Comunicato del PMLI.Molise
Elezioni regionali in Molise, trionfo dell’astensione
Le masse popolari, disertando le urne, lasciando la scheda in bianco o annullandola, puniscono in modo insindacabile i partiti espressione del regime capitalista neofascista

Un grande successo dell’astensionismo, come fra l’altro ampiamente previsto, e una sonora batosta per i partiti espressione della borghesia! È questo il risultato, lampante ed innegabile, delle elezioni regionali svoltesi il 25 e 26 giugno in Molise! Mai si era visto l’astensionismo trionfare con un tasso tanto alto, oltre il 50% (53,8%, per essere precisi), un dato impressionante se consideriamo che, in questa terra, il potere ricattatorio per il voto, o in cambio di “favori”, è molto forte stante il territorio fatto di piccoli paesi dove tutti conoscono tutti e dove non manca mai il “compare” pronto ad aiutarti in cambio di qualche preferenza nelle urne!
Eppure, il “centro-destra” locale è in brodo di giuggiole: il neoeletto Roberti si è subito lanciato in un profluvio di lodi ed incensi al defunto piduista di Arcore, atteggiandosi già a padre benevolo dei molisani “non sarò il vostro presidente ma il vostro sindaco e risolverò i principali problemi di questa terra”! Cosa tocca udire! Come se negli ultimi decenni, governati quasi ininterrottamente dal suo stesso schieramento, non avessimo tutte e tutti saggiato sulla nostra pelle le politiche “buone e necessarie” varate dalle giunte Iorio e Toma! Al peggio non v’è mai limite, abbiamo ragione di credere che, con il “nuovo” che avanza (Roberti fa politica da anni ed anni, ingegnere, già sindaco di Termoli, presidente della provincia di Campobasso, ecc.), le condizioni di precarietà in cui versano decine di migliaia di molisani non potranno che peggiorare! Non sono mancati, ovviamente, i complimenti sia a Toma che a Roberti da parte del Gotha nazionale delle destre, da Tajani a Meloni, ben contenti di confermarsi in una loro storica roccaforte!
Breve analisi del voto alle liste: nel “centro-destra”, invece, come detto si fa festa. FI vede aumentare i propri consensi rispetto alla tornata precedente, mentre FdI ottiene ben 20.000 preferenze in più! Voti solo in parte presi a UDC e Lega (unici in calo nello schieramento), logico pensare che il surplus venga, stante l’alto astensionismo, dai delusi dei pentastellati, ulteriore prova di come l’elettorato di “sinistra” o “destra” sia sempre più una cosa superata, fuori dalla realtà!
Per il PD, una batosta non indifferente: di regionale in regionale, il partito della Schlein, qui guidato dal ras Facciolla, scende ai minimi termini, appena 16.910 voti! E che dire del M5S: i “brigatisti di cittadinanza” di Grillo passano dai quasi 46.000 voti delle ultime regionali a meno di 10.000!
Non è servita neanche la candidatura di Emilio Izzo per farcela: poco più dell’1% quanto raccolto!
Per noi marxisti-leninisti, tuttavia, è ben altro che conta. L’incuria del territorio, la mancanza di lavoro, di una seppur anche minima prospettiva di futuro, lo spopolamento e l’invecchiamento medio costante dei residenti, la distruzione della sanità pubblica, lo sfruttamento del lavoro nero, la mancanza di infrastrutture, di svaghi, di centri di aggregazione, ecc. ecc., ecco cosa ha portato tanti molisani a disertare le urne! Certo, oltre 80.000 elettori sono residenti all’estero e non hanno potuto votare per corrispondenza, ma il dato resta innegabile: le masse popolari sono stufe di come vanno le cose in questa regione da anni e anni!
Ecco perché ringraziamo le molisane e i molisani per questa splendida astensione, ma astenersi non basta. Rilanciamo il nostro appello: serve creare in tutte le città e in tutti i quartieri le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, ossia le Assemblee popolari e i Comitati popolari basati sulla democrazia diretta. Scopo dei Comitati popolari (che sono a carattere permanente e costituiscono gli organismi di direzione politica delle masse fautrici del socialismo, da non confondersi con i comitati di lotta) è quello di guidare le masse, anche se non fanno parte delle Assemblee popolari, nella lotta politica per strappare al potere centrale e locale opere, misure e provvedimenti che migliorino le condizioni di vita e che diano alle masse l’autogestione dei servizi sanitari e sociali e dei centri sociali, ricreativi e sportivi di carattere pubblico.
Ecco perché invitiamo le astenute e gli astenuti e chi ha votato per Gravina e Izzo a unirsi per combattere il governo regionale di destra guidato da Roberti, mettendo al centro proprio i problemi delle masse molisane sopra elencati, a cominciare dal lavoro e dalla sanità!
 
Partito marxista-leninista italiano.Molise
Campobasso, 27 giugno 2023