Biografie dei candidati
Luca Romagnoli: fascista e filonazista doc

Segretario della Fiamma tricolore (Ft) e eurodeputato dal 2004, il suo partito lo candida capolista nel Piemonte per la Camera; una candidatura piovuta proprio grazie all'accordo Berlusconi-Mussolini che ha rimesso in gioco tutta la feccia neofascista e filonazista della destra forcaiola. Infatti, dal 2004 anche la Fiamma tricolore di Romagnoli ha fatto parte dell'alleanza nera, insieme ai neofascisti Adriano Tilgher del Fronte sociale nazionale e Roberto Fiore di Forza nuova, con Alternativa sociale, per presentarsi alla tornata elettorale del 12 e 13 giugno di quell'anno. L'intesa con Romagnoli si era poi rotta per i rapporti privilegiati dell'MSI-Ft con la Casa del fascio, non condivisi dalla Mussolini, Tilgher e Fiore.
Romagnoli si fa strada nel partito per la sua "faccia pulita" non da truce picchiatore ma da fascista doc, anzi da filonazista: nel 2002, al terzo congresso della Ft, dopo essere stato per anni braccio destro di Rauti, suo mentore, viene sancito il passaggio di mano e tra inni al duce e messaggi affettuosi di Jörg Haider, c'è l'investitura del nuovo segretario che liquida bruscamente il vecchio Rauti e vara la nuova tattica politica di alleanze colla Casa del fascio.
Con la segreteria Romagnoli il MSI-Ft si apre agli esponenti della feccia più nera e filonazista del tipo Maurizio Boccacci, leader di Base autonoma ed ex di Movimento politico occidentale, al quale viene dato un posto nella segreteria nazionale insieme a Pietro Puschiavo, fondatore del Veneto fronte skinheads che entrano in pianta stabile nel raggruppamento nel 4° congresso del 2004.
Il suo nome è alla ribalta della cronaca per delle dichiarazioni e affermazioni a dir poco raccapriccianti: nel 2004 si complimenta con i movimenti neonazisti di Sassonia e Brandeburgo; a gennaio 2006 rivendica una manifestazione a Piazzale Loreto per ricordare Mussolini e a fine febbraio scorso, in un'intervista a Skynews 24, dichiara di non avere "nessun mezzo per affermare o negare che le camere a gas siano realmente esistite".

29 marzo 2006