Ha venduto la vecchia casa a 650 mila euro
Meloni compra villa con piscina, due piani con giardino. Costo 1,1 milioni
La poverella della Garbatella ora vive da ricca

 
Giorgia Meloni lo scorso 31 marzo ha stipulato il preliminare di acquisto, versando un anticipo di 300mila euro, per una lussuosa villa a due piani di complessivi 347 metri quadrati con 1000 metri quadrati di giardino con piscina nella parte meridionale del quartiere Torrino di Roma, non lontano dal grande raccordo anulare, per il prezzo di 1 milione e 100mila euro.
La parte abitativa della sontuosa villa è composta da 15 vani catastali e dispone, tra l'altro, di 2 soggiorni (uno per ogni piano) di 70 metri quadrati ciascuno, una cucina di 33 metri quadrati e una cabina armadio di 14 metri quadrati, con lussuosi infissi, parquet e piastrelle, mentre la piscina sarà di 9 metri per 3,5, con portata d'acqua di 47mila litri.
Dopo poco più di un mese da tale stipula, il 5 giugno, ha venduto per 650mila euro l'appartamento di 120 metri quadrati di Mostacciano, una zona residenziale alla periferia di Roma, dove viveva dal 2017.
La Meloni, che fino alle ultime elezioni si presentava come la poverella del quartiere popolare della Garbatella, ha lasciato in realtà nel 2009 questo quartiere, dove viveva con la madre in una casa popolare, per acquistare un piccolo appartamento nella zona di Grotta Perfetta da dove si sarebbe poi trasferita nel 2017 a Mostacciano, acquistando un altro appartamento.
La lussuosa villa - fino a oggi di proprietà di Massimiliano e Serafino Scarozza, figli dell’ingegnere Giancarlo, marito in seconde nozze di Lucia Mokbel, sorella di Gennaro Mokbel detto “il nazista ”, personaggio legato mani e piedi a organizzazioni neofasciste della capitale e più volte condannato per reati contro il patrimonio – ha in realtà un valore di mercato almeno triplo rispetto al prezzo pagato dalla Meloni, e i conti sono presto fatti: se la Meloni ha venduto il suo appartamento di 120 metri quadrati nella zona residenziale di Mostacciano per 650mila euro, è assolutamente anomalo che abbia acquistato per un prezzo neppure doppio un immobile con quasi il triplo di metri quadrati abitativi e con un'area di terreno oltre otto volte superiore all'appartamento di Mostacciano, e per di più in un'area di maggior pregio abitativo, la parte meridionale del Torrino, rispetto a Mostacciano.
Comunque la Meloni ha già versato 300mila euro con assegni e bonifici, mentre i restanti 800mila saranno pagati alla stipula del contratto definitivo, entro il 31 ottobre prossimo, a condizione che i venditori abbiano già effettuato lavori di straordinaria manutenzione che dovranno essere completati alla fine di settembre entro e non oltre il 30 settembre 2023.
La villa è certamente pagata per intero con i soldi della Meloni, ma una clausola del contratto preliminare prevede che l'intestazione dell'immobile sarà per sé o per persona fisica o giuridica da nominare, ossia lei si riserva di intestare, nella stipula del contratto definitivo, la villa a una persona o a una società o altro ente indicati dalla stessa Meloni.
Non è in discussione la capacità della Meloni di permettersi di sborsare questi soldi, in quanto lei è parlamentare dal 2006 e ha costantemente dichiarato redditi di circa 100mila euro annui lordi, ma bisogna chiedersi semmai se sia un puro caso l'acquisto di una lussuosa villa a un prezzo assolutamente stracciato da due nipoti di Gennaro Mokbel, che per caso è un faccendiere legato mani e piedi all'estrema destra romana: bisogna cioè capire quale interesse hanno avuto i venditori della villa – o magari il loro zio - a venderla a un prezzo completamente fuori mercato, come il confronto con l'appartamento di Mostacciano ha messo bene in chiaro.
Da un punto di vista strettamente politico, è chiaro che la narrazione che Giorgia Meloni ha fatto di sé stessa nella sua autobiografia – di essere una ragazza di estrazione popolare, di essere nata e cresciuta nel popolare quartiere romano della Garbatella - è un imbroglio bell'e buono.Ha preso per i fondelli e sta continuando a prendere per i fondelli tutti i veri poveri perché nel 2021, quando uscì la sua autobiografia Io sono Giorgia , aveva già accumulato da circa quindici anni un cospicuo patrimonio sia immobiliare sia mobiliare (e i fatti recenti lo dimostrano)

4 ottobre 2023