Firenze: Iniziativa promossa dalla Comunità Islamica Fiorentina per la Palestina e dai Giovani Musulmani. Partecipazione e volantinaggio del PMLI

Redazione di Firenze
Quasi in contemporanea alla manifestazione studentesca che ha animato le vie della città, Firenze ha ospitato alcune iniziative di sostegno al popolo palestinese e al suo diritto alla resistenza.
Sabato mattina 14 ottobre cinquanta donne in nero sono rimaste in silenzio per un'ora sul sagrato della chiesa di Sant'Ambrogio con un cartello sul quale era scritto “Basta guerre e terrorismo. Ovunque”. Non è una manifestazione di parte - ha spiegato una di esse - “Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese, così come il governo Netanyahu non rappresenta tutto il popolo israeliano. E noi siamo qui per dire no al terrorismo e per esprimere solidarietà ai due popoli. Serve un dialogo per arrivare alla pace”. Una posizione equidistante e pertanto per noi inaccettabile; fa riflettere il fatto che fra le cinquanta donne fosse presente la consigliera comunale di Sinistra Bene Comune, Antonella Bundu, che poi ha partecipato senza bandiere al corteo studentesco e al presidio di S. M. Novella.
Dalle ore 18, infatti, in piazza Santa Maria Novella si è tenuto un presidio molto partecipato di solidarietà alla Palestina organizzato dalla Comunità Islamica Fiorentina per la Palestina e dai Giovani Musulmani. Fra gli oltre seicento che hanno risposto all'appello, tantissimi giovani e giovanissimi e in particolare tantissime ragazze di origine araba avvolte nella kefiah, simbolo della resistenza palestinese.
La piazza è stata invasa da una miriade di bandiere della Palestina, assieme ad altre del Marocco, della Tunisia, del Pakistan, del Libano, della Siria e dell'Albania che hanno solidarizzato con Gaza contro l'aggressore sionista.
Numerosi gli interventi che hanno parlato di “pace” e di “cessate il fuoco”, ma anche e soprattutto di diritto alla resistenza di un popolo soggiogato e sterminato da oltre settant'anni e della sua vittoria finale: “A Gaza c’è un genocidio”, recita un grande striscione, un cartello invece “L’ultimo giorno di occupazione sarà il primo giorno di pace”. Cori contro il primo ministro israeliano, “Netanyahu assassino” e altri come “Gaza libera”, “Gaza vincerà”, “Intifada vincerà”.
Dai microfoni, a parte un caso isolato, nessuna condanna ad Hamas, il che conferma l'oggettivo appoggio ad essa come a tutte le organizzazioni che si battono per la liberazione della Palestina da parte del popolo palestinese; numerose invece le voci che individuano in Israele il “solo Stato terrorista” e che smentiscono le immagini diffuse da Israele sui bambini uccisi barbaramente, come riportato anche da alcune testate locali.
Quel che è certo invece è che a “Gaza manca acqua, elettricità, cibo e medicine, gli ospedali sono al collasso, i corpi dei martiri sono ammassati davanti agli ospedali, l’esercito assassino di Israele spara sui civili e anche ai giornalisti perché vuole compiere le sue atrocità senza testimoni”, come afferma un palestinese, che chiude affermando: “Viene chiesto alla popolazione di Gaza di abbandonare la Striscia e di rifugiarsi in Egitto, ma noi continueremo a lottare, non ce ne andremo mai dalla nostra Gaza”.
I nostri compagni hanno portato in piazza la solidarietà del PMLI al popolo palestinese e alla sua resistenza, assieme a due bandiere del Partito. Invece di quanto riportato dal Corriere Fiorentino , che in un articolo ha voluto attaccare il PMLI per la sua posizione di sostegno ad Hamas e al popolo palestinese in lotta, i marxisti-leeninisti hanno diffuso oltre 200 volantini sulla Palestina senza alcun problema, intrattenendosi in numerosi confronti dialettici e positivi sulla questione e ricevendo anche apprezzamenti sia sulla presenza che per aver portato in piazza l'effige di Mao, simbolo internazionale e proletario dell'antimperialismo.

18 ottobre 2023