Commemorato l'ex leader del PSI a palazzo San Macuto
BERLUSCONI RIABILITA CRAXI

Mentre da una parte si attaccano e si minacciano i magistrati che fanno il loro dovere cercando di portare avanti i processi agli imputati ``eccellenti'', dall'altra si riabilita sfacciatamente chi, come Craxi, è stato condannato in contumacia per corruzione ed è meritatamente passato alla storia come il principale ladrone della prima repubblica. è questa la squallida morale che emerge dalla cerimonia di commemorazione di Craxi che è stata tenuta il 22 gennaio nella sala della biblioteca di palazzo San Macuto, in occasione della presentazione di un libro sull'ex leader PSI curato dal suo fotografo personale, alla presenza di una folla di familiari, amici ed ammiratori, tra i quali la vedova di Almirante ed il diessino Macaluso, ma soprattutto del presidente del Consiglio Berlusconi e del presidente della Camera Casini.
Quest'ultimo - cosa gravissima per la carica istituzionale che ricopre - ha voluto tessere un vero e proprio panegirico della figura di Craxi, presentandolo come una sorta di eroe tragico della prima Repubblica travolto da un complotto dei giudici e della ``sinistra'', un campione della libertà ``profondamente anticomunista'', uno ``statista e leader'' che ``non meritava di essere liquidato col marchio dell'infamia''. L'allievo prediletto di Forlani, cresciuto ai tempi del Caf (Craxi, Andreotti, Forlani), evidentemente non ha dimenticato a chi deve la sua carriera politica.
Ma il vero discorso di riabilitazione di Craxi, chi ne ha rivendicato con orgoglio l'eredità politica, è stato il neoduce Berlusconi: Craxi fu, per il presidente del Consiglio, ``un vero amico, una persona a cui ho voluto bene e che stimavo. Alla quale ero legato da un profondo rapporto umano, al di là delle differenze di esperienze e di formazione''. Un rapporto che non si limitava però solo all'amicizia e alla stima reciproca, ma un vero sodalizio politico cementato dal comune interesse a portare avanti lo stesso disegno piduista, tant'è vero che, come lo stesso Berlusconi ha sottolineato, ``Craxi capì per primo che la tv privata era un fattore di sviluppo, ricchezza e libertà per il paese, e questo è il punto che salda la sua opera di governo e la mia storia personale di imprenditore''.
Non soltanto di imprenditore delle tv private, la cui affermazione a spese del monopolio pubblico, come sappiamo, era prevista dal famigerato ``Piano di rinascita democratica'' di Gelli e della P2, affermazione che Craxi da presidente del Consiglio agevolò e protesse in sfida alle leggi allora vigenti. Ma anche di attuale aspirante alla carica di presidente della Repubblica eletto dal ``popolo'' nel quadro della repubblica presidenziale, anch'essa prevista dal disegno di Gelli e Craxi. Questi infatti, ha detto il neoduce, ``capì il valore della legittimazione popolare e il nesso forte che il consenso ha col sistema di regole che si costruisce''.
Berlusconi rivendica così la continuità del suo disegno mussoliniano col disegno craxiano di ``grande riforma'' piduista, neofascista e presidenzialista. E non a caso la P2, il grande capitale, i neofascisti e i golpisti lo spinsero a scendere in campo nel '93-94 dopo che Craxi e gli altri leader del Caf erano usciti di scena, travolti da tangentopoli, e c'era bisogno di un nuovo ``uomo della provvidenza'' per completare quel disegno. ``Solo quando - ha detto infatti Berlusconi a coronamento del suo sermone di beatificazione dell'ex leader del PSI - la nebbia dell'incomprensione, che ha segnato una delle pagine meno nobili della storia recente, si sarà dissolta e finalmente il ruolo e la figura di Craxi avranno ricevuto il giusto riconoscimento da parte di tutti, l'Italia avrà compiuto un passo avanti decisivo verso quella riconciliazione e quella unità morale e civile che ancora ci mancano''.
Che sarebbero, nella mente del nuovo Mussolini, la normalizzazione della magistratura e la cancellazione definitiva di tangentopoli, che sono al primo punto del suo programma di governo e che sta portando avanti a tappe forzate.

22 maggio 2002