Una carrellata delle intercettazioni
Fassino e D'Alema si comportano come Berlusconi

Di seguito alcuni brani tratti dalla trascrizione delle 73 telefonate intercettate dalla procura di Milano durante l'inchiesta su "bancopoli" tra il 2005 e il 2006 e depositate agli atti l'11 giugno scorso da cui emerge chiaramente la comunanza di strategia, interessi e obiettivi fra la "sinistra" e la destra del regime neofascista.

D'Alema: "Vai avanti, facci sognare"
Latorre: "Abete e Della Valle devono stare fuori"
- Consorte: "Sono qua con i nostri amici banchieri a vedere come... facciamo a rimediare sti soldi".
- Latorre: Ah, te l'ho detto, firmo io le fidejussioni, non rompere eh. Stai tranquillo.
- Consorte: Ma tu non sei credibile con i soldi, non c'hai una lira! Tu mi porti solo debiti.
- Latorre: Se c'è una cosa che non ti porto sono i debiti.
- Consorte: Senti hai parlato con Massimo?
- Latorre: Sì ma lui domani deve andare a Massa. [...]
- Consorte: Domani vado in Consob.
- Latorre: Uhm.
- Consorte: Incontro le cooperative... Mi devono dare ancora un pò di soldi... Se me li danno... eh... andiamo avanti.
- Latorre: Partiamo.
- Consorte: Sì.
- Latorre: Va bene.Va bene.
- Consorte: Con questi signori abbiamo chiuso.
- Latorre: Come si sono presentati?
- Consorte: Bene. Hanno spergiurato che loro neanche se glielo danno nel c... danno le azioni agli spagnoli. Gli hanno posto solo una condizione per contratto. Che Abete e Della Valle devono star fuori dalla Bnl.
- Latorre: Eh, va bè e questa l'abbiamo posta pure noi questa condizione. Ma se vuoi ti passo Massimo.
- Consorte: Dai passamelo
- D'Alema: Pronto?
- Consorte: Massimo!... (ride)...
- D'Alema: Lei è quello di cui parlano tutti i giornali? - Consorte: Guardi, la mia più grande s... io volevo passare inosservato ma non riesco a farcela.
- D'Alema: Eh... inosservato, sì!
- Consorte: Massimo, ti giuro, il mestiere che faccio io più si passa inosservati e meglio è... niente Massimo, sto provando a farcela... Con l'ingegnere abbiamo chiuso l'accordo questa sera.
- D'Alema: Ah!
- Consorte: Nel senso che loro ci danno tutto. Adesso mi manca un passaggio importante e fondamentale. Sto riunendo i cooperatori perché sono tutti gasati... Gli ho detto, però, dovete darmi i soldi, non è che potete solo incoraggiarmi.
- D'Alema: Di quanto hai bisogno ancora?
- Consorte: Di qualche centinaio di milioni di euro.
- D'Alema: E dopo di che fate da soli?
- Consorte: Sì, sì.
- D'Alema: Tutto da soli.
- Consorte: Sì, Unipol, cinque banche, quattro popolari e una banca svizzera.
- D'Alema: Ah, ah.
- Consorte: E... eh... (parola incomprensibile) lì poi andiamo avanti. Ah no! C'è Hopa anche Hopa che lo fa. E andiamo avanti, facciamo tutto noi. Avremo il 70% di Bnl.
- D'Alema: Ho capito.
- Consorte: Secondo te Massimo ci possono rompere i c... a quel punto?
- D'Alema: No, no, no. Sì qualcuno storcerà il naso, diranno che tu sei amico di Gnutti e Fiorani.
- D'Alema: va bene. Vai avanti vai!
- Consorte: Massimo noi ce la mettiamo tutta.
- D'Alema: facci sognare. Vai!
- Consorte: anche perché se ce la facciamo abbiamo recuperato un pezzo di storia, Massimo. Perché la Bnl era nata come banca per il mondo cooperativo.
- D'Alema: e si chiama del Lavoro, quindi possiamo dimenticare?
- Consorte: esatto. È da fare uno sforzo mostruoso ma vale la pena a un anno dalle elezioni.
- D'Alema: va bene, vai!

Fassino a Consorte: "Con Abete sto abbottonatissimo"
- Fassino: Gli... gli altri cosa fa? Perché mi ha chiamato Abete.
- Consorte: sì
- Fassino: chiedendomi di vederci, non mi ha spiegato, cioè voglio parlarti, parlarti a voce, a voce, viene tra un po'.
- Consorte: uhm.
- Fassino: su quel fronte lì cosa succede?
- Consorte: mah, guarda, su quel fronte lì... eh noi con.. però tu... ma questa... eh... non gliela devi dire a lui...
- Fassino: ma io non gli dico niente, voglio sapere, voglio solo avere elementi utili per il colloquio.
- Consorte: no, no, no. No, no. Ti sto infatti...
- Fassino: sto abbottonatissimo.
- Consorte: eh. No, ma ti dico anche quello che puoi dire e non dire, solo questo.
- Fassino: ecco meglio così. Dimmi tu.
- Consorte: noi, sostanzialmente con gli spagnoli un accordo l'abbiamo raggiunto.
- Fassino: sì.
- Consorte: anzi, non sostanzialmente ma di fatto proprio, concreto. Uhm! Naturalmente ci siamo riservati di sentire i nostri organi.

La telefonata prosegue su argomenti personali per poi riprendere:
- Fassino: ma sarebbe un accordo che si configurerebbe come?
- Consorte: l'accordo si configura che noi aderiamo alla loro ops...
- Fassino: eh.
- Consorte: loro ci danno il controllo di Bnl Vita.
La conversazione poco più sotto proseguirebbe:
- Fassino: vi passano a voi le quote di Bnl Vita?
- Consorte: sì.
Dopo ancora qualche battuta, la telefonata va avanti così:
- Consorte: sì, sì e soprattutto ci danno tutti gli assets, quindi otto miliardi di euro che Bnl Vita gestisce, cioè tutta l'azienda proprio, praticamente no? Poi ci danno un altro oggetto...
- Fassino: ehm.
- Consorte: che però non si può dire oggi.
(...)- Consorte: e poi d'altra parte il vero problema è che noi non riusciamo a chiudere l'accordo con Caltagirone, questo è il problema vero.
- Fassino: qual è il problema?
- Consorte: fa richieste assurde.

Fassino a Consorte: "Abete si è lavorato Romano"
- Fassino: "È arrivato qui Abete tutto trafelato".
- Consorte: "Cosa voleva?"
- Fassino: "Non ho capito niente".
- Consorte: "Qual è la proposta?"
- Fassino: "Proposta non ce n'è, non ho capito niente. Abete ha lavorato Prodi dicendogli che fate l'operazione senza i soldi per gestirla".
- Consorte: "Ma questo lo dice lui".
- Fassino: "Io ti sto facendo il quadro".
- Consorte: "Ma, va bè, qual è la proposta".
- Fassino: "Ma non mi ha avanzato nessuna proposta".
Fassino a Consorte: "Siamo padroni di una banca"
- Consorte: Ciao Piero, sono Gianni.
- Fassino: Allora? Siamo padroni della Banca?
- Consorte: È chiusa, sì.
- Fassino: Siete padroni della banca, io non c'entro niente (ride).
- Consorte: Si, sì, è fatta.
- Fassino: È fatta.
- Consorte: Abbiamo finito proprio cinque minuti fa, è stata una roba durissima però, insomma...
- Fassino: E alla fine cosa viene fuori? Fammi un po' il quadro, alla fine.
- Consorte: Alla fine viene fuori che noi abbiamo... eh... diciamo quattro banche... dunque, quattro cooperative...
- Fassino: Sì..
- Consorte: Che sono...
- Fassino: Che prendono?
- Consorte: Quattro cooperative il 4% (...)
- Fassino: Diciamo Adriatica, Liguria...
- Consorte: Piemonte... e Modena.
- Fassino: E Modena, perfetto. E poi?
- Consorte: Poi ci sono, diciamo quattro banche italiane...
- Fassino: Sì.
- Consorte: Che l'un per l'altra hanno il 12% (...) Poi abbiamo tre banche internazionali, che sono Nomura, Credit Suisse e Deutsche Bank...
- Fassino: Uhm...
- Consorte: Che hanno l'un per l'altra circa il 14 e 1/2%...
- Fassino: 14 e 1/2%...
- Consorte: Sì, poi abbiamo Hopa che ha il 4 e 99...
- Fassino: Sì
- Consorte: Poi abbiamo 2 imprenditori privati: Marcellino Gavio e Pascop, che hanno l'1 e 1/2...
- Fassino: Insieme?
- Consorte: Insieme. E poi ad oggi c'è Unipol che ha il 15...
- Fassino: Chi? Unipol?
- Consorte: Unipol. Quindi la prima cosa è che queste quote acquisite sono... sono state acquisite da... non da noi, ma dagli alleati...
- Fassino: Uhm
- Consorte: Dagli immobiliaristi che sono totalmente fuori...
- Fassino: Tu adesso...
- Consorte: Io?
- Fassino: Che operazione fai dopo questa?
- Consorte: Ho lanciato l'Opa!
- Fassino: Hai già lanciato l'Opa obbligatoria?
- Consorte: Esatto, questa mattina...
- Fassino: Sì
- Consorte: Allo stesso prezzo...
- Fassino: Sì...
- Consorte: Al quale sono state fatte le cessioni delle quote delle azioni degli immobiliaristi...
- Fassino: Due e sette?
- Consorte: Esatto. Per eliminare ogni tipo di speculazione che non... non sono trattate tutte allo stesso modo...
- Fassino: E certo, bene!
- Consorte: La legge ci avrebbe permesso di lanciare a 2 e 52...
- Fassino: E la BBVA cosa offre?
- Consorte: 2 e 52, ma in azioni. Noi offriamo soltanto cash!
- Fassino: Cazzo!
- Consorte: No? Quindi è una cosa totalmente diversa. E in realtà noi abbiamo già in mano il 51 però.

Fiorani a Grillo: "Berlusconi vuole sapere della scalata Antonveneta" "Speriamo che Fazio non ci deluda"
- Grillo: Domani sera mi ha dato appuntamento anche Berlusconi, alle 19, che voleva essere aggiornato.
- Fiorani: Sì. E sai, però a questo punto temo che la posizione... noi siamo ad un passo da poter... noi abbiamo già prenotato gli spazi sui giornali per mercoledì.
- Grillo: Sì.
- Fiorani: fai tu il conto, per annunciare che partiamo con l'Opa.
- Grillo: Certo.
- Fiorani: Siamo a questo punto, no? Per cui non c'è neanche più nessun dubbio, nessuna incertezza...
- Grillo: Non ce n'è.
- Fiorani: Se non la sua firma finale sulla autorizzazione che potrebbe...
- Grillo: Speriamo, speriamo, speriamo che non ci deluda.
Il riferimento è ad Antonio Fazio, l'ex governatore della Banca d'Italia che in quei giorni doveva dare il via libera all'offerta di Fiorani su Antonveneta.

Grillo a Fiorani sul "compagno Ricucci sdoganato da Berlusconi e DS"
- Fiorani: Hai visto che stamattina è apparsa la notizia allora che Unipol manda avanti l'operazione, servito su un piatto d'argento. Voglio vedere se per Unipol hanno usato gli stessi pre... gli stessi prerogativi e gli stessi rigori che hanno usato per noi.
- Grillo: E certo.
- Fiorani: Quelli alzan la voce, sostengono politicamente, c'è Fassino che parla e ottiene un gran appoggio, per cui Fassino - pensa te che meraviglia - viene... viene lì a sdoganare anche Ricucci o... (parole incomprensibili, nota del perito) la vera mente finanziaria del Paese è Ricucci che viene sdoganato sia da Berlusconi che da Fassino, il che è il colmo dei colmi! ma positivo dico io, eh!
- Grillo: Sì, sì.
Grillo a Fiorani
"Ho visto Berlusconi"
- Grillo: Mah, sì adesso stiamo un po' valutando. Adesso tra l'altro, ho visto anche Berlusconi e oggi c'è il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica sul Dpef cui avevano partecipato sia il governatore Fazio che il premier, ndr) e quindi... ci va anche lui, si parleranno quindi insomma... Ma era stato molto utile, è stato molto utile... adesso devo fare ancora una visita.
Ricucci informa Latorre del "bel regalo" fatto a Consorte e lo prega di "ringraziare Fassino"
- Latorre: Pronto?
- Ricucci: Senatore.
- Latorre: Ohè.
- Ricucci: Abbiamo fatto un bel regalo, eh, gli abbiamo fatto a Gianni.
- Latorre: Ah?
- Ricucci: Dico, diglielo a Gianni che abbiamo fatto 'sto regalo, eh!
- Latorre: Io non... quando parlo con...! Non lo... spero di sentirlo, ma lui, lui in questi giorni siccome è impegnato in questa cosa, si è chiuso ermeticamente, diciamo, chissà se riesco.
- Ricucci: No, no. Ha parlato pure con Fassino... Va beh, con Piero... cioè parlava ieri.
- Latorre: Ah, ho capito, ho capito.
- Ricucci: e quindi gli abbiamo fatto un regalo, gli abbiamo fatto. Su un piatto d'argento gliel'abbiamo servita, eh!
- Latorre: Ho capito.
Dopo qualche frase su argomenti personali il discorso riprende.
- Ricucci: Gli hai detto a Piero, a Fassino, che lo... l'ho ringraziato? L'hai ringraziato per me?
- Latorre: Gliel'ho detto, gliel'ho detto...
"Il compagno Ricucci" a rapporto dal senatore Latorre
- Latorre: Pronto? Stefano!
- Ricucci: eccolo! Il compagno Ricucci all'appello!
- Latorre: (ride)
- Ricucci: ormai questa mattina a Consorte glielo ho detto: "datemi una tessera perché io non gliela faccio piu", eh!
- Latorre: ormai sei diventato un pericolo sovversivo.
- Ricucci: e sì, eh!
- Latorre: un pericolo sovversivo, rosso oltretutto.
- Ricucci: c'è anche il bollino stamattina! - Latorre: sì.
- Ricucci: ho preso da Unipol io tutto... Ho preso, tutto a posto, abbiamo fatto tutte le operazioni con Unipol quindi...
- Latorre: sì, sì.
- Ricucci: non ti posso dire niente, eh!

D'Alema a Consorte e Stefanini: "Bonsignore vuole qualcosa. Fate bene i conti e ringraziate gli amici"
[L'allora presidente Ds chiama Consorte per comunicargli che l'europarlamentare dell'Udc Vito Bonsignore era andato a trovarlo per dirgli che avrebbe voluto una contropartita politica per rimanere nel contropatto dell'istituto romano che riuniva gli "immobiliaristi" tra cui Ricucci. Contropatto che poi aveva ceduto la sua quota del 27,49% di Bnl a Unipol].
- D'Alema a Consorte: eh, Gianni andiamo al sodo, se vi serve resta.
[Consorte avrebbe ammesso: serve. Poi passa il cellulare a Pierluigi Stefanini, presidente di Holmo, la holding delle Coop che controlla Unipol, affinché D'Alema lo informi sul mutato atteggiamento di alcuni ambienti finanziari che non vedevano di buon occhio la scalata alla BNL]
- D'Alema a Stefanini: ringrazia i nostri amici. Fate bene i conti, non sbagliate i conti. Comunque ho fatto un po' di chiacchierate anche milanesi... insomma alla fine, se ce la fate poi vi rispetteranno.
D'Alema a Consorte: "Attento a come e con chi parli"
Durante un convegno su Amendola, presente anche Stefanini, D'Alema avverte Consorte della necessità di parlargli personalmente perché il numero uno di Unipol è intercettato e quindi deve stare attento.
- D'Alema: Dobbiamo vederci personalmente, stai attento alle comunicazioni.
Decidono quindi di vedersi a cena, e D'Alema dà istruzioni a Consorte di parlare con Latorre. In una telefonata successiva, infatti, Latorre e Consorte si mettono d'accordo per una cena a tre.
Tre giorni dopo, il 17 luglio, Fassino chiama Consorte. Il presidente di Unipol riferisce di avere il 51,8 per cento di Bnl e che nell'operazione ha coinvolto quattro cooperative che fanno capo a Stefanini.

20 giugno 2007