Per sostenere come candidato sindaco il No vax Giovanardi
Il fascista Alemanno e il rossobruno Rizzo insieme a Modena per le amministrative
Astenersi alle amministrative ed europee. Lottare per il socialismo

Dal corrispondente del PMLI per l'Emilia-Romagna
In attesa di definire un accordo più ampio in vista delle elezioni amministrative ed europee dei prossimi 8 e 9 giugno, Marco Rizzo coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare e Gianni Alemanno segretario nazionale di Indipendenza, il cui vicesegretario è l’ex leader di Casapound Simone Di Stefano, hanno scelto Modena come apripista per testare l’alleanza tra i loro due nuovi partiti, rossobruno il primo e fascista il secondo, che si prefiggono entrambi di costituire un “fronte del dissenso”, e lo hanno fatto convergendo nel sostegno comune alla candidatura a sindaco di Daniele Giovanardi (gemello dell’ex ministro ed ex parlamentare di lungo corso dell’Udc Carlo Giovanardi), già primario del pronto soccorso del Policlinico di Modena e a capo della lista civica “Modena Cambia”, che non a caso proprio riferendosi ai partiti che lo sostengono ha detto “Hanno superato i concetti di centrodestra e centrosinistra. Il nostro colore è quello dell’interesse delle persone”.
Daniele Giovanardi, ora in pensione, era stato sospeso dall’ordine dei medici per le sue posizioni No vax e aveva accusato i cronisti “di avere intascato quantità ingentissime di denaro per un'informazione definita di regime in relazione alle campagne di vaccinazione”. “Crediamo debba rispondere ufficialmente di quanto ha detto”, avevano poi denunciato l’Aser (Associazione stampa Emilia-Romagna) e l’Asm (Associazione stampa modenese).
Presentando la sua candidatura, in attesa del programma e della lista definitivi, nella quale compare già Fabio De Maio, fondatore del circolo La Terra dei Padri, coordinatore regionale e membro della direzione nazionale di Indipendenza) che contenderà a Massimo Mezzetti “centro-sinistra”, Luca Negrini “centro-destra”, Claudio Tonelli sostenuto anche da Unione Popolare e Possibile, e Maria Grazia Modena per una civica di “centro-destra”, dopo il limite di 2 mandati raggiunto dal sindaco uscente Gian Carlo Muzzarelli del PD, Daniele Giovanardi ha detto che la sua è “Una lista nata per coprire un vuoto, per dare spazio a temi esclusi da tutte le forze politiche, ovvero la guerra in corso, l’invio delle armi da parte del nostro Paese e i genocidi” e “ha idee molto chiare su tanti temi, dalla sicurezza alla viabilità, passando per una raccolta dei rifiuti che vede i modenesi lavorare per il Comune”. “Noi siamo per la pace, siamo contro gli obblighi vaccinali e c’è una larga fetta di popolazione che non è andata a votare perché le offerte attuali non contemplano queste opzioni democratiche... A Modena c’è tanto da dire: dalla cultura alla sanità, con liste di attesa infinite, all’immigrazione molte volte selvaggia, al traffico. Le scuole non insegnano più ai ragazzini a ragionare, usano troppo i telefonini". "Il centro storico è invaso da malavitosi, tossicodipendenti. Meno multe ai bravi cittadini, ma più repressione del crimine".
Temi quindi cari sia al sedicente “comunista” Rizzo che al fascista Alemanno, accomunati anche dal rilancio dei “valori cristiani”, dalla “famiglia” alla “sacralità della vita”, e che pongono accanto a rivendicazioni formalmente di sinistra e progressiste parole d'ordine e concetti interclassisti e altri tipici della destra sovranista, clericale, putiniana, No vax, negazionista, omofoba, razzista e finanche neofascista.
Se Alemanno è un fascista storico e conosciuto come tale, Rizzo con la sua Democrazia Sovrana e Popolare mira a pescare voti non solo tra gli astensionisti di sinistra, con le classiche posizioni revisioniste, riformiste e parlamentariste dei falsi comunisti e trotzkisti, ma anche a destra con la demagogia, sovranismo, No vax, antimigranti, negazionista climatica, tipica della destra neofascista e leghista; e completando il tutto con il fiancheggiamento aperto del socialimperialismo cinese di Xi e dell'imperialismo neozarista russo di Putin, che ha molti seguaci proprio nella destra sovranista.
Si tratta quindi di una nuova trappola elettoralista tra quelle che stanno cercando di organizzarsi alla sinistra del PD e del M5S in previsione di questo importante appuntamento elettorale.
Occorre invece abbandonare le illusioni costituzionali, riformiste, elettorali, parlamentari, governative, pacifiste e legalitarie, dare tutta la propria forza al PMLI e lottare il per il socialismo!

10 aprile 2024