E' accusato di aver sottratto centinaia di milioni dalle casse Fininvest e Mediaset
Berlusconi sarà processato
Alla sbarra anche Confalonieri per i diritti Tv

Al termine dell'udienza preliminare sui presunti fondi neri creati da Mediaset attraverso la compravendita di diritti televisivi e cinematografici (vedi Il Bolscevico n.ri 30/03, 13/05 e 12/06); il 7 luglio il Gup di Milano Fabio Paparella ha rinviato a giudizio il neoduce Berlusconi. Con lui saranno alla sbarra anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, l´avvocato britannico David Mills e altri 11 imputati. I reati contestati all'ex premier e ai suoi uomini vanno, a vario titolo, dall'appropriazione indebita alla frode fiscale, falso in bilancio, ricettazione e riciclaggio.
Prescrizione invece per due ex manager del gruppo Fininvest, Candia Camaggi e Giorgio Vanoni perché, secondo il Gup sono prescrivibili i fatti compresi tra il 1994 e il 1997 mentre per quelli successivi (sono contestati episodi fino al 2000), si deve andare a processo il cui inizio è stato fissato per il 21 novembre prossimo.
L'udienza preliminare era iniziata il 28 ottobre scorso sulla base di un'inchiesta avviata nel giugno del 2001.
Secondo l'accusa Mediaset avrebbe creato fondi neri grazie alla compravendita di diritti televisivi e cinematografici. A dare il via all'indagine la trasmissione da parte delle autorità svizzere dei conti bancari delle società off shore Century One e Universal One, presso la banca svizzera italiana di Lugano.
I fatti oggetto dell'udienza riguardano la compravendita di diritti tv e cinematografici di società Usa per 470 milioni di euro, che sarebbe stata effettuata da Fininvest (la holding che controlla il 35,5% di Mediaset) attraverso due società off shore tra il 1994 e il 1999. La procura ipotizza che major americane abbiano venduto i diritti televisivi alle due società off-shore, le quali li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset per aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Silvio Berlusconi.
Dall'inchiesta principale sono state stralciate le posizioni dei due figli di Berlusconi, Pier Silvio e Marina, rispettivamente vice presidente Mediaset e presidente di Fininvest.
Contemporaneamente, è in corso un'altra udienza preliminare separata che vede imputati per corruzione in atti giudiziari il solo Silvio Berlusconi e l'avvocato Mills, ex marito del segretario britannico alla Cultura Tessa Jowell (si sono separati proprio in seguito allo scandalo dei diritti Mediaset).
L'ipotesi dell'accusa, sostenuta anche in questo caso dai pm Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo, è che l'ex presidente del Consiglio nel 1999 "regalò" 600.000 dollari all'avvocato Mills come ricompensa per non aver rivelato in due processi, in qualità di testimone, le informazioni in suo possesso sulle società estere, che la procura ritiene la "tesoreria occulta" del gruppo.

19 luglio 2006