ogni giorno di difesa della città ci consente di guadagnare tempo per prepararci per future operazioni offensive", ha dichiarato in una nota il generale. Nella battaglia per Bakhmut, "il nemico perde la truppe più addestrate e pronte al combattimento del suo esercito, le unità d'assalto Wagner", ha detto Syrskyi, che è il secondo generale più alto in grado dell'Ucraina.
Le difficoltà incontrate dalla milizia neonazista russa Wagner nell’avanzare su Bakhmut sono dovute al fatto che gli ucraini, dopo aver minato i ponti sul fiume Bakhmutka, da postazioni rinforzate fanno un micidiale "tiro al bersaglio" sui mercenari russi, causando altissime perdite: è quanto sostiene il ministero della Difesa britannico, da fonti di intelligence, citato dal Guardian. Secondo i militari britannici, il fiume Bahmutka costituisce ora di fatto la linea del fronte, sebbene i Wagner siano risusciti a occupare quasi tutta la parte orientale della città. Sebbene dagli edifici alti gli ucraini che difendono Bakhmut diano filo da torcere ai russi, secondo Londra restano tuttavia potenzialmente vulnerabili da attacchi da nord e sud. Il 12 marzo i combattenti ucraini affermano che corpi dei civili giacciono per le strade di Bakhmut, non potendo recuperarli a causa dell'intensità della battaglia che infuria nella città. Parlando a Sky News, Khalid Makiazho, parte di un battaglione ceceno che sostiene l'Ucraina, ha descritto un paesaggio di totale devastazione, continue raffiche di artiglieria e "bombardamenti caotici". Secondo Makiazho, i civili rimasti si rifugiano negli scantinati. "Ci sono ancora persone in città, alcune sono molto anziane, ci sono anche cadaveri di civili, stiamo cercando di recuperare i corpi ma non c'è modo di raggiungerli". Le rotte logistiche in entrata e in uscita da Bakhmut sono ancora funzionanti, il che significa che "la fornitura di munizioni" alla città assediata è possibile. A riferirlo è un comandante dell'esercito ucraino citato dalla Cnn. "Il meteo impone le sue restrizioni. Ma al momento le rotte logistiche funzionano. La fornitura di munizioni è possibile, sebbene sia difficile. L'evacuazione dei feriti è possibile. È possibile anche la fornitura di rinforzi", ha detto alla televisione locale Mykola Volokhov, capo dell'unità di ricognizione aerea "Terra" dell'Ucraina. Bakhmut ha importanti collegamenti stradali con altre parti della regione di Donetsk; a est fino al confine con Lugansk, a nord-ovest fino a Sloviansk e a sud-ovest fino a Kostiantynivka. Tuttavia una conquista russa avrebbe un significato più simbolico che militare.
Il 13 marzo nel suo consueto messaggio serale Zelensky ha reso onore alla resistenza ucraina. "Come sempre – ha affermato - oggi sono stato in contatto con i nostri comandanti. E' molto duro a est, molto doloroso. Dobbiamo distruggere il potere militare del nemico e lo distruggeremo. Belogorivka e Maryinka, Avdiivka e Bakhmut, Vugledar e Kamianka e tutti gli altri luoghi in cui ora si sta decidendo quale sarà il nostro futuro. Dove si combatte per il nostro futuro. Ringrazio tutti coloro che attualmente stanno combattendo! Grazie a tutti coloro che difendono le loro posizioni e combattono per l'Ucraina e i loro fratelli! Grazie a tutti coloro che non deludono mai qualcuno in una posizione! Oggi vorrei menzionare in particolare i combattenti della 92a brigata meccanizzata separata per le loro azioni di successo nell'area di Bakhmut. Grazie ragazzi! Gloria a tutti i soldati ucraini! Gloria al nostro popolo indomabile e bello! Gloria all'Ucraina!"
Intanto diverse mogli e madri russe si sono unite per chiedere al nuovo zar del Cremlino Putin di smettere di mandare i loro mariti e figli "al massacro" costringendoli a unirsi a gruppi d'assalto senza un addestramento o rifornimenti adeguati. Lo scrive Cnn online citando un video condiviso dal canale indipendente russo Telegram Sota, in cui le donne affermano che i loro figli o mariti sono stati "costretti a unirsi a gruppi d'assalto" all'inizio di marzo dopo appena quattro giorni di addestramento. Il video mostra le donne con in mano un cartello con scritto in russo "580 Separate Howitzer Artillery Division", datato 11 marzo 2023. "Mio marito si trova sulla linea di contatto con il nemico", dice una donna nella registrazione, aggiungendo che "i nostri mobilitati vengono inviati come agnelli al macello per assaltare le aree fortificate, cinque alla volta, contro 100 uomini nemici pesantemente armati", pertanto "vi chiediamo di ritirare i nostri uomini dalla linea di contatto”.

15 marzo 2023