Al Teatro Anfitrione di Roma
Il VI Congresso nazionale del Partito dei Carc all’insegna dell’unità d’azione delle forze comuniste e di opposizione
Applaudito intervento di Erne Guidi, a nome del Comitato centrale del PMLI: “Nonostante le divergenze vi facciamo 4 proposte e dobbiamo unirci ed elaborare un progetto comune per cambiare l’Italia in senso socialista”

 
Dal nostro inviato speciale
Sabato 1° aprile presso il Teatro Anfitrione a Roma si è aperto il VI Congresso nazionale del Partito dei Carc, con una intera giornata pubblica, aperta, trasparente e partecipata. Oggi non semplicemente un’ambizione, ma una necessità per il processo di unità d’azione in atto tra le forze della sinistra di opposizione e di classe in Italia, a partire dai partiti con la bandiera rossa e la falce e martello. Per questo la delegazione del PMLI invitata ha ringraziato dirigenti e militanti di quel partito, sottolineando questo importante aspetto.
Aperta dalla relazione del Segretario nazionale uscente, il compagno Pietro Vangeli, che tra l’altro ha ribadito che “Per avanzare nella lotta di classe e vincere c’è bisogno dei comunisti e c’è bisogno di chi comunista non lo è ancora, ma lo diventa nel fuoco della lotta di classe. C’è bisogno che tutti coloro che hanno fame di giustizia si uniscano all’opera di far confluire la mobilitazione spontanea delle masse popolari nel solco della rivoluzione socialista” e che “Abbiamo fame di lotta di classe, di vittoria, di futuro, di emancipazione, di socialismo!”, la giornata si è snodata in oltre otto ore di interventi intervallati tra quelli degli ospiti e quelli interni di partito, passando dalla lettura dei saluti di chi non era fisicamente presente. Così sono intervenuti tra i partiti e le associazioni, in ordine di sequenza, La Città Futura, Costituente comunista, Collettivo di fabbrica ex GKN, Collettivo dei portuali di Genova, Medicina democratica, RSU Cartonificio di Sesto Fiorentino, Comitato contro il rigassificatore di Piombino, Ultima generazione, Extention Rebellion, Cub trasporti, Sindacato lavoratori in lotta di Napoli, ADL Cobas, Ancora Italia, Democrazia atea, Confederazione delle sinistre italiane, PCI, Patria socialista, Collettivo Militant, PRC, Associazione Italia-Brics.
A livello internazionale sono intervenuti in presenza il Fronte di Liberazione del popolo dello Sri Lanka (JWP) e il Partito comunista del Nord del Kurdistan, quest’ultimo contrario all’aggressione russa dell’Ucraina, mentre saluti scritti sono giunti da quattro partiti revisionisti fiancheggiatori dell’imperialismo russo: Partito comunista della Federazione russa, Partito comunista unito della Russia, Partito comunista della Bielorussia, Partito comunista degli Stati Uniti.
Applaudito l’intervento del compagno Erne Guidi, che pubblichiamo integralmente a parte, che ha portato il saluto militante del Comitato centrale del PMLI. Senza nascondere le divergenze politiche, ideologiche, tattiche e strategiche tra PMLI e Carc, oggi sussistenti sia a livello di politica interna che internazionale, l’Incaricato nazionale del Partito nei rapporti con i partiti, sindacati e movimenti della sinistra di opposizione e di classe, ha elencato i punti di unione e i temi su cui bisogna lavorare per costituire il nucleo centrale rivoluzionario marxista-leninista del fronte unito anticapitalista e antifascista, in particolare invitando ad andare "Avanti uniti contro il governo neofascista Meloni, per aprire un grande dibattito rivoluzionario per l'alternativa di società e il socialismo". Un intervento tanto franco, diretto, quanto unitario, dialettico e propositivo, che ha spinto la stessa presidenza del Congresso dei Carc a dare delle prime risposte seduta stante. Attenderemo in seguito quelle scritte e articolate che ci hanno preannunciato.

5 aprile 2023