Novara: riuscita manifestazione durante lo sciopero del pubblico impiego. Volantinaggio del PMLI

Dal corrispondente dell’Organizzazione di Biella del PMLI
A Novara più di 2 mila scioperanti si sono radunati in piazza per manifestare la propria opposizione alle politiche del governo neofascista Meloni.
Venerdì 17 novembre, lavoratori del Pubblico Impiego, insieme a numerosi studenti, si sono riuniti in piazza Gramsci a Novara, unitamente ai lavoratori provenienti dalle province limitrofe di Vercelli, Biella e Verbano-Cusio-Ossola (VCO), per aderire allo sciopero nazionale promosso da CGIL e UIL in opposizione alle politiche del governo neofascista Meloni. La giornata di lotta sarà replicata dalle altre categorie di lavoratori venerdì 24 novembre
In piazza venivano esibiti cartelli raffiguranti il ministro dei Trasporti Salvini sotto forma di una caricatura, il ministro veniva ironicamente chiamato Precetto Laqualunque, mettendo in luce l'atteggiamento arrogante e la retorica dalle tinte mussoliniane attribuiti al politico della Lega. Tantissime bandiere rosse della CGIL e bandiere azzurre della UIL hanno caratterizzato la giornata di sciopero, promossa e organizzata dai due sindacati confederali. Durante tutta la manifestazione, sono stati uditi applausi, slogan, grida e battute ironiche contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro Matteo Salvini.
Dalla tribuna è stato più volte sottolineato che lo sciopero mira a ottenere modifiche alla legge di bilancio. Le principali ragioni di protesta includono la richiesta di aumento delle risorse per i salari e il rinnovo dei contratti nel settore pubblico, è stata denunciata la crisi della sanità e della scuola pubblica, il peggioramento della legge Fornero, la promozione del lavoro precario, la mancanza di investimenti per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle donne, la tassazione sui salari e le pensioni contrapposta alla tutela dei profitti e all'evasione fiscale, la mancanza di investimenti in salute, sicurezza e politiche industriali, l'assenza di politiche per la creazione di lavoro stabile e ben remunerato per i giovani, la mancanza di investimenti in politiche di accoglienza e integrazione e l'assenza di una strategia per il Mezzogiorno.
Luca Veglia della Flc-Cgil di Biella ha affrontato la questione del blocco dei salari nel settore scolastico, evidenziando la necessità di recuperare almeno quanto perso a causa dell'inflazione nei prossimi tre anni. Ha anche espresso preoccupazione riguardo alla "regionalizzazione" della scuola, definendola un rischio che potrebbe condurre a una "Piccola scuola" in un'Italia più povera e frammentata, aggravando ulteriormente la situazione con la chiusura di diverse sedi.
Lo studente Mattia Mattacchini, presidente della consulta provinciale degli studenti di Novara, ha sottolineato l'importanza del coinvolgimento sia degli insegnanti e del personale Ata che degli studenti stessi nella definizione del futuro della scuola. Ha evidenziato la necessità di continuare la lotta studentesca e operaia in un fronte comune, poiché il diritto di sciopero è stato messo in discussione e da questa scelta insensata si può uscire solo con una dura lotta unitaria tra lavoratori e studenti. Il discorso dello studente è stato più volte interrotto da applausi e grida di approvazione.
Di notevole rilevanza l'intervento della compagna Mariella La Terra, della Funzione Pubblica CGIL di Vercelli e Valsesia, lavoratrice del pronto soccorso da trent'anni. Ha ricordato quando, durante la pandemia, gli operatori sanitari erano considerati “eroi”, mentre ora sono dimenticati da un governo che incrementa l'IVA su beni fondamentali come pannoloni e seggioloni. Ha denunciato la riduzione delle risorse destinate alla sanità, mentre aumentano quelle destinate alla spesa militare. Ha illustrato come il costo di un singolo aereo da combattimento F35 equivalga al costo di ben 3,44 posti letto in un ospedale, mentre l'ora di volo di questo apparecchio corrisponda al salario annuo di un infermiere. Ha poi concluso così il suo intervento “Voglio salutarvi citando la bellissima frase di Marx: Proletari di tutto il mondo unitevi!".
Presente il compagno Gabriele Urban, delegato sindacale CGIL dell’Impresa sociale ANTEO di Biella e Responsabile dell’Organizzazione di Biella del PMLI, che ha distribuito oltre 200 copie del volantino “La questione del potere politico” scritto dal Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, suscitando interesse tra i manifestanti. Durante i comizi ha esposto il cartello “Lavoro, salari e pensioni più alti. Socialismo e proletariato al potere. Buttiamo giù il governo neofascista Meloni”.

22 novembre 2023