Un plauso anche ai docenti che si sono offerti come relatori
Un successo il dibattito presso l’Unimol di Campobasso sul conflitto israelo-palestinese
Fortemente voluto da alcuni universitari del capoluogo, l’incontro ha visto coinvolti quasi un centinaio di giovani. Intervento di Colagiovanni a nome del PMLI che ha sostenuto la Resistenza palestinese guidata da Hamas

Dal corrispondente dell’Organizzazione di Campobasso del PMLI
È perfettamente riuscito il dibattito pubblico del 6 dicembre organizzato da alcuni studenti dell’Unimol, presso la sede di economia a Campobasso, sul conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Evento molto importante perché, essendo partito “dal basso”, senza pressioni di partiti, sindacati o associazioni varie, ha testimoniato tutta la sensibilità e l’attenzione di studenti e studentesse locali sulla drammatica situazione nella Striscia.
Parimenti lodevole la disponibilità concessa dai professori Giovanni Cerchia, Giovanni Luseroni e Matteo Luigi Napolitano che hanno dato vita a un dibattito di ottimo livello. È stato ricostruito l’intero percorso che ha portato alla nascita di Israele, riconoscendo anche il ruolo positivo svolto dall’Urss sia nella liberazione dell’Europa Orientale che nell’aver appoggiato i primissimi passi del neo-Stato. Bene l’aver denunciato l’uso spropositato della forza da parte dei sionisti, qualche critica ci sentiamo di muoverla per quanto ascoltato sul ruolo di Hamas pur, ripetiamo, in un contesto generale in cui i relatori ci sono sembrati abbastanza obiettivi, certamente non filo-sionisti.
Finiti gli interventi ufficiali, è stata data parola ai presenti. Ne abbiamo approfittato, come Organizzazione di Campobasso del PMLI, per dire la nostra sul ruolo svolto da Hamas nella Resistenza palestinese. È intervenuto il compagno Giovanni Colagiovanni che ha sostenuto che i popoli vittime dell’imperialismo hanno tutto il diritto di scegliere le modalità di lotta di liberazione nazionale che ritengono più opportune. L’intervento è stato apprezzato in particolare da un giovane studente dell’isernino che, avvicinato prima di lasciare l’aula, ci ha detto di stimare il PMLI in generale, pur non condividendo alcune analisi, in particolare nel supportare qualsiasi forza in lotta contro l’imperialismo a prescindere dalle posizioni espresse da tali forze.
Dopo altri interventi, in un secondo momento ci siamo intrattenuti a discutere con i docenti Luseroni e Napolitano, oltre che con Francesco Simonelli, uno degli ideatori dell’evento. Per Luseroni “siamo dinanzi ad una tragedia orribile, la reazione sionista è esagerata” ; per Napolitano, che pure ha posto l’accento sul diritto di Israele a esistere, “colpisce il silenzio assordante della UE, troppo spaccata sulla politica estera, incapace di fare qualsiasi cosa, men che meno di avere un ruolo di primo piano nella vicenda. Ed anche il comportamento degli USA non mi pare all’altezza del dramma in corso” .
Entrambi i docenti si sono detti piacevolmente “colpiti dalla sensibilità e dal dinamismo mostrato dai nostri studenti. Il futuro appartiene ai giovani, a loro, anche se è un futuro pieno di ombre” . Ancora Luseroni sulla “formula dei due popoli due stati? Ad oggi, non ci sono le condizioni” , pensiero sottoscritto dal collega Napolitano che ha parlato di “un concetto superato ormai dalla realtà, allo stato attuale non è una via percorribile” .
Fra gli organizzatori, abbiamo avvicinato, come detto, Francesco Simonelli, presentatosi come anarchico e libertario: “Non ci aspettavamo tante presenze. Positivo, come hai potuto vedere, anche la pluralità delle voci, un bene per il confronto e la crescita di tutte/i” . Gli abbiamo chiesto, più in generale, il suo parere sul rapporto dei giovani campobassani con la politica: “purtroppo siamo molto pochi, in città, ad essere appassionati alla politica, anche se non dobbiamo cadere nell’errore di vedere impegno politico solo se c’è la militanza in un partito” . In chiusura, ha auspicato che possa avvenire “una riscossa del popolo palestinese fuori da Hamas, fuori dall’integralismo religioso, per una Palestina laica e libertaria” .

13 dicembre 2023