Organizzato dall'associazione “Disoccupazione Zero”
Riuscito presidio a Catania contro l'abolizione del Reddito di cittadinanza
Attiva partecipazione del PMLI

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Il 25 agosto a Catania di fronte alla prefettura si è svolto un presidio unitario indetto dall'associazione "Disoccupazione zero" contro l'abolizione del Reddito di cittadinanza (RDC) e per il lavoro. Centinaia i manifestanti, con l'adesione di associazioni e partiti tra cui la Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI, tutti uniti nella protesta contro la sua cancellazione che è a tutti gli effetti un esempio di lotta di classe, governo neofascista della borghesia e dei capitalisti contro i poveri.
In piazza uno striscione dei promotori con la parola d'ordine “Reddito e lavoro per tutti" e con richieste al governo e alle istituzioni borghesi per un problema così grave che è quello della disoccupazione e della povertà di una sopravvivenza precaria mai risolta da tutti i governi che si sono succeduti, di centro, “centro-destra” e “centro-sinistra" con un Meridione martoriato e sottosviluppato con disuguaglianze, l'emigrazione di giovani e meno giovani in cerca di lavoro.
Da ricordare anche l'assemblea del 4 agosto nei locali dell'USB, spostatasi poi in piazza Jolanda per temperatura elevata, indetta sempre dall'associazione Disoccupazione zero, dove forte è stata la denuncia contro il governo neofascista Meloni perché solo a Catania ben 9mila nuclei familiari hanno ricevuto il vergognoso sms con cui il governo di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, ha cancellato il Reddito di cittadinanza. Indegna la manciata di spiccioli promessi dal governo (fatti passare come misura alternativa al RDC) che peraltro verranno dati solo a determinate categorie che ne potranno fare richiesta.
A questa assemblea hanno partecipato il PMLI e altre realtà. Nel suo intervento il compagno Sesto Schembri, Segretario della Cellula “Stalin” della provincia di Catania, ha messo sotto accusa i governi compresi quelli di “centro-sinistra" e il sistema capitalista.
Tornando al combattivo presidio del 25 agosto, tanti gli interventi dei precettori RDC e altri che hanno denunciato l'impossibilità di trovare un lavoro dignitoso a Catania, dove quel poco che si trova è precario, in nero, senza diritti e supersfruttato. Forti le critiche nei confronti del governo Meloni e delle istituzioni compresa l'amministrazione comunale retta dal sindaco di Fratelli d'Italia, Trantino, che nega l'esistenza di un disagio sociale.
Nel suo intervento il compagno Schembri del PMLI mette in discussione il sistema economico capitalista fondato sul profitto e dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo e con la logica del mercato capitalista dove anche il lavoro è una merce da comprare a basso costo in nome del profitto, dove una disoccupazione diffusa abbassa il costo del lavoro, così i ricchi sono sempre più ricchi, mentre i poveri sempre più poveri. L'alternativa contro questo sistema è il socialismo, il potere al proletariato che produce tutta la ricchezza.
I nostri compagni indossavano il “corpetto” con i manifesti “Il lavoro prima di tutto" un manifesto sempre attuale, e portavano la rossa bandiera del PMLI con la falce e martello e l'effige di Mao, sempre più bella. Hanno distribuito i volantini con l'Editoriale del Segretario del Partito Giovanni Scuderi per il 46° Anniversario della fondazione del PMLI, “La questione del potere politico", accettato con interesse dei manifestanti. Distribuito anche il volantino tratto dal nuovo Programma d'azione del Partito con le importanti e articolate rivendicazioni per occupazione e lavoro stabile, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato.

6 settembre 2023