Il ministro e vice premier era presente ad un convegno “riservato” a Messina
I manifestanti No ponte sullo Stretto contestano Salvini con lanci di carta igienica

Dal corrispondente della provincia di Reggio Calabria e della Calabria
A Messina il 6 giugno scorso si è tenuto un convegno organizzato dalla Cisl e dalle Federazioni Filca (costruzioni) e Fit (trasporti) intitolato “Il ponte sullo Stretto. Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia”.
Si è trattato di un’iniziativa riservata a “pochi intimi” visto che gli amministratori locali delle due aree metropolitane interessate agli espropri per la realizzazione dell’infrastruttura faraonica, sono stati esclusi.
Non a caso, per evitare proteste e contestazioni pubbliche, il convegno si è svolto sulla nave “Elio”, un traghetto ormeggiato alla rada San Francesco e dato in concessione alla Caronte&Tourist una compagnia privata di proprietà della famiglia Franza che nelle stesse ore subiva un sequestro di 30 milioni di euro e di tre traghetti non a norma per i disabili, nonostante fossero stati dichiarati “conformi” in sede di gara.
D’altronde non è la prima volta che i Franza finiscono nel mirino della procura della Repubblica messinese. Tre traghetti furono sequestrati anche nel 2020 per altre ipotesi di reato ai danni della regione siciliana.
In questo contesto e di fronte a un pubblico “selezionato”, gli organizzatori dell’evento se la sono cantata e se la sono suonata tra loro per più di tre ore sciorinando i “benefici” del ponte ma ben guardandosi dal nominare i 75 torrenti da mettere in sicurezza e le 1.039 pagine di espropri.
Tra gli invitati, oltre all’amministratore delegato del gruppo FS Luigi Ferraris e ai presidenti di “centro-destra” delle regioni Sicilia e Calabria, Schifani e Occhiuto, non poteva certo mancare il ministro delle infrastrutture e dei trasporti nonché vice premier, Matteo Salvini, pesantemente contestato al suo arrivo dal comitato “No Ponte”. I manifestanti bloccati dalle “forze dell’ordine” davanti ai tornelli d’ingresso agli imbarchi, hanno lanciato in segno di protesta diversi rotoli di carta igienica gridando incessantemente: “Salvini non ti vogliamo!”.
Dal canto suo il caporione leghista una volta presa la parola ha voluto minimizzare l’accaduto dichiarando: “Sono arrivato in macchina, ho sentito ‘Salvini merda’, quindi è un dibattito ingegneristico di assoluta importanza”.
Tra i contestatori era presente anche l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti fermo sostenitore del “No al ponte” considerato “un’offesa ai siciliani e ai calabresi che hanno bisogno di altro perché in Sicilia per andare da Messina ad Agrigento con il treno ci vogliono 10 ore”.
Insomma, è abbastanza evidente che il convegno organizzato dalla Cisl del falso “difensore dei lavoratori” Sbarra è stato una passerella mediatica per promuovere al di fuori di qualsiasi forma di dissenso, la costruzione dell’opera e per “rassicurare” gli armatori privati, ora alla ricerca di nuovi profitti.
Noi marxisti-leninisti abbiamo più volte ribadito come la realizzazione del ponte, in particolare vecchio “cavallo di battaglia” dei mafiosi e delle forze politiche ad essi asservite sia di destra che di “sinistra”, rappresenti un enorme regalo alla borghesia e al capitalismo italiani.
Il martoriato Mezzogiorno, le martoriate masse calabresi e siciliane, nell’immediato hanno bisogno di ben altri interventi cominciando dal lavoro, dalla sanità pubblica, dall’istruzione, dalla messa in sicurezza del territorio, dalle reti idriche, dagli alloggi, dal potenziamento del trasporto pubblico, dall’accoglienza ai migranti, dalla lotta alle mafie.
Per questo urge creare al più presto un vasto fronte unito “No ponte” che deve necessariamente assumere un carattere di massa e nazionale. Che tutti gli anticapitalisti e i sinceri fautori del socialismo si uniscano al PMLI e prendano coscienza che la lotta alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina passa necessariamente dalla lotta al governo neofascista Meloni che va abbattuto da sinistra facendo affidamento solo sulla lotta di classe e di piazza.

14 giugno 2023