Bufera giudiziaria sulla Uil
La magistratura indaga sui “Soldi finiti in conti all'estero” e non solo
 
Da quasi un anno e mezzo la Procura della Repubblica di Roma sta indagando sulla gestione economica della Federazione Poteri Locali (Fpl), il sindacato associato alla Uil che si occupa dei lavoratori del pubblico impiego, il quale fu costretto al commissariamento, a causa di irregolarità contabili e gestionali, a novembre dello scorso anno.
La Procura ipotizza i reati di appropriazione indebita e riciclaggio a carico di alcuni dirigenti di Fpl ai quali erano stati affidati i poteri di firma, di controllo e di gestione dei conti, perché fatti gravi sulla gestione economica dell'ente sono emersi a seguito della relazione trasmessa lo scorso marzo dai tre commissari straordinari alla Procura.
Da tale relazione emerge che Fpl aveva aperto senza plausibili giustificazioni, un conto corrente in Germania dove erano confluiti 150mila euro partiti dal conto italiano di Fpl con la causale 'trattamento di fine mandato', ed emerge altresì che gli ultimi bilanci del sindacato, prima del commissariamento, sarebbero irregolari in quanto vi erano confluite le redicontazioni relative solo a uno dei cinque conti correnti intestati alla federazione. Dalla relazione emerge altresì che i soldi del Tfr dei dipendenti del sindacato non sarebbero mai accantonati. La corruzione regna sovrana nel sistema capitalistico e in tutte le sue istituzioni, fino ai sindacati di regime come la Uil che invece di difendere i lavoratori li tradiscono e li derubano.
La procura, d'altra parte, ha focalizzato la sua attenzione sulla ristrutturazione di Podere Vagnotti, un casale del 700 in Val di Chiana, tra Arezzo e Siena da cui la Fpl voleva ricavare 20 villette di lusso con piscine, giardini e campi da golf e tennis, da destinare ai propri dirigenti sindacali, accertando che i costi iniziali del 2010, pari a 3,6 milioni di euro, erano lievitati fino a quasi 6 milioni di euro. La Procura di Roma ha poi accertato che Fpl nel novembre del 2009 aveva costituito per tale scopo una cooperativa edilizia, l’Opes Edificatrice, che ha la sede legale a Firenze ed è attualmente presieduta da Mario Renzi - ex segretario di Uil Fpl Toscana nonché cugino di Matteo Renzi – e che in tale cooperativa negli anni sono confluite le quote di almeno una ventina di dirigenti sindacali Uil di tutta Italia. Oggi la Opes Edificatrice amministrata dal cugino di Matteo Renzi, hanno accertato i magistrati romani, è a serio rischio di insolvenza.

19 luglio 2023