Domenica 26 novembre a Genova, in oltre mille hanno partecipato al corteo in solidarietà della Palestina a cui hanno aderito numerose associazioni, partiti e sindacati.

Il corteo partito da piazza Caricamento si è concluso, dopo un lungo giro durato quasi 3 ore, in piazza De Ferrari.

L'Organizzazione della provincia di Genova del PMLI è stata accolta bene dai manifestanti arabi; con uno di essi si è intrattenuto un lungo dialogo nel quale egli si è detto favorevole al supporto di Hamas per la liberazione della Palestina. È stato distribuito il volantino del PMLII "Hamas scatena la tempesta contro Israele sionista e nazista per la liberazione della Palestina".

C'è da dire però che il corteo non ha visto nemmeno la partecipazione dell'API (Associazione dei palestinesi in Italia), un'associazione che ha mostrato il suo pieno supporto ad Hamas, mentre a guidarlo erano i "Giovani Palestinesi", sigla che ha contribuito a causare l'aggressione e chiesto di abbassare il nostro manifesto a Milano ai compagni della Cellula “Mao".

Le forze politiche e sociali in campo erano antifasciste, centri sociali e giovanilidi partito e non (OSA, FGC, GC). Partiti presenti PRC, PaP, Sinistra anticapitalista, PCI.

La scelta del PMLI di non sfoggiare il “corpetto” col manifesto "Con Hamas..." è stata di natura tattica. Comunque si è mostrato il nostro manifesto su un cartello che esprimeva supporto alla resistenza palestinese fino alla vittoria. Qualcuno ha chiesto il motivo di tale posizione.

Il corteo è stato accompagnato da cori e canti festosi da parte della comunità araba alla testa, presenti in quella zona solo bandiere palestinesi, meno entusiasmo dai partecipanti italiani eccetto i giovani di Osa.

Il corteo si è concluso con le torce accese e con canti in arabo in piazza De Ferrari e con gli ultimi interventi, i quali provenivano dalla comunità araba e dalle forze politiche che egemonizzavano l’iniziativa.