Lettere

Una singola scintilla può innescare un incendio nella prateria cinese
Cari compagni del PMLI,
negli ultimi mesi in Cina ci sono stati numerosi movimenti di lavoratori per i salari ma sono stati repressi dalla polizia. I compagni in Cina possono diffondere le loro opinioni solo attraverso i canali Internet, che possono causare pericoli personali perché il governo attua un ferreo controllo sulle opinioni pubbliche.
Pochi proletari in Cina hanno iniziato a svegliarsi, mentre la stragrande maggioranza dei proletari è ancora immersa in un sogno. Ma crediamo che una singola scintilla possa innescare un incendio nella prateria.
Saluti marxisti-leninisti.
Un compagno cinese
 
Ammiro il PMLI da quando avevo 16 anni. Voglio iscrivermi
Voglio iscrivermi al PMLI.
Accetto il Programma e il relativo Statuto del Partito. Garantisco la mia disponibilità a militare e lavorare laddove il Partito riterrà più consona la mia presenza.
Nel 1993 avevo appena 16 anni, ero iscritto al PDS presso la sezione di Napoli-Chiaiano e ricordo perfettamente quando uscivamo per attaccare i manifesti tra le strade del mio quartiere non appena mi capitava di trovare i manifesti del PMLI, restavo estasiato per tutte quelle notizie che vi erano riportate.
Quindi, non appena restavo solo con nonchalance , staccavo quei manifesti e li portavo in sezione con la speranza di far capire anche agli altri quelle notizie tanto “chiare e sintetiche” che non capivo “come mai un Partito dalle numerose proposte come il PMLI” scritte in nero su rosso erano molto più eque, fattibili ed oneste di tutti gli altri partiti messi assieme e il PMLI non avesse avuto seggi al Camera e al Senato.
Purtroppo, tutte questo l’ho capito con il passare degli anni e dopo essere stato per 15 anni “usato e messo all’angolo” da una delle amministrazioni più “clientelare e corrotta“ dello Stato. Non sono più disposto a subire tutto questo!
Antonio - Napoli
 

Condoglianze per la scomparsa di Andrea Bartoli
Invio le mie sentite condoglianze per la scomparsa di Andrea Bartoli.
Spero che vi piaccia l'immagine che ho creato dal titolo “Pace eterna nei cieli rossi”.
Inti - Bolivia
 

Continuo a seguire le attività del PMLI e partecipo alle lotte sindacali in Francia
Non ci siamo sentiti molto durante questo periodo anche se, nonostante la partecipazione alle lotte del popolo francese contro l’ignobile riforma delle pensioni del governo neo-liberale di Macron, ho continuato a seguire l’attività del PMLI e continuato nella mia formazione marxista-leninista soprattutto studiando gli attualissimi “Salario, Prezzo e profitto” e “Stato e rivoluzione”.
Purtroppo neanche quest’anno potrò essere con voi alla celebrazione del grande Maestro del proletariato Mao. Farò arrivare un modesto sostegno economico alle attività.
Mi sembra di aver letto che sono disponibili delle magliette con l’effige di Mao. Mi interessano.
Grazie di tutto.
Marcello - Francia
 

Contentissimo di sostenere economicamente il PMLI
Sono simpatizzante del PMLI da 11 anni e mezzo, contentissimo di sostenere economicamente il Partito.
Posseggo due belle opere da voi edite: Stalin “Problemi economici del socialismo nell'Urss” e Mao “Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo”.
Mi è molto interessato l’Editoriale di Giovanni Scuderi sulla Questione del potere politico. E’ buona cosa il volere dare il potere politico al proletariato. Al momento tale potere non c’è ma mi piacerebbe fare come In Russia nel novembre 1917 contro Kerenskij. Temo che non abbiamo forze, mezzi soldi e personale. Se si riuscisse a concretizzare il fine per cui il PMLI è nato cioè fare la rivoluzione sarei contentissimo.
Invito il PMLI e in generale le altre forze di Unità Popolare a fare come Scuderi, affatto arrendevole e scoraggiato.
Vi auguro una buona riuscita della Commemorazione di Mao.
Giancarlo - Padova
 

Uniti vinceremo la lotta contro l'imperialismo che affama i popoli
Onore a Lenin, Stalin e Mao.
In Africa da sempre gli imperialisti e i governanti si spartiscono l'oro e i diamanti delle miniere facendo morire di fame i popoli. Per questo è ora di unirsi tutti quanti, oppressi e sfruttati di tutto il mondo e combattere.
Se non combattiamo l'imperialismo è un atto di vigliaccheria e ce lo porteremo appresso tutta la vita. Se siamo antimperialisti dobbiamo combattere! Uniti vinceremo!
Circa Andrea Bartoli, simpatizzante sempre attivo, altruista, presente, generoso e un buon combattente, leggo che ai funerali erano presenti il PMLI, e altri partiti e sindacati, è stata un'altra grossa perdita, mancherà a tutti. Non ho mai avuto modo di conoscerlo ma lo rispetto e sono triste, da come ne hanno parlato sembra una grande persona, molto umana e allo stesso tempo combattivo. Ai funerali c'era molta gente e ciò dice tutto! Se aveva dei familiari stiamogli vicini e ricordiamolo come uomo, persona e attivista per il Partito molto generoso. Condoglianze più che sentite, alziamo per lui la bandiera rossa!
Chriso - Piemonte
 

Il sindaco di Napoli ignora il degrado, la miseria e la violenza in città
Chissà se il sindaco di Napoli (il fantasma Manfredi), si renderà conto che: oltre le feste di piazza, i turisti che mangiano il cuoppo fritto marcio e set cinematografici, a Napoli esiste una realtà fatta di degrado, miseria culturale e violenza. Mi chiedo se mai, scenderà per le strade, per i vicoli, per i quartieri del centro e della periferia e percepirà lo stato di abbandono, di emarginazione, figli e famiglie che sopravvivono a "pane e violenza" dove bisogna intervenire con misure di inclusione, di sostegno al reddito, di lavoro e soprattutto mettere in campo percorsi di pedagogia solidale come contrasto al pensiero attuale della sopraffazione e della barbarie.
Salvatore - Napoli
 

Prepararsi alla lotta contro la decurtazione delle pensioni dei lavoratori
Alla fine del 2023, in Italia, andranno in scadenza “Quota 103”, “Opzione Donna” e “l’Ape Sociale”, strumenti che consentono a molti lavoratori di andare in pensione pur non avendo raggiunto i 67 anni di età né 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne).
C’è grande preoccupazione - afferma Federico Casanova - tra chi oggi si aggira attorno ai 40 anni di età. Molte di queste persone infatti si ritrovano al momento in uno stato di precarietà lavorativa che porterebbe il loro assegno previdenziale ad un livello economico davvero molto basso, con cifre da fame. Un rischio certificato anche dalla Corte dei conti nell’ultimo rapporto pubblicato sullo stato di salute delle finanze pubbliche, in cui un intero capitolo è stato dedicato proprio alla condizione di chi è nato a cavallo degli anni Ottanta.
Aldilà delle singole situazioni, il rischio per coloro che guadagnano meno (ossia tutti quelli con un reddito lordo annuo inferiore ai 20mila euro, e sono molti) è quello di ritrovarsi con una pensione di poche centinaia di euro, con l’aggravante di non essere riusciti ad accumulare quasi nulla nel corso della carriera professionale. Un meccanismo frutto del sistema contributivo, che in Italia è in vigore dal 1996 (riforma del governo Dini).
Quando lo dicevamo noi, venivamo etichettati come pericolosi sovversivi. Ora lo dice anche la Corte dei conti, che non risulta comparire nell’elenco delle organizzazioni terroristiche (anche se un po’ di terrore, tra gli amministratori, lo provoca…).
In conclusione: i nati a cavallo degli anni Ottanta che riceveranno dai genitori una buona eredità se la caveranno. Gli altri scivoleranno nella miseria, maledicendo chi, proprio in quegli anni, sosteneva che ormai le classi sociali non esistevano più.
È meglio che si preparino alla lotta.
Unione Sindacale Italiana (USI-CIT) - Fed. Prov. di Bologna
 

Straordinaria riuscita dello sciopero al 70% alla Stellantis di Pomigliano
Nonostante l’azienda abbia comandato al lavoro nel 1° turno anche tutti gli addetti al turno di pomeriggio nonché, in sopraggiunta, anche i 1.200 addetti trasferiti a Pomigliano dallo stabilimento di Melfi, a fronte delle 306 vetture Panda e 206 Tonale (che normalmente si producono in ogni turno di lavoro) stamattina 26 agosto sono state realizzate appena 100 vetture dalla linea Panda ed altrettante (n. 100) dalla linea Tonale.
La straordinaria partecipazione dei lavoratori di Pomigliano e dei trasferiti di Melfi allo sciopero di stamane indetto da Slai cobas conferma l’irricevibilità della pretesa aziendale di ovviare alle note e gravi magagne tecnico-produttive con l’intensificazione dei carichi e dei ritmi di lavoro già insostenibili e che minano rovinosamente lasalute dei lavoratori costretti inoltre ad operare in condizioni ambientali ed igieniche semplicemente vergognose.
Non è pensabile colmare il grave deficit impiantistico-gestionale e produttivo con l’eliminazione della mensa, che è un diritto di legge dei lavoratori non derogabile contrattualmente, per costringerli a produrre mezza ora in più a turno, nonché imporre, coi sindacati compiacenti, i 21 turni a scorrimento a cominciare dai reparti Verniciatura, Presse e Lastrosaldatura per non parlare del trasferimento coatto di 1.200 lavoratori - sotto ricatto - da Melfi a Pomigliano. Né Stellantis potrà sostenere a lungo un ingente raddoppio del costo del lavoro (per diversi milioni di euro mensili) in funzione antisindacale pagando le trasferte e gli alberghi ai 1.200 lavoratori trasferiti sotto ricatto da Melfi a Pomigliano. Specialmente quando anche questi lavoratori, come quelli di Pomigliano, e a maggioranza come oggi, cominciano a mobilitarsi a tutela della democrazia sindacale e dei proprio diritti.
È evidente che Stellantis non potrà andare avanti a lungo con queste “gravi e grottesche manfrine” come è sempre più evidente che, con le buone o con le cattive, come sindacato e con la mobilitazione dei lavoratori riporteremo la democrazia in fabbrica: l’azienda si rassegni!
Slai cobas Stellantis - Pomigliano d’Arco (Napoli)
 

Il danno delle residenze fittizie nei comuni montani e nei centri turistici
"Le residenze fittizie per non pagare imposte, come l'Imu sulla seconda casa in località turistiche montane e marine, sono un grave danno per tutti, per il sistema montagna e per il sistema Italia. Risiedo dove non vivo, e così pago meno. Marito in città, moglie o figlio residente in montagna. Una pratica diffusa e dannosa. Sono un danno di milioni di euro per i Comuni, che stanno rafforzando, intensificando i controlli. È un gettito altissimo che andrebbe nelle casse comunali e che invece sfugge per mistificazioni e truffe sulla reale residenza. Nella delega fiscale si dovevano trovare soluzioni contro questa pratica”.
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani - Roma

6 settembre 2023