Non facciamoci illusioni
Berlusconi è sempre Berlusconi
Il nuovo Mussolini
Prima della pausa politica di agosto secondo la "sinistra" borghese Berlusconi e il suo governo avevano ormai i giorni contati. L'Europa che chiedeva conto, i litigi nella Casa del fascio, la disastrosa situazione economica, sociale e produttiva avevano fatto sbraitare i Nostradamus nostrani sull'imminente crollo del neoduce, additato miopemente come l'artefice di un "fallimento".
Poi è arrivata la bandana, il volto del neoduce rasserenato con relativo adeguamento di tattica: illudere i rimbambiti della "sinistra" borghese di poter renderli partecipi delle sorti del Paese.
All'amo dell'"unità nazionale contro il terrorismo", sfruttando la vicenda del rapimento di Simona Pari e Simona Torretta, hanno abboccato tutti. Il cacasotto Bertinotti ha addirittura retrocesso in secondo piano la richiesta del ritiro delle truppe italiane dall'Iraq. Poi sono arrivati gli applausi alla Camera e al Senato per la linea intransigente imperialista dell'Italia, e ad avvenuto rilascio delle due rapite altri applausi al governo e un riconoscimento di fatto al "nuovo statista" Berlusconi. Un clima bipartisan che si è rinverdito in definitiva anche sulla discussione dell'affossamento definitivo della Costituzione antifascista.
Adeguamento di tattica abbiamo detto, quello del neoduce, ma non certo di strategia. Perché il cammino istituzionale, economico, finanziario, della politica estera imperialista di grande potenza continua imperterrito. Tant'è che il progetto della Casa del fascio per distruggere la Costituzione secondo la via tracciata da Gelli e dalla P2 va avanti, così come la nuova Finanziaria di lacrime e sangue che acuirà le già penose condizioni di vita e di lavoro delle masse, fino alla presenza dei militari italiani tra i massacratori imperialisti in Iraq.
Non facciamoci illusioni, dunque, e lasciamo la "sinistra" borghese alle sue farneticanti quanto gravi elucubrazioni, fino agli applausi e agli elogi aperti al governo. Berlusconi è sempre Berlusconi. Ossia il nuovo Mussolini. E va buttato giù dalla piazza. Se la "sinistra" borghese passa da minimizzarne e ridicolizzarne il nero progetto ad esaltarlo a sproposito è solo perché questa accozaglia di rimbambiti e rinnegati non sa o non vuole guardare più in là del suo naso. Lo stesso comportamento dei loro epigoni socialisti nel '22 che con la loro codardia e sottovalutazione del pericolo fascista aprirono la strada al nero ventennio mussoliniano.

6 ottobre 2004