Lenin: Il capitalismo e la guerra imperialista

In confronto al feudalesimo, il capitalismo è stato un progresso di portata storica mondiale sulla via della "libertà", dell'"eguaglianza", della "democrazia", della "civiltà". Tuttavia il capitalismo è stato e rimane il sistema della schiavitù salariata, dell'asservimento di milioni di lavoratori, di operai e di contadini ad un'infima minoranza di moderni ("moderne") padroni di schiavi, di grandi proprietari fondiari e di capitalisti. La democrazia borghese ha cambiato la forma di questa schiavitù economica in confronto al feudalesimo, le ha dato una copertura particolarmente brillante, ma non ne ha cambiato, né poteva cambiarne la sostanza. Il capitalismo e la democrazia borghese significano schiavitù salariata.
Il gigantesco progresso della tecnica in generale, delle vie di comunicazione in particolare, l'aumento colossale del capitale e delle banche hanno causato la maturazione e poi l'imputridimento del capitalismo. Il capitalismo è sopravvissuto a se stesso. è diventato il freno più reazionario all'evoluzione umana. Si è ridotto all'onnipotenza di un pugno di miliardari e di milionari che spingono i popoli al macello per decidere a quale gruppo di predoni - al gruppo tedesco o a quello anglo-francese - debbano toccare il bottino imperialistico, il dominio delle colonie, le "sfere di influenza" finanziarie o i "mandati d'amministrazione", ecc.
Durante la guerra del 1914-1918 decine di milioni di uomini sono stati uccisi e mutilati proprio per questo, solo per questo.
 
(Lenin, Risposta alle domande di un giornalista americano, 20 luglio 1919, Opere complete, Ed. Riuniti, vol. 29, pagg. 475-6)

6 dicembre 2023