Il premier inglese attacca la strategia di Chirac di un'Europa autonoma da Washington
Blair: No al mondo multipolare. Sì a un'alleanza tra Ue e Usa
Il premier inglese Tony Blair non è stato invitato al minivertice europeo del 29 aprile a Bruxelles e ha voluto far sentire lo stesso la sua voce in diretta polemica con Chirac sui rapporti tra Usa e Europa e in particolare a favore della sua, e di Bush, visione di un mondo unipolare in cui l'Europa è "alleata strategica" degli Usa, senza ambizioni imperialiste autonome.
In una intervista apparsa il 28 aprile sul Financial Times e seguita da una conferenza stampa a Downing Street Blair ha affermato che "c'è un problema che dobbiamo risolvere tra America e Europa e all'interno dell'Europa sull'atteggiamento riguardo all'alleanza transatlantica. Io non voglio un'Europa fondata sull'opposizione all'America. Penso che sarebbe pericoloso e destabilizzante". Prosegue il premier inglese: "qualcuno vuole un cosiddetto mondo multipolare, in cui si hanno diversi centri di potere, che io credo si svilupperebbero rapidamente in centri di potere rivali. Altri credono, e questa è la mia posizione, che abbiamo bisogno di un mondo unipolare che comprenda un'alleanza strategica tra Europa e America".
Quel qualcuno citato da Blair sono Chirac, Schroeder e Putin che due settimane prima avevano ribadito il concetto del mondo multipolare nel vertice di San Pietroburgo. Secondo Blair con tale impostazione "ci ritroveremmo di fronte alcuni problemi che avevamo durante la guerra fredda, il mondo tornerebbe ad essere destabilizzato proprio come allora" perciò "ai rischi di un mondo multipolare che ricreerebbe centri di potere antagonisti contrappongo i valori di un mondo unipolare in grado di esprimersi come una forza unica". Non è proprio come dice il neoduce Berlusconi che gli Usa sono l'unica superpotenza mondiale e quindi vanno assecondati e non lasciati soli ma poco ci manca.
"Quelle persone che temono l'unilateralismo - continua Blair riferendosi a Chirac - dovrebbero capire che il modo più facile per farlo emergere è creare un polo rivale all'America". I passi compiuti al minivertice di Bruxelles sono ancora lontani dal creare un "polo imperialista rivale" degli Usa ma la prospettiva è quella e Blair mette in guardia dal creare un'Europa autonoma da Washington.