Misura fascista e mafiosa ispirata dal governo
La Rai cancella un programma di Saviano sul potere mafioso
Salvini insulta l'antimafioso Don Ciotti

 
Alla fine dello scorso luglio la Rai, con una decisione politica fascista e mafiosa chiaramente ispirata dal governo Meloni, ha deciso di sospendere la seconda stagione del programma “Insider. Faccia a faccia con il crimine “ di Roberto Saviano: a confermare che si è trattato di una decisione politica è stato l'annuncio dell’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, che ha specificato, con una spiegazione non richiesta, che la cancellazione del programma dedicato all'approfondimento del potere mafioso nel nostro Paese e nel mondo è una decisione esclusivamente aziendale, assicurando che non si tratta di una decisione di natura politica e men che meno ispirata dalla politica.
È chiaro che la rappresaglia politica del governo Meloni contro Roberto Saviano, noto per le sue denunce coraggiose contro la criminalità organizzata, è scattata dopo che quest'ultimo ha espresso commenti fortemente critici nei confronti sia del governo Meloni in generale sia in particolare del segretario della Lega, nonché ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. che lo scrittore napoletano, e non solo lui, ha definito ripetutamente e pubblicamente come “ministro della malavita ”.
Infatti nel giugno del 2018, quando Salvini era ministro dell'Interno, aveva affermato durante una trasmissione televisiva a proposito di Saviano: “saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all'estero ”. La risposta di Saviano a Salvini giungeva dopo qualche ora su Facebook: “le parole pesano – scriveva Roberto Saviano - e le parole del Ministro della Malavita, eletto a Rosarno (in Calabria) con i voti di chi muore per 'ndrangheta, sono parole da mafioso. Le mafie minacciano. Salvini minaccia ”.
Salvini avrebbe poi querelato Saviano, e anche la Meloni ha nel frattempo querelato Saviano in quanto lo scrittore la definì una “bastarda ” nel corso di una trasmissione televisiva nel 2021. Il nuovo corso alla Rai dopo l'arrivo del governo fascista retto dalla Meloni, del quale fa parte anche Salvini come ministro delle Infrastrutture, ha fatto il resto. D'altra parte, a confutare la tesi della scelta aziendale ci sono i dati: la prima stagione del programma di Saviano, trasmesso su Rai 3, era stata vista mediamente da una percentuale di spettatori compresa tra il 4% e il 5%, nonostante la forte concorrenza di altri programmi popolari trasmessi nello stesso orario.
La cancellazione del programma di Saviano, che può essere stata determinata apparentemente dall'acceso scambio di parole tra quest'ultimo e Salvini e la Meloni, nasconde in realtà un chiaro fastidio, da parte del governo, a parlare troppo delle mafie e degli interessi economici che tali organizzazioni hanno soprattutto negli appalti pubblici, e non è un caso che Salvini, ministro delle Infrastrutture, se la prenda anche con un altro simbolo della lotta contro le mafie, don Luigi Ciotti, definito da Salvini poche settimane fa “volgare, superficiale e ignorante ” solo perché il sacerdote aveva messo in evidenza il rischio dell'infiltrazione di mafia e 'ndrangheta sul progetto del ponte sullo Stretto di Messina..
 

4 ottobre 2023