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Prigozhin: "L'esercito di Mosca si sta ritirando nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia... Non è vero che Nato e Ucraina volevano attaccarci, né che Kiev bombardasse il Donbass da otto anni"

 
30 giugno 2023
 
"L'esercito russo si sta ritirando nelle aree di Zaporizhzhia e Kherson, le forze armate ucraine stanno spingendo, ci stiamo lavando con il sangue", ha detto Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo di mercenari Wagner, in un video pubblicato su Telegram. "Lo stesso sta accadendo a Bakhmut, il nemico penetrerà sempre più in profondità nella nostra difesa", ha aggiunto, riferendosi alla città del Donbass che i russi sostengono di aver catturato ma dove gli ucraini affermano di essere avanzati sui fianchi nelle ultime settimane. “Nessuno ha distrutto 60 carri armati Leopard", ha proseguito, "questa è una totale assurdità. Shoigu (ministro della Difesa russo, ndr ) vive secondo il principio che la menzogna deve essere enorme perché la gente vi creda. Quindi ci sono inganni. Due realtà". Le parole del capo di Wagner contraddicono quelle del presidente Vladimir Putin e del suo ministro della Difesa, Sergei Shoigu, secondo i quali l'esercito russo "respinge" tutti gli attacchi ucraini. Nei giorni scorsi Putin ha ripetuto che la controffensiva ucraina è stata un fallimento e che le forze di Kiev hanno subito perdite quasi "catastrofiche". 
“Il secondo esercito del mondo è una bolla d'aria” scoppiata dopo l'invasione dell'Ucraina, accusa ancora Prigozhin, che smonta anche le narrazioni con cui il Cremlino ha sempre legittimato l'invasione: dice che l'Ucraina non ha mai pianificato di attaccare la Russia e che dal 2014 l'Ucraina non ha bombardato il Donbas ma solo le posizioni delle forze russe. “Gli ucraini avevano un raggruppamento che si trovava al confine con il territorio del Donbass”, racconta il capo del gruppo Wagner, "quello che abbiamo sfondato da Popasna ad Artemovsk (nome russo di Bakhmut, ndr) . Questo gruppo era composto da varie formazioni nazionaliste volontarie e dall'esercito regolare, le forze armate dell'Ucraina. Abbiamo sparato: li abbiamo colpiti, ci hanno colpito. Questo è successo per tutti questi lunghi otto anni, dal 2014 al 2022. In alcuni punti, il numero di attacchi, lo scontro a fuoco, è aumentato, in altri è diminuito. Fino al 24 febbraio 2022 non c'era nulla di straordinario. Ora il ministero della Difesa sta cercando di ingannare il pubblico, cercando di ingannare il presidente e sta raccontando la storia che c'è stata una folle aggressione dall'Ucraina, e loro (l'Ucraina, ndr) stavano per attaccateci, insieme a tutto il blocco Nato". 
In un altro passaggio, afferma che l'invasione iniziò per soddisfare “le ambizioni personali di Shoigu” e "il desiderio del clan al potere in Russia, che non era soddisfatto del Donbass, di saccheggiare l'Ucraina dopo aver nominato presidente Viktor Hyperlink, un oligarca ed ex deputato ucraino molto vicino a Putin, che contestualmente all'invasione evasedai domiciliari dove si trovava da 10 mesi con l'accusa di tradimento, per essere poi nuovamente arrestato due mesi dopo e consegnato alla Russia lo scorso settembre in uno scambio con 215 prigionieri catturati a Mariupol, molti dei quali del reggimento Azov, che raccoglie soprattutto combattenti di estrema destra. Secondo Prigozhin, le retoriche della denazificazione e della smilitarizzazione non hanno senso poiché altrimenti i soldati di Azov non sarebbero stati scambiati con Medvedchuk. 
(video da Telegram)

5 luglio 2023