Non avendo argomenti politici per
difendersi dalle nostre accuse
I TERRORISTI
TROTZKISTI DEI CARC AGGREDISCONO I NOSTRI COMPAGNI A FIRENZE E A NAPOLI
CHE TUTTI GLI AUTENTICI
COMUNISTI E GLI ANTIFASCISTI CONSEGUENTI CONDANNINO QUESTI PROVOCATORI
Dalle minacce e provocazioni verbali, a Milano il 13 novembre e nei giorni
immediatamente precedenti a Napoli, i Carc (Comitati di appoggio alla resistenza - per il
comunismo) sono passati alle aggressioni fisiche, a Firenze il 20 novembre e a Napoli il
22.
Nell'un caso e nell'altro le aggressioni ai militanti e ai simpatizzanti del PMLI sono
scattate nel corso di manifestazioni di piazza. A Firenze mentre si svolgeva un corteo
nazionale contro il vertice dei guerrafondai e imperialisti Clinton, Blair, D'Alema,
Prodi, Schroeder e Jospin. A Napoli durante una manifestazione dei Lsu per il lavoro. In
entrambi i casi l'obiettivo dichiarato degli aggressori era quello di estromettere dalle
manifestazioni il PMLI. è evidente che i terroristi trotzkisti non hanno digerito per
niente le nostre circostanziate e documentate accuse alla loro organizzazione, al
sedicente "nuovo partito comunista" clandestino e al loro dirigente Giuseppe
Maj, noto provocatore trotzkista e avventuriero.
Costoro, non avendo argomenti politici per difendersi dalle nostre accuse, pensano di
risolvere le contraddizioni che hanno con noi, con il proletariato, il socialismo e il
comunismo attraverso delle spedizioni punitive simili a quelle delle squadracce fasciste
di Mussolini.
Ma si sbagliano di grosso poiché ciò che è scritto è scritto e nessuno potrà mai
cancellarlo. In ogni caso noi non abbiamo paura. Trentadue anni di lotta sugli spalti
della rivoluzione lo dimostrano.
Quello che ci preoccupa non è tanto il male e i danni che questi provocatori possono
arrecare ai nostri compagni e alle nostre sedi, quanto l'influenza perniciosa che essi
possono esercitare nei confronti dei rivoluzionari sinceri e in buona fede che credono di
trovare nei Carc e nel "nuovo partito comunista" clandestino la risposta giusta
alla loro sete di giustizia sociale, di libertà dal capitalismo e dall'imperialismo.
è perciò interesse comune di tutti gli autentici comunisti, gli antifascisti conseguenti
e gli antagonisti condannarli e isolarli.
Noi abbiamo già dimostrato che la linea dei Carc è assolutamente inconciliabile col
marxismo-leninismo-pensiero di Mao, con la via dell'Ottobre, col socialismo e con il
comunismo. Ora le loro aggressioni ai marxisti-leninisti confermano nella pratica che si
tratta effettivamente di gruppi provocatori al soldo della reazione, che hanno in odio il
Partito del proletariato e il comunismo. Essi si comportano, nella teoria, nella politica
e nella pratica esattamente come i trotzkisti, gli anarchici e gli
"ultrasinistri" si comportavano nell'Urss ai tempi di Lenin e di Stalin. Da
questa nostra esperienza abbiamo un elemento in più per capire quanto questi nostri
maestri hanno dovuto penare per liberarsi dai controrivoluzionari e agenti della borghesia
e della reazione mondiale mascherati da comunisti simili ai nostri aggressori.
Ogni sincero e onesto rivoluzionario, ma anche qualsiasi progressista e democratico, deve
riflettere sul loro comportamento cominciando col chiedersi come mai essi aggrediscono i
marxisti-leninisti nelle manifestazioni in cui si combatte l'imperialismo o la
disoccupazione. Evidentemente non vogliono che le giuste parole d'ordine del PMLI
penetrino nelle masse e che si realizzi un'ampia unità d'azione delle masse e delle
organizzazioni politiche che si battono per le stesse rivendicazioni. Anziché unire
dividono, anziché creare ampi fronti uniti restringono il campo dei combattenti alle sole
avanguardie, anziché dare spazio ai marxisti-leninisti cercano di toglierlo loro del
tutto e di emarginarli dai movimenti di lotta.
Sorge allora spontanea la domanda. Ma per chi lavorano costoro? Hanno qualcuno che
protegge loro le spalle?
Certamente sì, perché è fuori dubbio, come dimostrano i fatti, che non lavorano per il
proletariato, la rivoluzione socialista e la causa del socialismo.
Chi è allora che li manovra? Qualcuno che potrebbe trovarsi, come dice il comunicato
dell'Ufficio stampa del PMLI pubblicato in queste stesse pagine, dentro il governo, nei
servizi segreti o nel PRC neorevisionista e trotzkista. Non è un caso che questo partito,
presente nelle due suddette manifestazioni, ha coperto e sostenuto gli aggressori dei
marxisti-leninisti. Non è un caso che la polizia anch'essa presente anziché difendere il
nostro Partito ha difeso gli aggressori.
è dal '67 che i falsi comunisti - ieri i revisionisti dirigenti del PCI, oggi i
neorevisionisti dirigenti del PRC e le loro coperture a "sinistra" -, le
"forze dell'ordine" e la magistratura che ci vengono addosso, con provocazioni,
inchieste, processi e condanne, perché sanno benissimo che solo un forte, grande e
radicato Partito marxista-leninista è in grado di riunire, organizzare e mobilitare le
masse proletarie, popolari e giovanili per combattere il capitalismo e realizzare il
socialismo.
Forse tutte queste forze al servizio della classe dominante borghese in camicia nera e
della seconda repubblica neofascista, presidenzialista e federalista pensano che sia
giunto il momento per dare il colpo di grazia al PMLI. Ma si sbagliano di grosso, anche se
riuscissero allo scopo non potranno mai liberarsi dello spettro del comunismo. Ci saranno
sempre dei proletari rivoluzionari che rialzeranno le invincibili bandiere rosse del PMLI,
dei maestri e del comunismo.