BUSH ACCETTA L'ENTRATA IN GUERRA DELL'ITALIA
Kabul e le altre città afghane sotto le bombe degli imperialisti
BIN LADEN: "ANCHE L'ITALIA CI PERSEGUITA''
L'imperialismo americano ha formalmente accettato il 3 novembre l'offerta di un contributo militare italiano, più volte reiterato dal governo del neoduce Berlusconi, per partecipare direttamente all'attacco militare all'Afghanistan. La comunicazione, inviata dall'ambasciata americana di Roma a Palazzo Chigi, contiene inoltre la lista delle forze navali e aeree richieste dagli Usa e definita di concerto con i generali italiani inviati a suo tempo dal governo nel comando di Tampa in Florida. L'imperialismo italiano passa dal supporto logistico alla partecipazione diretta; entra in guerra nella prima fila degli aggressori.
La conferma il giorno seguente con un comunicato ufficiale del ministero della Difesa italiano: "con l'accettazione da parte degli Usa, le nostre forze sono ora parte integrante degli assetti operativi e potranno essere impiegate dal comando di Tampa, in Florida, nell'operazione `Enduring Freedom' (Libertà duratura)''. I tempi e le modalità di impiego, ha sottolineato il ministero, "saranno di volta in volta concordati a livello militare''. L'intervento, precisa la nota, "potrà comunque aver luogo solo dopo il previsto imminente passaggio parlamentare''. Un passaggio dall'esito scontato data la già dichiarata disponibilità dell'Ulivo: "noi non faremo mancare il nostro sostegno perché il terrorismo sia sconfitto'' avvisava a tempo di record Francesco Rutelli al termine del vertice della coalizione di "opposizione'' che dava il via libera all'invio in guerra delle truppe italiane, con i soli Verdi e PdCI contrari.
Secondo la nota preparata dallo Stato maggiore della Difesa al ministro Martino per l'intervento in parlamento, il contingente italiano sarà composto da almeno 6 cacciabombardieri Tornado attrezzati per la ricognizione, un'aviocisterna e un aereo da trasporto C-130, almeno due cacciatorpedinieri e due fregate se non può partire la portaeromobili Garibaldi e una nave appoggio. Questi mezzi dovrebbero partire in tempi brevi. Successivamente saranno raggiunti da circa mille soldati con i mezzi blindati, paracadutisti e incursori della marina. In totale oltre 2 mila uomini.
La decisione di Bush a favore dell'entrata in guerra dell'Italia è commentata con esultanza dal ministro degli Esteri Renato Ruggiero come una dimostrazione di "quanto fossero infondate le notizie sull'Italia in serie B''. Siamo invece nella serie A degli aggressori imperialisti. Lo ha sottolineato anche Bin Laden nel suo ultimo messaggio video quando ha ricordato che "gli italiani, insieme a francesi e britannici si sono spartiti il mondo arabo dopo la prima guerra mondiale e da allora ci perseguitano''.
La formazione imperialista angloamericana si allarga ad altri paesi in previsione di un aumento degli attacchi a terra in Afghanistan.
Oltre al contingente italiano arriveranno un centinaio di militari turchi, un reparto delle forze speciali forte dell'esperienza nella repressione dei movimenti curdi, e una formazione navale giapponese con funzioni di supporto logistico nell'Oceano indiano alla flotta angloamericana.
Il Pentagono ha infiltrato in Afghanistan altri commandos delle Forze Speciali per guidare i massicci bombardamenti che nella quinta settimana di guerra si sono concentrati in particolare sulla capitale Kabul e sulle poco distanti postazioni talebane che fronteggiano l'attacco dell'Alleanza del Nord. Sono stati impiegati massicciamente le fortezze volanti B-52 e gli elicotteri per colpire "obiettivi mirati''. Più che l'elenco dei bersagli militari si è però allungato quello degli obiettivi civili colpiti per "errore''. L'ultimo in ordine di tempo è un ambulatorio della Mezzaluna rossa distrutto a Kandahar. Altre vittime civili si sono registrate presso Herat a causa delle bombe a frammentazione, già usate dagli aggressori imperialisti in Irak e nel Kosovo. L'uso di tali bombe è stato confermato e denunciato anche da un'organizzazione umanitaria americana. Secondo il governo di Kabul sarebbero almeno 1.500 le vittime civili dall'inizio della guerra in Afghanistan.
Un'altra conseguenza della "guerra al terrorismo'' scatenata dall'imperialismo è il restringimento delle libertà attraverso le legislazioni di emergenza varate in diversi paesi. La prima denuncia è del 30 ottobre del giornale americano New York Times che ricorda i più di 1.000 arrestati e detenuti dopo l'11 settembre negli Usa. Ad oggi non si conoscono i nomi di centinaia di detenuti, né i luoghi dove sono rinchiusi e i capi d'imputazione. La legislazione d'emergenza varata da Bush prolunga fino a sei mesi il periodo di carcerazione senza incriminazioni precise. Una legge simile è stata varata dal parlamento francese su proposta del governo del socialista Jospin; la nuova legge (analoga a quella italiana) permette alla polizia le perquisizioni delle autovetture e delle abitazioni, anche nel corso delle inchieste preliminari, mentre la perquisizione corporale può essere affidata anche agli agenti di polizie private.

7 novembre 2001