Recensione di un importante libro su Mao
Mao, vita e pensiero
 
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la recensione del libro “Mao, vita e pensiero” che ci ha inviato l'Autore Marco Barricata, già membro del PC che ha abbandonato tre anni fa.
Ci sembra un libro importante, utile - anche se non lo condividiamo per intero, specie in qualche conclusione - per chi vuol conoscere Mao e la sua opera, soprattutto per le operaie e gli operai, le ragazze e i ragazzi che vogliono cambiare l'Italia. Utile anche per le intellettuali e gli intellettuali democratici che vogliono inquadrare correttamente la grande esperienza rivoluzionaria della Cina di Mao.

 

di Marco Barricata
Mao, vita e pensiero volume uno, è un libro edito dalla casa editrice Sensibili alle foglie e scritto da Marco Barricata.
Il testo è diviso in tre parti, la prima è un riassunto della vita di Mao che prende spunto da quella scritta da lui stesso, la seconda, la più corposa, riporta fedelmente il pensiero di Mao sugli avvenimenti che si succedevano nella Cina e nel mondo del suo tempo e una terza dove si prendono in esame i rapporti che la Repubblica Popolare guidata dal Grande Timoniere, ebbe con la chiesa cattolica.
L’intero testo ha il taglio del saggio storico ma naturalmente è anche un libro politico e filosofico teso a illustrare come Mao seppe in date condizioni applicare il marxismo al contesto cinese che aveva le sue particolarità strutturali e sovrastrutturali.
Il Grande Timoniere dovette affrontare nell’arco della sua vita politica varie sfide: la lotta contro l’imperialismo giapponese prima e quella contro il revisionismo poi, dalle quali seppe brillantemente uscire vittorioso e trasformando completamente la Cina da un punto di vista economico e culturale.
Egli approfondì anche il materialismo dialettico sulla scia di Lenin e Stalin, incentrando le sue riflessioni sulla teoria della lotta degli opposti e sulle contraddizioni che risolse sempre in chiave socialista.
L’attenzione ai cosiddetti popoli del terzo mondo, le sue campagne di rettifica della politica interna basate sempre sull’analisi oggettiva, le campagne di rieducazione, aspetto questo che lo contraddistinse particolarmente, sono altre fondamentali caratteristiche del socialismo cinese dell’epoca di Mao.
A livello internazionale Mao si scontrò anche col feroce imperialismo americano e col revisionismo della Russia prima di Krusciov e poi di Breznev ma anche con Togliatti e Tito.
Inoltre per molto tempo da solo dentro al Partito, portò avanti la battaglia a favore dei contadini: Mao infatti proveniva da una famiglia di lavoratori della terra e conosceva perfettamente quella realtà. Per questo si batté per la riforma agraria e pose l’agricoltura al centro del suo operato.
In un paese ancora semi feudale, dove scarso era ancora il proletariato, il Comandante comprese per primo rispetto ad altri che la rivoluzione comunista non avrebbe vinto, senza un ampio appoggio.
Per questo motivo dopo un’attenta analisi della borghesia cinese, comprese che anche una parte di questa, definita nazionale, poteva in date condizioni appoggiare se pur per breve tempo, la rivoluzione.
Egli fu inoltre anche un grande esperto di tattiche militari, ricorse infatti alla guerriglia e alla guerra partigiana e scrittore di bellissime poesie, con uno stile sempre chiaro e semplice, fedele al suo motto di “parlare al popolo e per il popolo”.
Il Grande Balzo in avanti, che molti all’epoca giudicarono impossibile, servì a Mao per incrementare le risorse produttive cinesi, a sviluppare e e a liberare tutte le potenzialità dell’economia e a creare infine la base economica per instaurare il socialismo.
Con la Rivoluzione culturale proletaria invece Mao, distrusse tutti i residui di capitalismo e revisionismo presenti non solo nella società cinese ma anche nel PCC.
L’arco temporale coperto da questo primo volume, va dal 1921, anno di fondazione del Partito comunista cinese, fino alla morte di Mao avvenuta nel 1976.
Un secondo volume invece avrà cura di raccontare le vicende antecedenti alla nascita del PCC e alla crisi dell’impero cinese.
Scrivere oggi un libro su Mao, non è affatto anacronistico: in un periodo di confusione ideologica e di feroce revisionismo il pensiero del grande Timoniere, è un faro anche per le giovani generazioni che non conoscono più il marxismo o che si approcciano a un pensiero comunista, fortemente rivisitato nel migliore dei casi o addirittura, tradito e stravolto.

10 aprile 2024