Dopo la strage di via dei Mariti a Firenze, un altro episodio incrementa la tragica conta dei morti sul lavoro. Stavolta è un operaio pakistano a non far rientro a casa dopo una giornata di lavoro in via Bellini, nella frazione di Sieci nel comune di Pontassieve.

Troppo gravi le ferite riportate nell’incidente, nel quale il giovane è stato schiacciato dallo stesso mezzo meccanico che stava conducendo. Nonostante i soccorsi immediati dei compagni di lavoro e la corsa all’ospedale di Careggi non c’è stato niente da fare.

Il mezzo è ovviamente stato posto sotto sequestro e sono state avviate le indagini degli inquirenti per capire cos’è andato storto stavolta, se ci sono state falle sulle misure di sicurezza oppure sulla formazione dei lavoratori, o ancora sui controlli come spesso accade in situazioni di questo genere.

L’unica cosa al momento certa è che questa ennesima tragedia si inserisce all’interno di una strage che, secondo l’INAIL, nel solo 2023 ha superato l’enorme cifra di mille morti sul lavoro, ai quali si aggiungono oltre mezzo milione di infortuni più o meno gravi.

In larghissima parte sono coinvolti operai e operaie, come nel caso odierno, il nostro proletariato sacrificato sull’altare del profitto.

Dopo le timide mobilitazioni che hanno seguito la strage all’Esselunga di Firenze, CGIL e UIL hanno proclamato per il giorno 11 aprile uno sciopero generale nazionale di 4 ore con manifestazioni territoriali; questo episodio è senz’altro un motivo in più per partecipare e dare forza a questa mobilitazione che deve continuare finché non si raggiungeranno risultati palpabili sulla sicurezza sul lavoro.

Partito marxista-leninista italiano

Cellula “F. Engels” della Valdisieve

Pontassieve, 29 marzo 2024