Mugello: I lavoratori cantano “Bella ciao” e “Bandiera rossa”

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Il Mugello antifascista ha reso onore all'importantissima ricorrenza del 78° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo con una serie d'iniziative culminate nella giornata del 25 con i consueti omaggi ai vari monumenti che richiamano la Resistenza e i Partigiani situati nei vari comuni.
La manifestazione più importante, a cui hanno partecipano anche antifascisti degli altri comuni, si è svolta a Borgo San Lorenzo (Firenze), dove dopo i comizi svolti prima del corteo, oltre duecento partecipanti, ha deposto le corone ai cippi e monumenti dislocati nel centro borghigiano.
Come purtroppo è consuetudine l'iniziativa si è svolta nel solito clima nazionalista e patriottardo con l'esecuzione dell'inno nazionale e addirittura de “Il Piave mormorò” che con la Resistenza c'entra “come il cavolo a merenda”. Ormai in queste iniziative da un lato vi è la componente istituzionale, dall'altra la componente popolare che quest'anno ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di lavoratori della CGIL organizzati dietro lo striscione della Camera del lavoro di Borgo San Lorenzo; spezzone dove predominava il rosso delle bandiere della stessa CGIL e la combattività dei lavoratori, da cui non ha tardato a partire il canto di “Bella ciao”, comprendente anche la strofa dove si dice che era rossa la bandiera del Partigiano, e addirittura “Bandiera rossa” e “Fischia il vento”; canti che hanno ovviato alla mancanza della banda musicale.
Presente il PMLI con l'Organizzazione di Vicchio del Mugello, unica forza politica presente ufficialmente con le proprie insegne, la bandiera del Partito e il cartello del 25 Aprile. Cartello che ha avuto un notevole impatto sui manifestanti ed è stato molto fotografato. Distribuite alcune decine di copie di volantini del 25 Aprile, ben accolte dagli antifascisti. Ringraziamo il compagno Gianni, amico del PMLI, instancabile nello sventolare, come sempre fa, la rossa bandiera del Partito nell'occasione.
Ha colpito diversi antifascisti lo stato di abbandono nel giardinetto dov’è posto il monumento ai Caduti per la lotta di Liberazione ubicato in piazzale Martiri della Libertà. Erba alta tagliata solo intorno al monumento e quel tanto che basta per realizzare un viottolo per giungere al monumento; insomma il “minimo sindacale” che certo non s'addice ad un simile Anniversario!

26 aprile 2023