Milano
Combattiva manifestazione. Cariche poliziesche per proteggere Confindustria. Attiva partecipazione del PMLI e diffusione del volantino con l'Editoriale di Scuderi "La questione del potere politico"

Redazione di Milano
In occasione dello sciopero generale del 26 maggio indetto dall'Unione Sindacale di Base (USB) si è svolto a Milano il corteo per portare in piazza le ragioni della protesta. La manifestazione è cominciata davanti l'Università Statale in Via Festa del Perdono per rimarcare la vicinanza alla battaglia degli studenti contro il carovita e per la garanzia del diritto allo studio, che proprio lì (organizzati dal collettivo “Cambiare Rotta”) stanno protestando, accampandosi con tende, contro l'insostenibile caro affitti per gli studenti fuorisede.
Le rivendicazioni dall'USB si focalizzano su un aumento salariale di 300 euro al mese per tutte le categorie in considerazione che negli ultimi 20 anni il nostro è l'unico Paese in cui i salari sono diminuiti in Europa. Inoltre si richiede una diminuzione delle ore settimanali lavorative a 32 ed un salario minimo di 1.000 euro mensili. E ancora: si difende il Redditto di cittadinanza e si chiede che ci siano più assunzioni nella pubblica amministrazione del comune di Milano e che i loro stipendi, tenuti bassi dal sindaco Sala, siano adeguatamente aumentati all'impennata del costo della vita dovuta alla crescente inflazione.
Hanno partecipato al corteo anche i partiti politici PaP, CARC e il PMLI presente con militanti della Cellula “Mao Zedong” di Milano che hanno portato la rossa bandiera del Partito e un cartello con il manifesto del PMLI contro il governo neofascista Meloni e il manifesto “Il lavoro prima di tutto”, molto fotografato dai manifestanti e reporter.
Durante il concentramento i nostri compagni hanno diffuso decine di copie del volantino riportante l’Editoriale del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, dal titolo “La questione del potere politico” pubblicato in occasione del 46° Anniversario della fondazione del Partito.
Percorrendo via Larga, il corteo ha portato la protesta davanti agli uffici del comune di Milano per rimarcare come il capoluogo lombardo oggi sia una città dove, a causa delle politiche antipopolari e di “riqualificazione” capitalistica intraprese dalla giunta del sindaco PD Giuseppe Sala, è sempre più difficile vivere a causa del carovita e dell'assenza di politiche abitative serie nei confronti dei ceti popolari, a partire da quelle per il rilancio dell'edilizia pubblica e per un tetto massimo del canone d'affitto.
Il corteo si è concluso davanti alla sede di Assolombarda (Confindustria), per evidenziare lo squilibrio tra profitti e reddito, dove per impedire ai manifestanti di protestare con lancio di uova e pomodori, la polizia di Piantedosi ha caricato la manifestazione manganellando gli studenti.
A conclusione i rappresentanti dell'USB hanno dato appuntamento al 24 giugno per una grande manifestazione nazionale a Roma che coinvolgerà ancora i lavoratori, gli studenti e tutti quei soggetti che avversano le politiche di distruzione del reddito e di tagli ai pubblici servizi intraprese dal governo Meloni.

31 maggio 2023