A Biella un combattivo corteo condanna il genocidio del popolo palestinese per mano di Israele
Il PMLI in mezzo ai manifestanti

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Nel pomeriggio di sabato 18 novembre a Biella si è tenuto un partecipato corteo organizzato dal comitato “Biellesi per la Palestina libera” per condannare i crimini perpetrati dallo Stato sionista di Israele nella Striscia di Gaza, a Gerusalemme Est e in Cisgiordania e per sostenere l’eroica resistenza palestinese. Vergognosa la decisione della questura di Biella di vietare al corteo l'attraversamento del centro città in quanto ha limitato la visibilità e la risonanza della manifestazione tra i residenti.
Il concentramento è stato fissato in prossimità dello stadio Vittorio Pozzo dove il furgone del compagno Oreste, storico militante comunista biellese, è stato completamente tappezzato di bandiere della Palestina, di manifesti per il boicottaggio di Israele e di bandiere della pace. Prima della partenza il compagno Luca, del Coordinamento Biella Antifascista, ha introdotto la manifestazione evidenziando le brutalità quotidiane compiute da Israele nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Il messaggio sullo striscione in testa al corteo ha espresso in modo esemplare la determinazione del popolo palestinese: "Generazione dopo generazione fino alla Liberazione".
Circa 500 manifestanti hanno percorso viale Macallè in direzione via Rosselli, formando un corteo rumoroso, composto principalmente da giovani arabi, migranti e figli di migranti, molti dei quali indossavano la kefiah. Tra gli slogan più gridati: “Free, free Palestine”, “Israele nazista, stato terrorista” e “Palestina terra mia, Israele via, via”. È stato intonato più volte il coro in inglese: “Dal Fiume (Giordano) al mare (Mediterraneo), la Palestina sarà libera” e “Assassini, assassini, cosa c’entrano i bambini”. Nel cuore del corteo si è posizionato lo spezzone dei comunisti con militanti e simpatizzanti del Partito Comunista Italiano (PCI) sezione Biella-Vercelli, la Federazione biellese del Partito della Rifondazione Comunista (PRC) e l’Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) che ha mostrato il cartello “Col popolo palestinese e con chi guida la sua Resistenza. Per la liberazione della Palestina”. Presenti anche gli infaticabili compagni di Vercelli Antifascista, guidati dallo storico compagno Jaca, che hanno ininterrottamente sventolato le bandiere della Palestina per tutto il corteo. Tra gli striscioni più significativi: “Vita, Terra, Libertà per il Popolo Palestinese”, “Biellesi per Gaza” e “Stop al genocidio”. Durante il percorso ragazze di origine araba si sono alternate al microfono con slogan e canzoni palestinesi, incluso il celebre brano "Ana Dammi Falaseeni". All'incrocio con via Rigola è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime palestinesi uccise dagli attacchi israeliani, simboleggiato dal posizionamento a terra di lenzuoli ricoperti di vernice rossa a rappresentare il massacro di migliaia di bambini palestinesi, innocenti vittime del nuovo Hitler Netanyahu.
Il corteo ha raggiunto piazza Unità d’Italia, dove diversi partecipanti hanno preso la parola. Alcuni hanno ricordato che dall'inizio della guerra il 7 ottobre, 11.078 persone sono state uccise nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, tra cui 5.375 minori e 3.060 donne, evidenziando la tragica morte soprattutto della popolazione civile, spesso ritrovati i cadaveri sotto le macerie in condizioni inenarrabili. Oltre alle tragiche perdite di popolazione la vita quotidiana a Gaza City è segnata da un'incessante sensazione di terrore e violenza. La costante minaccia degli attacchi, la mancanza di risorse fondamentali, la precarietà delle infrastrutture e le condizioni di vita impossibili rendono la realtà quotidiana un vero e proprio inferno. Si è parlato delle continue interruzioni elettriche e degli attacchi agli ospedali nella Striscia di Gaza che rischiano di trasformarsi in luoghi di morte anziché luoghi di cura e salvezza.
La manifestazione si è conclusa con l'accensione di numerosi fumogeni rossi e con la promessa collettiva di organizzare presto nuove iniziative in sostegno all'eroico popolo palestinese.

22 novembre 2023