Due morti sul lavoro in 24 ore nel Cesenate
Rispondere alla guerra del capitale con la guerra al capitale

Dal corrispondente del PMLI per l'Emilia-Romagna
Due incidenti mortali nel giro di 24 ore hanno per l’ennesima volta acceso le luci dei riflettori sulla strage di lavoratori che quotidianamente si consuma nei luoghi di lavoro, alla quale il sistema capitalistico non può e non vuole porre fine perché è una conseguenza del proprio modo di produzione basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Il 9 ottobre ha perso la vita un 42enne lavoratore marocchino rimasto schiacciato dal carrello elevatore che stava manovrando per caricare dei bancali presso l’azienda ortofrutticola Fellini a Gambettola (Cesena).
Il giorno seguente la stessa triste sorte è toccata ad un 56 enne di origine moldave, deceduto mentre effettuava operazioni di pulizia di un camion betoniera presso l’azienda Bissoni di Cesena, in questo caso tra l’altro un ruolo importante potrebbe averlo il tipo di rapporto di lavoro, infatti Simon Panco lavorava a chiamata, o comunque in condizioni contrattuali definite dai sindacati “dubbie e ancora da chiarire”, e presso quell’azienda era impiegato fatalmente proprio solo nella giornata in cui ha trovato la morte. La precarietà del rapporto di lavoro, la minor conoscenza degli spazi, luogo, strumenti di lavoro, rispetto a chi effettua il proprio lavoro costantemente nello stesso ambito può aver inciso in qualche modo. Sta di fatto che mentre stava pulendo col martello pneumatico le rimanenze di cemento attaccate alla betoniera, sporgendosi dallo sportello presente appositamente per queste operazioni appena dietro alla cabina di guida, la betoniera ha cominciato a muoversi e l’operaio è stato trascinato dentro e dilaniato dagli ingranaggi che servono a mischiare il calcestruzzo.
In base ai dati, appena presentati in occasione della 73esima Giornata nazionale per le vittime sul lavoro, nel 2022 questi sono stati 46.852 gli incidenti in Emilia-Romagna, con un incremento di oltre il 6%. Ben 49 i morti sul lavoro, delle quali 7 nella provincia di Forlì-Cesena, dove sono state denunciate anche 779 malattie professionali, con un incremento del 16%.
Una strage, una guerra continua del capitale contro i lavoratori, alla quale i lavoratori non possono rispondere con l’inutile scheda elettorale, ma solo con la lotta di classe rispondendo alla guerra del capitale con la guerra al capitale.

25 ottobre 2023