Contributi

Ode a Mao
di Ugo - Genova
La lirica di Mao che propongo di leggere alle compagne e ai compagni del PMLI non è inedita, ha trovato cittadinanza in vari testi politici e storici, quindi, molti compagne/i la conoscono; ma forse non tutti. E volendo essere precisi la tempistica non è del tutto corretta, andrebbe presentata e proposta all’organo del Partito, Il Bolscevico , in una data differente; quella giusta potrebbe essere, in effetti, una edizione di ottobre. Tuttavia, da troppo tempo la lirica riposa dentro un cassetto; lei stessa aveva la necessità di essere letta, di suscitare emozioni.
Ormai la Lunga Marcia era conclusa, ma a quale prezzo umano! Dei centotrentamila comunisti, partiti, il 16 ottobre del 1934, dalla provincia del Kiang- Si, solo ventimila furono presenti all’appello, il 20 ottobre del 1935, ai piedi della Grande Muraglia nella provincia del Shaauxi; fra questi non più di nove donne. L’Armata Rossa, in seguito denominata Esercito Popolare di Liberazione, aveva percorso, in un anno e quattro giorni, dodicimila chilometri, valicato diciotto catene di montagne, attraversato ventiquattro corsi d’acqua, fra questi lo Chang Jiang (il fiume Azzurro) e dodici province diverse. Combattendo e annientando, nella sua ordinata ritirata strategica, dieci armate nazionaliste, agli ordini di Chiang Kai-Shek, in un territorio privo di strade e che mai aveva visto passare un esercito cinese. La sera del 20 ottobre 1935, alla conclusione di quell’epica impresa, la Lunga Marcia, il compagno Mao Zedong ispirato scrisse questi versi:

 

Nessuno nell’Armata Rossa temeva le miserie
della Lunga Marcia.
Noi guardavamo con disprezzo le mille cime e i mille
fiumi.
Le Cinque Montagne si alzavano e si abbassavano
come onde che mareggiano.
Le montagne del Wullang non eran più che sassolini
verdi.
Caldi erano i precipizi scoscesi, quando l’acqua del
Sabbia d’Oro vi rimbalzava.
Freddi eran i ponti delle ferree catene sul fiume
Tatu.
Nelle mille distese nevose della montagna Min Felice.
Vinta l’ultima gola, i tre eserciti sorridevano.

22 marzo 2023