Il PD vieta la bandiera della Palestina al comizio di Schlein
Il servizio d'ordine e la polizia identificano e impediscono l'ingresso in piazza ai manifestanti che espongono simboli e vessilli palestinesi

Invece di attaccare i crimini nazisionisti israeliani e sostenere la Resistenza palestinese, il PD in occasione del raduno di partito svoltosi l'11 novembre in Piazza Del Popolo a Roma ha vietato l'esposizione di bandiere palestinesi e si è schierato apertamente al fianco degli aggressori sionisti di Tel Aviv scavalcando a destra perfino lo stesso governo neofascista Meloni che nelle settimane scorse, sulla scia di quanto hanno fatto Macron in Francia e Sunak in Inghilterra, aveva già provato a vietare le manifestazioni di solidarietà con la Palestina.
Mentre i “capibastone” del partito e la segretaria Elly Schlein si alternavano sul palco per gli interventi, su tutta la piazza e nelle vie di accesso circostanti il servizio d'ordine del PD coadiuvato dalla Digos hanno scatenato una vera e propria caccia al manifestante impedendo a chiunque di esporre bandiere palestinesi, simboli e/o vessilli che inneggiano alla Resistenza contro l'invasore sionista.
Per evitare il rischio di una clamorosa contestazione, durante il suo comizio la Schlein ha cercato di correggere il tiro e di abbassare i toni affermando fra l'altro che “La brutalità di Hamas non giustifica le brutalità sui palestinesi, il massacro dei civili, le bombe che cadono sulle scuole, sugli ospedali e sui campi profughi... La popolazione di Gaza già prima viveva in una condizione insostenibile, le loro sofferenze non valgono di meno... la legittima aspirazione a uno stato palestinese è diventata un miraggio a causa degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania e della persistente violazione del diritto internazionale”.
Ma ha ribadito chiaro e forte la linea filosionista del PD secondo cui “Hamas è un'organizzazione terroristica e non rappresenta il popolo palestinese”. Perciò ha proclamato la Schlein: “Il nostro obiettivo è quello di contrastare e fermare Hamas”, ossia la punta più avanzata della Resistenza palestinese, perché, secondo la segretaria del PD: “non c’è nessuna equazione fra quell’organizzazione terroristica e il popolo palestinese”. Esattamente la stessa propaganda utilizzata dai media e dai circoli imperialisti occidentali e filosionisti per criminalizzare e dividere il fronte unito della Resistenza palestinese e giustificare i criminali bombardamenti su Gaza del nuovo Hitler di Tel Aviv Netanihau e il massacro indiscriminato di decine di migliaia di civili, donne, bambini e anziani inermi.
Ciononostante alcuni manifestanti, tra cui anche due studentesse e uno studente universitario che indossavano la kefiah, dopo essere stati identificati dalla polizia e intimati dal servizio d'ordine, sono riusciti a entrare nella piazza e a esporre coraggiosamente per qualche minuto le bandiere palestinesi.
“Hanno fermato e tolto le bandiere a un sacco di persone. Noi siamo entrati lo stesso - hanno denunciato alcuni manifestanti - Un partito chiamato democratico non può bannare questa bandiera in un momento in cui a Gaza c’è un genocidio... L'Italia ha un accordo militare con Israele, finanzia l’invio di armi e il Pd avrebbe dovuto denunciare come prima cosa che c’è un massacro in atto davanti agli occhi di tutti a Gaza. L’idea di censurare una piazza, vietando una bandiera, mi fa proprio schifo... È ridicolo – ha aggiunto un altro manifestante identificato dalla Digos - che il Pd, il secondo partito del paese, non prenda una posizione netta e chiara contro il genocidio che in corso in Palestina, non solo dal 7 ottobre ma da più di 70 anni... è assolutamente ridicolo che quello che sta facendo Israele a Gaza continui ad essere chiamato autodifesa”.
Invece la Schlein e tutti gli altri “capibastone” del PD durante i loro interventi si sono limitati a invocare “il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e aiuti umanitari per Gaza”.
Nemmeno una parola contro i crimini di guerra commessi dai boia sionisti di Tel Aviv e denunciati a più riprese persino dall’Onu e dal suo Segretario generale Guterres.
Insomma, per il PD la Resistenza e la guerra di resistenza guidata da Hamas che raccoglie un intero arco di forze politiche e religiose palestinesi non può essere tollerata. E chi inneggia alla loro vittoria va additato come filoterrorista, isolato e cacciato via dalle piazze e dalle manifestazioni.

15 novembre 2023