74esima edizione del “Raduno dei Partigiani e dei Giovani”
Onorata la Resistenza e la lotta di Liberazione sul Monte Giovi
Splendida e proficua partecipazione dei marxisti-leninisti di Valdisieve-Mugello. Distribuiti, tra l'altro, i volantini con l'Editoriale Scuderi 46° PMLI, spille del Maestri, magliette del PMLI e di Mao

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Si è tenuto sabato 8 e domenica 9 luglio il “Raduno dei Partigiani e dei giovani” sul Monte Giovi, giunto quest'anno alla 74° edizione. Monte Giovi è la montagna in provincia di Firenze, tra i comuni della Valdisieve e del Mugello di Pontassieve, Rufina, Dicomano, Vicchio e Borgo San Lorenzo, che fu importantissima base logistica delle formazioni partigiane, formazioni che poi si mossero alla volta della Liberazione della città del Giglio.
Quest'iniziativa travalica i comuni della zona per assumere una valenza per tutta la provincia, ed è diventata un simbolo della Resistenza e dei suoi valori e ideali, che nella sua componente maggioritaria, cioè comunista, era ispirata dalla luce irradiata dal socialismo dell'URSS di Stalin.
La due giorni, organizzata da ANPI, “Istituto toscano della Resistenza e dell'età contemporanea”, comuni della Valdisieve e del Mugello, regione Toscana, comune e città metropolitana di Firenze, ha visto una serie di iniziative politiche, culturali, sociali, musicali, con il coinvolgimento del Circolo ARCI di Scopeti e la sezione di Montebonello della “Croce azzurra Pontassieve”. L'evento ha avuto il suo clou la domenica mattina con il corteo per la deposizione delle corone ai monumenti in onore della Resistenza posti sul Monte Giovi: Chiesino, monumento alla Liberazione e piramide, Brigate Partigiane. Deposizione che ha avuto un bel segnale di continuità nelle generazioni future con la deposizione delle corone ai Partigiani da parte di alcuni bambini tra cui i piccoli Stella e Iuri, ormai “veterani” nel ruolo, figli del compagno Enrico Chiavacci e della compagna Moira che ha ben curato insieme ad altri componenti il banchino della Sezione ANPI di Rufina.
Nel corteo erano presenti gli antifascisti e le rosse bandiere portate dalla CGIL Firenze, i gonfaloni dei comuni della zona Mugello Valdisieve, di Firenze e provincia, Regione, città metropolitana di Firenze.
Ci hanno pensato le compagne e i compagni del PMLI presente con la Cellula “F. Engels” della Valdisieve e dall'Organizzazione di Vicchio del Mugello a prendere iniziativa per intonare, avendo anche un certo seguito tra i presenti, i canti partigiani di “Bella Ciao” in versione completa con anche la strofa che dice che era rossa la bandiera del partigiano, e “Fischia il vento”. “Bella Ciao” che sarà poi ricantata anche alla fine dei comizi e del concerto pomeridiano che chiudeva il Raduno. I compagni in corteo indossavano le magliette del PMLI e de “Il Bolscevico” e il fazzoletto, sempre del PMLI al collo, con le bandiere Maestri e del Partito, e il cartello con i manifesti del 25 Aprile.
Dopo i cortei i discorsi della sindaco di Pontassieve Marini, dei rappresentanti dell'ANPI fiorentina e “dell'Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea”, della regione Toscana e comune di Firenze. Discorsi tutti appiattiti sulla Costituzione democratica borghese del 1948, per di più ormai ridotta a carta straccia dalle “riforme” neofasciste dei governi di tutti i colori succedutesi in questi anni fino ad arrivare all'attuale culmine col governo neofascista Meloni. Inoltre per quanto riguarda la parte istituzionale dei comizi tutti discorsi di circostanza volti ad esaltare le gesta dei partigiani senza un minimo di collegamento con la necessità pratica di dare battaglia al neofascismo ormai imperante con alla testa il governo Meloni. E anche quando parlano di applicare la Costituzione nelle parti dei diritti come il lavoro, salute, casa, ecc., emerge una buona dose d'ipocrisia perché cosa ha fatto il “centro-sinistra” in tal senso se non contribuire alla deriva neofascista in tutti gli anni che è stato al governo? Bene ha fatto il compagno Chiavacci, Segretario della Cellula “F. Engels” della Valdisieve e Segretario provinciale di Firenze del PMLI, a urlare a Nicola Armentano del PD alla fine del suo intervento in rappresentanza del comune di Firenze “Chiudi subito CasaPound e Casaggì!” in riferimento anche al covo dei primi a Firenze in via dei Vanni contro il quale l'amministrazione fiorentina non sta muovendo un dito.
Il PMLI ha riaffermato la sua sempre più consolidata partecipazione all'iniziativa, ed è stata l'unica forza politica presente ufficialmente. Sin dal mattino i compagni hanno allestito uno splendido banchino, che poi nel pomeriggio ha avuto un ruolo centrale, dove ha dominato il rosso delle bandiere dei Maestri e del Partito, dei drappi su un ampio tavolo su cui erano poste varie opere della collana “Piccola biblioteca marxista-leninista” e vari gadget. Esposto anche qui su un cartone il manifesto del 25 Aprile che è stato più volte fotografato anche da alcuni escursionisti provenienti da Mantova, confermando ancora una volta il suo notevole impatto tra le masse progressiste. Sono state affisse delle locandine con alcuni comunicati del PMLI a livello locale. Diffuse con ottima accoglienza alcune decine di volantini con l'Editoriale del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, per il 46° della fondazione del PMLI dal titolo “La questione del potere politico”, il comunicato congiunto delle due istanze per l'abolizione del “Giorno del Ricordo” e quello della Cellula della Valdisieve contro il vergognoso omaggio reso a Berlusconi anche da parte delle amministrazioni della zona. Materiale che ha visto un buon riscontro tra gli antifascisti ed anche tra giovanissimi e bambini addirittura, anche con dei buoni contributi economici. Una bambina “si è innamorata” della spilla dei Maestri e ha voluto che il babbo la prendesse; due giovanissimi di Capri hanno richiesto la maglietta e il fazzoletto del PMLI. Insomma altri bei segnali per il futuro.
A proposito di magliette, un'antifascista di vecchia data che conosciamo da tempo e che non ha mai risparmiato elogi per la nostra costante presenza alle iniziative antifasciste, ha richiesto, fornendoci il recapito, la maglietta realizzata per la prossima Commemorazione di Mao. Per il resto, è stato preso dai manifestanti il materiale più vario, dagli opuscoli di Scuderi, tra cui “Dove porta la bandiera di Guevara”, dalle spille dei Maestri alle penne de “Il Bolscevico”.
Il Raduno 2023 si è chiuso con l'apprezzato e applaudito concerto delle “Storie Partigiane” di Moreno Ciandri BrigandTrio che ormai sono diventati una certezza per queste occasioni.
I marxisti-leninisti si sono salutati con l'impegno e le prime idee per il prossimo anno in cui cadrà l'80° della Liberazione, per contribuire a rendere il presidio più grande e ben riuscito possibile, soprattutto per la partecipazione giovanile, in modo d'invertire la tendenza del declino di questi ultimi anni, per responsabilità delle amministrazioni comunali a guida PD, per renderlo pienamente all'altezza delle necessità che impone la lotta al neofascismo, la lotta per il socialismo e per la conquista del potere politico da parte del proletariato!
Infine, ma non certo per ultimo, diversi manifestanti che conoscono il compagno mugellano Andrea si sono informati sulle sue condizioni di salute, inviandogli calorosi saluti. Con l'augurio, aggiungiamo, che il prossimo anno possa tornare sui sentieri che calcarono i gloriosi Partigiani!

12 luglio 2023