Con il plauso dello “sceriffo” Nardella e della giunta PD
Sgomberato lo studentato autogestito Pdm27 a Firenze
Città sempre più militarizzata e nelle mani degli speculatori. Vile tentativo di equiparare le realtà sociali alla criminalità organizzata
ennesimo l'ultimo attacco al diritto allo studio per gli studenti più poveri

Redazione di Firenze
All'alba di giovedì 17 agosto polizia e Digos supportati da uno spropositato schieramento di mezzi fra i quali un elicottero, hanno sgomberato lo studentato autogestito “Pdm 27” di Firenze.
L'immobile, costruito da una società finita sotto inchiesta e acquistato nel 2011 dalla Asl a prezzi superiori a quelli di mercato, si trovava in stato di abbandono finché nel 2016 fu occupato da un collettivo di studenti dell’ateneo fiorentino in risposta alla riforma Isee che aveva fatto perdere la borsa di studio a duemila studenti e l'alloggio a 371. L'occupazione restituì all'immobile una funzione sociale, con alloggi per studenti e aule studio aperte a tutte le ore.
“Era una risposta concreta ai bisogni degli studenti che vivono una condizione di emergenza abitativa”, hanno precisato gli stessi studenti nella conferenza stampa tenuta sulle sponde del fiume Terzolle, a pochi passi dallo studentato sgomberato di via Ponte di Mezzo, nella quale hanno anche invocato una manifestazione nazionale nel prossimo ottobre.
Ci troviamo di fronte all'ennesimo pugno di ferro istituzionale, peraltro inserito in un'apparentemente inarrestabile escalation di atti di forza di questo tipo nella città del Giglio; infatti il 9 agosto è stato sgomberato il centro sociale Corsica, nella stessa via del Pdm, nel quartiere Rifredi, e prima ancora sono stati sgomberati quattro stabili tra cui l’hotel Astor dov’era scomparsa una bambina, senza dimenticare le incursioni delle “forze dell'ordine” nel centro sociale autogestito di via del Leone.
Fra l'altro gli sgomberi preventivi sono stati disposti dalla Direzione distrettuale antimafia (Dia), eseguiti dalla questura di Firenze, e giustificati con “l’attività di contrasto alla mafia e al terrorismo”.
“Accostare la lotta per il diritto allo studio e all’abitare all’attività mafiosa è inammissibile. Si stanno criminalizzando le lotte per i bisogni sociali, attaccate come un problema di ordine pubblico”, ha dichiarato il Collettivo d’ateneo. E come dargli torto, anche perché il fatto che la Dia si stia occupando di movimenti sociali e politici come i collettivi è estremamente pericoloso e puzza con evidenza di pura e secca repressione di ogni realtà autonoma, “disallineata” dalle dinamiche della legalità borghese.
Il silenzio complice della giunta dello “sceriffo” Nardella e il peloso rilancio sui media della destinazione dell'immobile sgomberato a servizi di igiene mentale da parte della ASL, non sono certo capaci di coprire questo ennesimo atto antipopolare, antidemocratico e di stampo fascista.
Oggi la situazione degli alloggi degli studenti a Firenze è drammatica, e conta appena 1.075 letti a disposizione dell’ente regionale per il diritto allo studio. Praticamente nulla. “Non ci sono progetti per nuove residenze pubbliche, molti posti sono in ristrutturazione, altri in condizioni fatiscenti”, ricorda il Collettivo d’Ateneo. Nel frattempo l’ente per diritto allo studio ha aggiornato i limiti Isee aumentando i costi per le mense motivandone gli aumenti con il taglio dei fondi regionali.
In realtà Firenze città è sempre più nelle mani nei palazzinari che non esitano ad aprire studentati privati come quelli dei marchi Camplus e The Student Hotel che applicano canoni addirittura più alti di quelli di mercato. Due mesi fa la giunta Nardella ha bocciato una proposta di referendum popolare lanciata da alcune associazioni per modificare il regolamento comunale e così distinguere tra l’attività degli studentati privati da quella degli alberghi; un bel regalo ai profitti dei privati, in una città sempre più ad uso esclusivo di ricchi e turisti abbienti, e di pari passo sempre più distante dal risolvere i bisogni delle masse popolari che la abitano con difficoltà economiche sempre maggiori, studenti fuorisede inclusi.
Lo sgombero dello studentato, oltre alle denunce per occupazione e concorso, ha prodotto il rilascio di 5 fogli di via emessi dal comune di Firenze.
Il Comitato provinciale di Firenze del PMLI esprime la propria solidarietà militante alle studentesse e agli studenti colpiti da questi provvedimenti; lo stesso messaggio arriva dalla Cellula “F. Engels” della Valdisieve del PMLI poiché il primo foglio di via è stato notificato proprio ad un residente nel comune di Pontassieve e accompagnato da un piccolo ma significativo presidio di protesta degli studenti. Entrambe le istanze del nostro Partito hanno sottoscritto un appello promosso dallo studentato autogestito PDM27, contro lo sgombero e, più in generale, “contro la repressione del dissenso”.
In ogni caso i marxisti-leninisti italiani continueranno a battersi con tutte le loro forze per una scuola ed una università pubbliche, completamente gratuite, dai libri agli alloggi, e governate dalle studentesse e dagli studenti. Il che consentirà l'effettivo diritto allo studio a tutte e a tutti, senza eccezione alcuna.

6 settembre 2023