La verità storica nella corrispondenza tra Stalin, Churchill, Roosevelt, Attlee e Truman
Pubblichiamo una selezione dal voluminoso carteggio tra i massimi dirigenti dell'Urss, Gran Bretagna e Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. Si tratta di telegrammi cifrati trasmessi attraverso le ambasciate dell'Unione Sovietica a Washington e a Londra e le ambasciate degli Usa e della Gran Bretagna a Mosca. Singoli messaggi venivano consegnati per corriere diplomatico o dai rappresentanti delle varie potenze. I testi sono ufficiali e integrali. Da essi si evince la verità storica sul ruolo fondamentale avuto dall'Urss di Stalin nella sconfitta della belva nazifascista, peraltro ripetutamente riconosciuto ed esaltato dai rappresentanti della Gran Bretagna (il conservatore anticomunista Churchill prima e il laburista Attlee che gli subentrò nella carica di primo ministro alla fine della guerra mondiale) e dal presidente americano Roosevelt sostituito dopo la sua morte da Truman. Così come si evince l'insistenza di Stalin nel richiedere l'apertura di quel "secondo fronte" che avrebbe accelerato la sconfitta di Hitler e risparmiato ulteriori morte e distruzione.

Ricevuto l'8 luglio 1941
CHURCHILL A STALIN
Siamo tutti molto compiaciuti qui che le armate russe stiano opponendo una così strenua e coraggiosa resistenza alla spietata invasione, assolutamente non provocata, dei nazisti. C'è una generale ammirazione per la tenacia e il valore dei soldati sovietici e della popolazione. Faremo tutto il possibile per aiutarVi quando lo scacchiere e le nostre crescenti risorse lo consentiranno. (...)

STALIN A CHURCHILL
Permettetemi di ringraziarVi per i due messaggi personali.
I Vostri messaggi hanno segnato l'inizio dell'accordo fra i nostri governi. Ora, secondo la Vostra giusta espressione, l'Unione Sovietica e la Gran Bretagna sono divenute alleate militari nella lotta contro la Germania hitleriana. Non dubito che i nostri Stati troveranno forze sufficienti per sgominare il nostro comune nemico, nonostante tutte le difficoltà.
Forse non sarà superfluo informarVi che la situazione delle truppe sovietiche al fronte continua ad essere difficile. I risultati dell'improvvisa rottura del patto di non aggressione da parte di Hitler e dell'attacco di sorpresa contro l'Unione Sovietica, dopo aver creato per le truppe tedesche una situazione vantaggiosa, fanno ancora sentire tutto il loro peso sugli eserciti sovietici. E' da ritenere che la situazione delle truppe tedesche sarebbe molto più favorevole se le truppe sovietiche avessero dovuto sostenere l'urto delle truppe tedesche non nelle zone di Kisciniov, Leopoli, Brest, Bielostok, Kaunas e Vyborg, ma in quelle di Odessa, Kamenets-Podolsk, Minsk e nei dintorni di Leningrado.
Mi sembra poi che la situazione militare dell'Unione Sovietica, così come quella della Gran Bretagna, verrebbe molto migliorata, se si creasse un fronte contro Hitler in Occidente (Francia settentrionale) e nel Nord (Artide).
Un fronte nella Francia settentrionale non solo potrebbe richiamare le forze di Hitler dall'est, ma renderebbe anche impossibile l'invasione dell'Inghilterra. La creazione di questo fronte sarebbe popolare sia nell'esercito della Gran Bretagna, sia anche in tutta l'Inghilterra meridionale. Mi rendo conto della difficoltà di creare un fronte di questo tipo: mi sembra tuttavia che, nonostante le difficoltà, questo si dovrebbe fare non solo per la nostra causa comune ma anche nell'interesse stesso dell'Inghilterra. Il momento più propizio per creare questo fronte è proprio ora che le forze di Hitler sono state dislocate a est e Hitler non è ancora riuscito a consolidare le posizioni occupate ad Oriente.
Ancora più facile è creare un fronte a Nord. Qui occorrono solo operazioni delle forze navali e aeree inglesi, senza sbarchi di truppe e dell'artiglieria. A questa operazione parteciperebbero forze terrestri, navali e aeree sovietiche. Noi saremmo lieti se la Gran Bretagna potesse dislocare in questa zona gli effettivi di circa una divisione leggera o un maggior numero di volontari norvegesi, che sarebbe possibile trasferire nella Norvegia settentrionale per compiere azioni insurrezionali contro i tedeschi.
18 luglio 1941

Ricevuto il 5 dicembre 1941
CHURCHILL A STALIN
Vi ringrazio sinceramente per i Vostri auguri molto gentili e amichevoli in occasione del mio compleanno. Colgo l'opportunità di dirVi con quanta ammirazione il popolo britannico segue la strenua difesa di Leningrado e di Mosca da parte delle valorose armate russe e come tutti noi siamo lieti della Vostra brillante vittoria a Rostov sul Don.

Ricevuto l'11 febbraio 1942
CHURCHILL A STALIN
Non ho parole per esprimere l'ammirazione che tutti noi proviamo per i continui brillanti successi delle Vostre armate contro l'invasore tedesco, e non posso fare a meno di inviarVi un'ulteriore espressione di gratitudine e congratulazione per tutto quello che la Russia sta facendo per la causa comune.

Ricevuto il 24 febbraio 1942
CHURCHILL A STALIN
Il ventiquattresimo anniversario della fondazione dell'Esercito Rosso si sta celebrando oggi dopo otto mesi di una campagna che ha coperto della più grande gloria i suoi ufficiali e i soldati e ha scolpito per sempre le loro gesta nella storia.
In questa splendida occasione invio a Voi, Presidente del Comitato di Difesa dell'Unione Sovietica, e a tutte le forze armate sovietiche, l'espressione dell'ammirazione e gratitudine con la quale i popoli dell'Impero britannico hanno seguito le loro gloriose imprese e della nostra fiducia sulla fine vittoriosa della guerra che stiamo combattendo insieme contro il nemico comune.

Inviato il 23 luglio 1942
STALIN A CHURCHILL
Ho ricevuto il Vostro messaggio del 18 luglio.
Dal messaggio risulta, innanzi tutto, che il governo di Gran Bretagna rifiuta di continuare a fornire materiale bellico all'Unione Sovietica sulla rotta del nord e, in secondo luogo, che, nonostante il noto comunicato comune anglo-sovietico sull'adozione di urgenti misure per organizzare il secondo fronte nel 1942 esso rinvia quest'impresa al 1943.
I nostri esperti navali ritengono inconsistenti gli argomenti degli esperti navali inglesi secondo i quali è necessario sospendere il trasporto di materiale bellico nei porti settentrionali dell'Urss. I nostri esperti sono convinti che con un po' di buona volontà ed esistendo l'intenzione di adempiere gli impegni assunti, i trasporti potrebbero attuarsi regolarmente con grandi perdite per i tedeschi. I nostri esperti ritengono incomprensibile e inspiegabile l'ordine dell'Ammiragliato britannico al 17° gruppo di scorta di abbandonare i convogli e di rientrare in Inghilterra, e alle navi da trasporto di separarsi per raggiungere alla spicciolata i porti sovietici, senza scorta. Io, naturalmente, non ritengo che siano possibili trasporti regolari nei porti settentrionali sovietici senza rischi e senza perdite. Ma, quando si combatte una guerra, nessuna grande impresa può essere attuata senza rischi e senza perdite. Voi sapete certamente che l'Unione Sovietica subisce perdite incomparabilmente più gravi. Comunque, non avrei mai potuto immaginare che il governo di Gran Bretagna rifiutasse d'inviarci materiale bellico proprio ora che l'Unione Sovietica ne ha un particolare bisogno in un momento di seria tensione sul fronte sovietico-tedesco. E' evidente che il trasporto attraverso i porti persiani non compenserà in nessun modo la perdita derivante dal rifiuto di utilizzare la rotta settentrionale.
Per quanto riguarda la seconda questione, e cioè la organizzazione del secondo fronte in Europa, temo che la cosa cominci ad acquistare un carattere poco serio. In considerazione della situazione creatasi sul fronte sovietico-tedesco, devo dichiarare nel modo più categorico che il governo sovietico non può accettare il rinvio al 1943 dell'apertura del secondo fronte in Europa.
Spero che non Vi offendete se ho ritenuto necessario esprimere con leale franchezza la mia opinione e l'opinione dei miei colleghi sulle questioni trattate nel Vostro messaggio.

I. STALIN
Ricevuto il 20 dicembre 1942
CHURCHILL A STALIN
Vi prego di gradire i miei migliori auguri e i più calorosi complimenti personali in occasione del Vostro compleanno.
Noi tutti seguiamo con ammirazione le magnifiche operazioni offensive condotte dall'Esercito Rosso.
 
Ricevuto il 5 febbraio 1943
ROOSEVELT A STALIN
Come Comandante Supremo delle forze armate degli Stati Uniti d'America mi congratulo con Voi per la brillante vittoria delle Vostre truppe a Stalingrado, riportata sotto il Vostro supremo comando. I centosessantadue giorni di epica lotta per la città che ha per sempre onorato il Vostro nome e il decisivo risultato che tutti gli americani oggi stanno celebrando rimarranno uno dei capitoli più superbi in questa guerra dei popoli che si sono uniti contro il nazismo e i suoi imitatori. I comandanti e i soldati del Vostro esercito al fronte, gli uomini e le donne che li hanno sostenuti, lavorando nelle fabbriche e nei campi, hanno contribuito non solo a coprire di gloria le armi del loro paese, ma anche ad ispirare con il loro esempio nuova determinazione in tutte le Nazioni Unite perché tutte le energie tendano a conseguire la sconfitta finale e la resa incondizionata del comune nemico.
Franklin D. ROOSEVELT
 
CHURCHILL A STALIN
La serie di prodigiose vittorie, che questa sera ci porta la notizia della liberazione di Rostov sul Don, mi lascia senza parole per esprimerVi l'ammirazione e la riconoscenza che noi proviamo per le armi russe. Il mio desiderio più profondo è di fare quanto più è possibile per aiutarVi.
14 febbraio 1943
 
STALIN A CHURCHILL
Ho ricevuto il 12 febbraio il Vostro messaggio sulle prossime operazioni militari anglo-americane.
1. Vi ringrazio per le ulteriori informazioni sulle decisioni prese a Casablanca. Non posso tuttavia non fare alcune considerazioni sul Vostro messaggio, che, come Voi dite, è una risposta comune, esprimendo anche l'opinione del Presidente.
Dalle Vostre informazioni risulta che la data per la fine delle operazioni belliche in Tunisia, precedentemente da Voi fissata per febbraio, viene ora rinviata ad aprile. Non occorre argomentare molto per dimostrare come sia indesiderabile questo rinvio delle operazioni contro i tedeschi e gli italiani. Nel momento attuale, in cui le truppe sovietiche riescono ancora a mantenere la loro vasta offensiva, l'attività delle truppe anglo-americane nel Nord Africa è più che mai necessaria. La pressione simultanea su Hitler dal nostro fronte e dalla Vostra parte in Tunisia avrebbe un grande significato positivo per la nostra causa comune e creerebbe difficoltà molte serie per Hitler e Mussolini. Allora verrebbero accelerate anche le operazioni da Voi accennate in Sicilia e nel Mediterraneo orientale.
Per quanto riguarda l'apertura del secondo fronte in Europa, in particolare in Francia, essa, come risulta dal Vostro messaggio, è prevista solo per agosto-settembre. Mi sembra, tuttavia, che l'odierna situazione esiga che questa data venga anticipata al massimo e che il secondo fronte in Occidente sia aperto molto prima del termine indicato. Per impedire al nemico di riaversi, secondo me, è molto importante che il colpo da ovest non venga rinviato al secondo semestre, ma sia inflitto già in primavera o all'inizio dell'estate.
Secondo dati attendibili in nostro possesso, i tedeschi nel periodo di tempo che comincia dalla fine di dicembre, quando le operazioni delle forze anglo-americane in Tunisia hanno avuto un'inspiegabile battuta d'arresto, hanno trasferito dalla Francia, dal Belgio, dall'Olanda e dalla stessa Germania sul fronte sovietico-tedesco 27 divisioni, di cui cinque corazzate. Quindi, invece di un aiuto dato all'Unione Sovietica distogliendo forze tedesche dal fronte sovietico-tedesco, si è avuto un miglioramento per Hitler, che, in seguito al rallentarsi delle operazioni anglo-americane in Tunisia, ha potuto spostare altre truppe contro i russi.
Di conseguenza, quanto prima sfrutteremo insieme le difficoltà degli hitleriani al fronte, tanto maggiori saranno le probabilità di contare su una rapida disfatta di Hitler. Se non si tiene conto di tutto questo subito e non si sfrutta il momento attuale nel nostro comune interesse, non è improbabile che i tedeschi, ottenuta una tregua e raccolte le loro forze, riescano a riprendersi. Per me e per Voi è chiaro che non si dovrebbe commettere un simile indesiderabile errore.
2. Ho ritenuto necessario inviare la presente risposta anche al signor Roosevelt.
3. Vi ringrazio per le Vostre calorose congratulazioni in occasione della liberazione di Rostov. Le nostre truppe hanno riconquistato oggi la città di Kharkov.
16 febbraio 1943
 
STALIN A ROOSEVELT
Il 12 febbraio ho ricevuto dal signor Churchill un messaggio con delle informazioni supplementari sulle decisioni prese da Voi e dal signor Churchill a Casablanca. Poiché, come il signor Churchill comunica, il suo messaggio è una risposta comune, che esprime anche la Vostra opinione, non posso non farVi conoscere alcune mie considerazioni delle quali ho informato in pari tempo il signor Churchill.
Dal messaggio citato risulta evidente che il termine delle operazioni belliche in Tunisia, prima fissato per febbraio, viene ora rimandato ad aprile. Non ci vuol molto a dimostrare quanto sia inopportuno questo rinvio delle operazioni contro i tedeschi e gli italiani. Nel momento in cui le truppe sovietiche riescono ancora a sostenere la propria vasta offensiva, l'iniziativa delle truppe anglo-americane nell'Africa del nord è assolutamente necessaria. La simultaneità della pressione su Hitler, dal nostro fronte e da parte Vostra in Tunisia, avrebbe una grande influenza positiva per la nostra causa comune e creerebbe difficoltà molto serie per Hitler e Mussolini. Si accelererebbero allora anche le operazioni da Voi previste in Sicilia e nel settore orientale del Mediterraneo.
Quanto all'apertura del secondo fronte in Europa, in particolare in Francia, essa viene prevista, come risulta dal Vostro comunicato, soltanto per agosto-settembre. Io penso tuttavia che l'attuale situazione esiga che questi termini vengano ridotti al massimo e che il secondo fronte in Occidente sia aperto ben prima della data stabilita. Per non dare al nemico la possibilità di riprendersi, è assai importante, a mio giudizio, che l'attacco da ovest non venga rimandato alla seconda metà dell'anno, ma lanciato in primavera o all'inizio dell'estate.
Secondo le notizie degne di fede di cui disponiamo, i tedeschi hanno trasferito, a partire dalla fine di dicembre - quando, per motivi ignoti, le operazioni delle forze anglo-americane in Tunisia sono state sospese - sul fronte sovietico-germanico, dalla Francia, dal Belgio, dall'Olanda e dalla stessa Germania, 27 divisioni, comprese cinque divisioni corazzate. Così, invece di aiutare l'Unione Sovietica, distogliendo le forze germaniche dal fronte sovietico-germanico, si è agevolato Hitler, che, a causa dell'indebolimento delle operazioni anglo-americane in Tunisia, ha avuto la possibilità di trasferire altre sue truppe contro i russi.
Tutto ciò dimostra che quanto prima ci gioveremo entrambi delle difficoltà createsi nella tana hitleriana, tanto più potremo contare su una rapida disfatta di Hitler. Se non si tiene conto di tutto ciò oggi e se non ci si vale del presente momento nel comune interesse, non è improbabile che i tedeschi, avuta una tregua e avendo radunato le proprie forze, si riprendano. E' chiaro sia per noi che per Voi che non bisognerebbe commettere un simile, indesiderabile errore di calcolo.
16 febbraio 1943

Ricevuto il 23 febbraio 1943
ROOSEVELT A STALIN
A nome del popolo degli Stati Uniti desidero esprimere all'Esercito Rosso, in occasione del suo venticinquesimo anniversario, la nostra profonda ammirazione per le sue splendide imprese ineguagliate in tutta la storia. Per molti mesi, nonostante le numerose terribili perdite in rifornimenti, mezzi di trasporto e territorio, l'Esercito Rosso ha impedito la vittoria ad un potentissimo nemico . Esso lo ha fermato a Leningrado, a Mosca, a Voronezh, nel Caucaso e, infine, nell'immortale battaglia di Stalingrado, l'Esercito rosso non solo ha sconfitto il nemico, ma ha lanciato la grande offensiva che sta ancora avanzando lungo l'intero fronte dal Baltico al Mar Nero. La forzata ritirata del nemico gli costa uomini, materiali, territori e, in particolare, si riflette pesantemente sul suo morale. Queste imprese possono essere realizzate solo da un esercito che abbia un'abile direzione, una solida organizzazione, un adeguato addestramento e, soprattutto, la determinazione di sconfiggere il nemico senza risparmiare sacrifici. Al tempo stesso desidero anche riconoscere il merito al popolo russo, dal quale l'Esercito Rosso proviene e dal quale dipende per i suoi uomini e i suoi rifornimenti. Il popolo russo offre tutti i suoi sforzi per la guerra e sta sopportando gravissimi sacrifici. L'Esercito rosso e il popolo russo hanno sicuramente costretto le forze di Hitler sulla strada della sconfitta finale ed hanno meritato la permanente ammirazione del popolo degli Stati Uniti.
 
STALIN A CHURCHILL
Ho ricevuto la Vostra risposta al mio messaggio del 16 febbraio.
Da quanto mi comunicate risulta che le operazioni anglo-americane nel Nord Africa non solo non vengono accelerate, ma sono già rinviate alla fine di aprile. E persino questo termine non viene indicato con assoluta precisione. Quindi, nel periodo dei più intensi combattimenti contro le truppe hitleriane, nel periodo febbraio-marzo, l'offensiva anglo-americana nel Nord Africa non solo non è stata intensificata, ma viene completamente sospesa, e i termini da Voi stesso indicati in proposito sono rinviati. Frattanto la Germania è già riuscita a trasferire da Occidente contro le truppe sovietiche 36 divisioni, di cui sei corazzate. E' facile capire quali difficoltà tutto ciò abbia creato all'esercito sovietico e come questo abbia migliorato la situazione dei tedeschi sul fronte sovietico-tedesco.
Nonostante tutta l'importanza dell'operazione Hushy, essa, certo, non potrà sostituire il secondo fronte in Francia. Comunque, approvo cordialmente la progettata anticipazione di questa operazione.
Continuo a considerare come questione principale la più sollecita apertura del secondo fronte in Francia. Come ricorderete, Voi ammetteste la possibilità di creare il secondo fronte già nel 1942 e comunque non più tardi della primavera di quest'anno. Vi erano motivi abbastanza seri per ammettere ciò. E' comprensibile quindi che nel messaggio precedente io abbia sottolineato la necessità di assestare il colpo da Occidente non più tardi della primavera o all'inizio dell'estate di quest'anno.
Dopo che le truppe sovietiche hanno passato tutto l'inverno in combattimenti molto accaniti e tuttora in corso, mentre Hitler prende nuove importanti misure per reintegrare e aumentare le sue forze in vista delle operazioni primaverili ed estive contro l'Urss, per noi è particolarmente importante che il colpo da Occidente non venga più rinviato, che questo colpo sia assestato in primavera o all'inizio dell'estate.
Ho esaminato i Vostri argomenti esposti nei punti 8, 9 e 10, che caratterizzano le difficoltà delle operazioni anglo-americane in Europa. Io riconosco queste difficoltà. Ritengo tuttavia necessario metterVi in guardia con la massima insistenza, nell'interesse della nostra causa comune, contro il serio pericolo di un ulteriore ritardo nell'apertura del secondo fronte in Francia. Perciò il carattere vago delle Vostre dichiarazioni relative alla prevista offensiva anglo-americana al di là della Manica suscita in me gravi preoccupazioni di cui non posso fare a meno di informarVi.
15 marzo 1943
 
STALIN A ROOSEVELT
Oggi che ho ricevuto la risposta del signor Churchill al mio messaggio del 16 febbraio, ritengo mio dovere rispondere al Vostro messaggio del 22 febbraio, che era anch'esso una risposta al mio messaggio del 16 febbraio.
Ho appreso dal messaggio del signor Churchill che le operazioni anglo-americane nell'Africa del nord non solo non vengono accelerate ma sono anzi rinviate sino alla fine di aprile; per giunta, neanche questa data è indicata con precisione. Così, nel periodo più teso della battaglia contro le truppe hitleriane, nel periodo febbraio-marzo, l'offensiva anglo-americana nell'Africa del nord non solo non viene intensificata, ma in generale non viene condotta affatto, e la data prefissa viene dilazionata. Nel frattempo la Germania è già riuscita a spostare dall'Occidente contro le truppe sovietiche 36 divisioni, delle quali sei divisioni corazzate. E' facile comprendere quali difficoltà ne siano derivate all'Esercito sovietico e come ciò abbia agevolato la situazione dei tedeschi sul fronte sovietico-germanico.
Il signor Churchill mi ha inoltre comunicato che l'operazione delle truppe anglo-americane contro la Sicilia viene prevista per il mese di giugno. Nonostante l'importanza di questa operazione, essa, naturalmente, non sostituirà il secondo fronte in Francia. Ma io, ovviamente, sono molto lieto che essa venga anticipata.
Ritengo in pari tempo mio dovere dichiarare che la questione principale consiste nell'accelerare l'apertura di un secondo fronte in Francia. Come ricorderete, l'apertura del secondo fronte è stata ritenuta possibile da Voi e dal signor Churchill già per il 1942 e, comunque, non più tardi della primavera di quest'anno. Per la scelta di questa data esistevano motivi sufficientemente seri. E' chiaro, quindi, perché nel mio messaggio del 16 febbraio ho sottolineato la necessità di vibrare l'attacco da ovest non oltre la primavera o l'inizio dell'estate di quest'anno.
Dato che i soldati sovietici hanno trascorso tutto l'inverno in battaglie molto aspre, che continuano a combattere, mentre Hitler prende una nuova importante iniziativa per riorganizzare e rafforzare il suo esercito per le operazioni di primavera e d'estate contro l'Urss, è per noi particolarmente importante che l'attacco da ovest non sia rinviato oltre, che quest'attacco venga sferrato in primavera o all'inizio dell'estate.
Riconosco che esistono non poche difficoltà, derivanti dalla mancanza di mezzi di trasporto, di cui mi informate nel Vostro messaggio. Ritengo tuttavia necessario metterVi in guardia con insistenza, nell'interesse della nostra causa comune, circa il grave pericolo derivante da un ulteriore ritardo nell'apertura di un secondo fronte in Francia. L'indeterminatezza della Vostra risposta, nonché della risposta del signor Churchill, sulla questione dell'apertura di un secondo fronte in Francia suscita pertanto in me un'ansia che non posso nascondere.
16 marzo 1943
 
Inviato l'11 giugno 1943
STALIN A ROOSEVELT
Il messaggio con cui mi comunicate alcune decisioni prese da Voi e dal signor Churchill sui problemi della strategia è stato da me ricevuto il 4 giugno. Vi ringrazio per la comunicazione.
Come risulta dal Vostro messaggio, queste decisioni contraddicono quelle che erano state prese da Voi e dal signor Churchill, all'inizio di quest'anno, circa la data di apertura del secondo fronte nell'Europa occidentale.
Rammenterete, senza dubbio, che nel messaggio del 26 gennaio di quest'anno, compilato da Voi insieme al signor Churchill, si comunicava la decisione allora presa di distogliere considerevoli forze tedesche, terrestri e aeree, dal fronte russo e di costringere la Germania a piegarsi nel 1943.
In seguito, il signor Churchill, a nome suo e Vostro, riferiva il 12 febbraio i termini esatti dell'operazione anglo-americana in Tunisia e nel Mediterraneo, nonché nel settore occidentale dell'Europa. In quest'ultimo messaggio si diceva che la Gran Bretagna e gli Stati Uniti preparavano con energia l'operazione intesa a forzare la Manica nell'agosto del 1943 e che, se il maltempo o altre cause avessero impedito l'operazione, essa sarebbe stata preparata, con la partecipazione di un più gran numero di forze, per il settembre del 1943.
Adesso, nel maggio del 1943, Voi e il signor Churchill avete preso una decisione che rinvia l'invasione anglo-americana nell'Europa occidentale fino alla primavera del 1944. Ossia, l'apertura del secondo fronte nell'Europa occidentale, già rimandata dal 1942 al 1943, viene di nuovo rinviata, e questa volta fino alla primavera del 1944.
Questa Vostra decisione crea eccezionali difficoltà all'Unione Sovietica, che già da due anni conduce la guerra contro le forze principali della Germania e dei suoi satelliti, con un'estrema mobilitazione di tutte le sue energie, e lascia che l'Esercito sovietico, il quale non combatte soltanto per il proprio paese, ma anche per i propri alleati, resti quasi da solo a battersi con un nemico ancora molto forte e pericoloso.
E' forse necessario dire qui quale grave e negativa impressione susciterà in Unione Sovietica, tra il popolo e nell'esercito, il nuovo rinvio del secondo fronte e l'abbandono del nostro esercito, che ha già subìto tante perdite, senza l'atteso, serio appoggio da parte dell'esercito anglo-americano?
Quanto al governo sovietico, esso non ritiene possibile aderire a questa decisione, che, presa per giunta senza la partecipazione sovietica e senza il tentativo di discutere insieme quest'importantissima questione, potrebbe avere gravi conseguenze per l'ulteriore andamento della guerra.

Ricevuto il 22 giugno 1943
ROOSEVELT A STALIN
Domani saranno due anni da quando, con atto proditorio, in linea con la lunga pratica di doppiezza, i caporioni nazisti hanno lanciato il loro brutale attacco all'Unione Sovietica. Essi hanno così aggiunto alla loro lunga lista di nemici le potenti forze dell'Unione Sovietica. Questi caporioni nazisti avevano sottovalutato la misura in cui il popolo ed il governo sovietico avevano sviluppato e rafforzato la loro potenza militare per difendere il loro paese e non hanno affatto capito la determinazione e il valore del popolo sovietico.
I popoli del mondo amanti della libertà hanno seguito, nel corso degli ultimi due anni, con crescente ammirazione le gesta delle forze armate dell'Unione Sovietica e i quasi incredibili sacrifici che il popolo russo sta così eroicamente sopportando.
La crescente potenza delle forze congiunte di tutte le Nazioni Unite, che in proporzioni sempre più ampie si sviluppa contro il nostro comune nemico, testimonia lo spirito di unità e sacrificio necessario per la nostra vittoria finale. Sono certo che questo stesso spirito ci animerà quando affronteremo la sfida dei compiti di pace che la vittoria porrà di fronte al mondo.
Franklin D. ROOSEVELT
 
ROOSEVELT A STALIN
Nel corso di un mese di tremendi combattimenti le Vostre forze con la loro abilità, il loro coraggio, i loro sacrifici ed il loro sforzo incessante non solo hanno arrestato l'offensiva tedesca da lungo tempo preparata, ma hanno lanciato una felice controffensiva che avrà conseguenze importanti.
Sincere congratulazioni all'Esercito Rosso, al popolo dell'Unione Sovietica e personalmente a Voi in occasione della grande vittoria di Oriol.
L'Unione Sovietica può giustamente essere orgogliosa delle sue eroiche vittorie.
6 agosto 1943
 
Ricevuto il 23 febbraio 1944
ROOSEVELT A STALIN
In occasione del 26° anniversario dell'Esercito Rosso desidero rivolgere a Voi, quale Comandante Supremo, le mie sincere congratulazioni per le grandi e importanti vittorie ottenute dalle forze armate dell'Unione Sovietica durante l'anno trascorso. Le splendide vittorie che l'Esercito Rosso ha conseguito sotto il Vostro comando sono state d'ispirazione per tutti. L'eroica difesa di Leningrado è stata coronata e ricompensata dalla recente schiacciante sconfitta del nemico alle porte di quella città. Come risultato della vittoriosa offensiva dell'Esercito Rosso milioni di cittadini sovietici sono stati liberati dalla schiavitù e dall'oppressione. Queste imprese, unitariamente alla cooperazione per la quale è stato raggiunto un accordo a Mosca e Teheran, garantiranno la nostra definitiva vittoria sugli aggressori nazisti.
Franklin D. ROOSEVELT

Ricevuto il 23 febbraio 1944
CHURCHILL A STALIN
In questo 26° anniversario dell'Esercito Rosso invio a Voi e a tutti i soldati l'espressione della mia profonda ammirazione per le loro gloriose gesta. Ispirati e guidati da Voi e dal loro amore per la terra russa, fiduciosi nella capacità e nella fermezza dei loro comandanti, essi continueranno verso la vittoria e, attraverso la vittoria, verso una pace gloriosa.

CHURCHILL A STALIN
Vi invio i miei più sinceri auguri per il Vostro compleanno. Sono convinto che la Vostra vita è molto preziosa per il futuro del mondo e per un costante rafforzamento dei vincoli che legano i nostri due paesi. Pertanto non è un modo di dire quando Vi auguro "Cento di questi giorni".
20 dicembre 1944
 
Ricevuto il 23 febbraio 1945
CHURCHILL A STALIN
L'Esercito Rosso celebra il suo ventisettesimo anniversario in mezzo a trionfi che gli hanno guadagnato infiniti applausi da parte dei suoi alleati e hanno determinato la distruzione del militarismo tedesco. Le generazioni future riconosceranno il loro debito verso l'Esercito Rosso incondizionatamente come facciamo noi che abbiamo potuto essere testimoni di queste valorose conquiste. Io prego Voi, grande condottiero di una grande armata, di salutarla a mio nome oggi, sulla soglia della vittoria finale.
 
Ricevuto l'8 maggio 1945
TRUMAN A STALIN
Ora che le forze sovietico-anglo-americane hanno costretto le armate degli aggressori fascisti alla resa incondizionata, desidero trasmettere a Voi e, attraverso di Voi, ai Vostri eroici eserciti le più fervide congratulazioni del nostro popolo e del nostro governo. Apprezziamo altamente il magnifico contributo portato dalla potente Unione Sovietica alla causa della libertà e della civiltà.
Avete dimostrato la capacità di un popolo amante della libertà e valorosissimo di sbaragliare le perfide forze della barbarie, qualunque sia la loro potenza. In occasione della nostra comune vittoria, salutiamo il popolo e le forze armate dell'Unione Sovietica e i loro splendidi dirigenti.
Sarò felice se vorrete trasmettere questi sentimenti ai Vostri comandanti sul campo.
Harry S. TRUMAN
 
Ricevuto il 9 maggio 1945
CHURCHILL A STALIN
MESSAGGIO ALL'ESERCITO ROSSO E AL POPOLO RUSSO DALLA NAZIONE BRITANNICA
Vi invio cordiali saluti in occasione della splendida vittoria che avete ottenuto cacciando l'invasore dal vostro suolo e abbattendo la tirannide nazista. E' mia ferma convinzione che dall'amicizia e dalla comprensione tra i popoli britannico e russo dipenda il futuro del genere umano. Qui nella nostra isola oggi pensiamo molto spesso a voi e vi inviamo dal profondo del cuore auguri di felicità e di benessere. Vogliamo che dopo tutti i sacrifici e le sofferenze di questa valle oscura che insieme abbiamo attraversato ora, legati da un'amicizia fedele e da simpatia reciproca, possiamo andare avanti sotto il sole splendente della pace vittoriosa.
Prego mia moglie di porgere a tutti voi queste espressioni di amicizia e di ammirazione.
 
Ricevuto il 6 novembre 1945
ATTLEE A STALIN
In occasione di questo anniversario della fondazione dello Stato sovietico invio i più fervidi saluti e auguri. Possa l'Unione Sovietica prosperare a lungo sotto la Vostra guida e possa l'amicizia dei nostri popoli, basata sulla nostra vittoria, sulla alleanza anglo-sovietica e sulla nostra comune appartenenza all'Organizzazione delle Nazioni Unite, rafforzarsi ancor più nei prossimi anni di pace.