Contro il genocidio perpetrato dal nuovo Hitler
Centinaia di manifestanti in piazza a Prato per la Palestina
Forte intervento di Panzarella a nome del PMLI

Dal corrispondente della Cellula “G. Stalin” di Prato
Il 10 dicembre, in occasione della “Giornata mondiale dei diritti umani”, centinaia di manifestanti hanno dato vita a Prato a un presidio di solidarietà con il popolo palestinese che è iniziato in Piazza Del Comune e si è concluso dopo un breve corteo in Piazza Delle Carceri.
La manifestazione è stata organizzata dal Comitato 25 Aprile Prato, di cui fa parte anche la Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI, insieme ad altre organizzazioni politiche e sindacali presenti sul territorio “per denunciare il genocidio del popolo palestinese” e gridare “stop all'occupazione, stop al colonialismo e all'imperialismo, stop all'apartheid, stop allo sterminio di un'intera popolazione”.
Di seguito pubblichiamo l'intervento del compagno Franco Panzarella, a nome del PMLI, pronunciato al termine della manifestazione in Piazza Delle Carceri.
Di fronte agli oltre 15 mila morti palestinesi, in gran parte civili, donne, vecchi e bambini, bombardati e massacrati dall'esercito israeliano non si può rimanere indifferenti.
Gli antifascisti e gli antimperialisti conseguenti, in Italia, a Prato e in tutto il mondo, hanno il dovere non solo di denunciare il genocidio del popolo palestinese da parte del neonazista Netanyahu, ma soprattutto hanno il dovere di schierarsi al fianco della Resistenza e del popolo palestinese.
Un genocidio a cui partecipa attivamente anche il governo neofascista Meloni, con l'invio di armi, aiuti e sostegno militari.
Bisogna sempre partire dalla contraddizione principale e avere il coraggio di dire chiaro e tondo che questa guerra non l'ha iniziata Hamas il 7 ottobre 2023, questa guerra di occupazione, oppressione e annientamento del popolo palestinese è iniziata nel 1947 per mano dei sionisti israeliani con l'appoggio e l'aiuto di tutti i paesi imperialisti occidentali a cominciare da Inghilterra, Francia e Stati Uniti.
La Resistenza palestinese è composta da tante forze eterogenee fra di loro e fra queste Hamas rappresenta oggettivamente la componente più importante e avanzata. Il fatto che la sua linea politica, la sua ideologia e visione del mondo sia differente dalla nostra è di secondaria importanza e non cambia di una virgola il nostro appoggio antimperialista alla causa palestinese, perché proprio dalla sua vittoria passerà l'autodeterminazione del popolo palestinese.
Ricordiamoci che anche la Resistenza italiana contro l'occupazione nazi-fascista e i suoi partigiani armati venivano definiti “terroristi” dai nazisti.
La storia ha poi dimostrato che i partigiani furono dei coraggiosi combattenti per la libertà legati da un importantissimo fronte unito antifascista ed antinazista nel quale ci fu posto per tutti coloro che desideravano combattere l'occupazione nazifascista e che la gloriosa Resistenza fu condotta alla vittoria armi in pugno e non certo a mani nude o con i proiettili di cioccolato americano.
Bisogna distinguere bene tra popolo ebraico e sionisti, tra l'antisemitismo e l'antisionismo e respingere con forza la martellante tesi spacciata dai sionisti, dalla reazione e da quasi tutti i media e la stampa italiana e mondiale che bolla come antisemita chiunque osa difendere il diritto palestinese all'autodeterminazione e chiama Israele a rispondere dei crimini di guerra, degli omicidi e dei saccheggi compiuti in oltre 70 anni di occupazione.
Noi marxisti-leninisti siamo da sempre schierati al fianco del popolo palestinese e della sua Resistenza armata contro i sionisti israeliani. E riteniamo altresì che il popolo palestinese e chi dirige la sua Resistenza hanno tutto il diritto di usare qualsiasi mezzo, legale e illegale, diplomatico, armato e pacifico per fermare il genocidio e l'occupazione imperialista di Gaza.
Viva la Resistenza palestinese
Abbasso il sionismo, l'imperialismo e i suoi lacchè.

13 dicembre 2023