Napoli
Entusiasmante partecipazione popolare alla manifestazione di Chiaiano. Il PMLI viene fatto posizionare dagli organizzatori nelle prime file del corteo. Grande combattività delle nostre compagne e compagni diretti da Di Matteo. A Napoli i sindacati confederali non promuovono il tradizionale corteo. Il PMLI partecipa a quello dei sindacati non confederali. Assenza di quasi tutte le componenti del "centro-sinistra", in testa il Pd. La neopodestà Iervolino autorizza l'apertura dei negozi in città

Dal nostro corrispondente della Campania
Sabato Primo Maggio, in un bellissimo pomeriggio di sole e di grande partecipazione popolare, si è svolta a Chiaiano la manifestazione che, partita dal piazzale antistante la stazione della metropolitana del quartiere sito nell'area Nord di Napoli, è stata organizzata dal "Presidio permanente di lotta di Chiaiano e Marano" e ha visto la partecipazione di oltre 5 mila manifestanti tra lavoratori, precari, pensionati, disoccupati, giovani e tantissime donne. In questa giornata si è vista un'unità delle tante lotte che oramai a Napoli si vanno moltiplicando, partendo da quella per l'occupazione a quella per l'ambiente e salute fino a quelle per la casa e il diritto alla sanità pubblica. Forte è stata la presenza dei comitati di lotta che in Campania si battono contro i decreti fascisti del governo sui rifiuti e sull'acqua, con promozione di referendum per la ripubblicizzazione di questo bene universale.
In un clima di grande entusiasmo e di lotta aprivano il corteo le donne di Chiaiano e Marano con lo storico striscione "Jatevenne" (andatevene), striscione che nelle giornate di maggio 2008 si contrappose alle violente cariche poliziesche scatenate dal neoduce Berlusconi contro la popolazione di questo territorio per imporre col pugno di ferro la criminale megadiscarica e la sua militarizzazione. Per tutto il percorso del corteo i manifestanti hanno gridato slogan contro il governo Berlusconi e la Iervolino, altri erano indirizzati verso la dura repressione in atto contro le lotte. Numerose le bandiere rosse portate in piazza dai comitati per l'ambiente e dai disoccupati di Napoli e provincia.     
Una manifestazione che dà spinta e coraggio, in primis, agli abitanti di Chiaiano e Marano per continuare a lottare, per urlare proprio quel "Jatevenne", impresso nello striscione, agli speculatori e chiedere la chiusura della discarica e la bonifica, specie dopo l'ennesima beffa alla Commissione europea. In piazza c'era un popolo che vuole la liberazione del suo territorio, che sa che la difesa della salute e dei beni comuni è anche una soluzione importante per l'occupazione, come dimostrerebbe subito un vero piano per la raccolta differenziata porta a porta che invece è ancora boicottata dai governanti della destra e della "sinistra" che così continuano a permettere alla camorra di fare i propri affari.

Il ruolo dei marxisti-leninisti
Il PMLI ha partecipato alla grande, avendo un ruolo e una posizione d'avanguardia reale tra le masse popolari in lotta, infatti su richiesta degli organizzatori è stato chiesto alla sua delegazione, diretta dal compagno Franco Di Matteo, Responsabile del PMLI per la Campania, di posizionarsi nelle prime file alla testa del corteo, ovvero subito dopo lo spezzone del presidio di Chiaiano e Marano e del Comitato per l'acqua pubblica, mentre i pochi partiti di "centro-sinistra" presenti erano relegati nella coda del corteo. Un fatto positivo che conferma alla grande la saldatura e il legame fraterno con le masse in lotta e il PMLI e premia il suo corretto lavoro di massa.
Le nostre compagne e i nostri compagni, provenienti da Napoli, Melito, Buonalbergo (Benevento), Quadrelle (Avellino) e Sessa Aurunca (Caserta) hanno dimostrato tutta la loro combattività nel lanciare ripetutamente slogan contro il regime del nuovo Mussolini, per i diritti delle masse popolari e per l'ambiente e la salute. Slogan che tantissime volte sono stati rilanciati da decine e decine di manifestanti che si infilavano con estrema tranquillità nello spezzone del nostro Partito. Bello e veramente emozionante è stato poi sentire "Bella Ciao" cantata dalle nostre stupende compagne che unite intorno al megafono cantavano la popolare e antifascista canzone coinvolgendo tante donne, giovani, anziani e bambini.
Nello spezzone del PMLI, a cui si sono uniti diversi manifestanti, spiccavano i cartelli sia per il 1° Maggio che contro il neoduce Berlusconi, affiancati dalle rosse bandiere dei Maestri e del Partito tenute a turno per l'intero percorso della manifestazione che peraltro era tappezzato dai folgoranti manifesti del PMLI in sostegno alla lotta di Chiaiano e Marano. Numerose le copie de "Il Bolscevico" distribuite al concentramento.
Il PMLI.Campania in conclusione di questa bella, proficua e vittoriosa giornata del 1° Maggio a Chiaiano, ringrazia di cuore tutte le compagne e i compagni per il loro importante e determinante ruolo svolto al corteo di Chiaiano. Ringraziamento che si estende a tutto il Partito che, a livello centrale con in testa il compagno Scuderi, ha espresso elogi alla nostra delegazione.           
La lunghissima giornata di lotta si è conclusa con le migliaia di manifestanti che si sono riversati sotto il palco per ascoltare gli interventi (via radio anche quelli dei presidi No Dal Molin, uniti a Chiaiano da un patto di "mutuo soccorso") e infine la festa popolare con la musica di diversi gruppi.   

Il corteo di Napoli
A Napoli in mancanza della consueta manifestazione di massa della mattina organizzata dai sindacati confederali, le cui direzioni per l'occasione hanno deciso di organizzare un comizio-concerto serale in Piazza Dante lasciando scandalosamente anche la piazza di Pomigliano D'Arco al sindacato dei neofascisti in doppiopetto Ugl, il PMLI ha partecipato a quello che da qualche anno è stato definito il "corteo alternativo". Da denunciare che in città i negozi erano aperti per decisione vergognosa della piddina democristiana sindaca Rosa Russo Iervolino.
Con una piccola delegazione di compagni della Cellula napoletana "Vesuvio Rosso" di Napoli e da Quadrelle (Avellino), diretti dal compagno Nando, i marxisti-leninisti hanno portato in piazza un cartello e le bandiere del Partito. In sostanza, il PMLI ha fatto del suo meglio, cantando "Bella Ciao" e "Bandiera Rossa", lanciando slogan contro la crisi, i licenziamenti e la precarietà, per lo sviluppo del Mezzogiorno, per buttare giù con la piazza il governo del neoduce Berlusconi.
L'importante giornata è stata macchiata da una grave provocazione fascista che è balzata sulle prime pagine dei quotidiani locali e anche nazionali. A quanto sembra un piccolo gruppo di squadristi fascisti che stazionava ai lati del corso Umberto avrebbe pesantemente provocato e insultato dei manifestanti proprio nel centro del corteo. C'è stata una risposta che ha costretto i provocatori alla fuga e ne è scaturito un caos all'ingresso di un negozio, con l'intervento delle "forze dell'ordine" e poi di un'ambulanza: un anziano manifestante ricoverato in ospedale.
In ultimo va sottolineata la vergognosa diserzione della piazza di diversi partiti del "centro-sinistra", primo fra tutti il Pd, diventato ormai una vera e propria copertura al neoduce.

5 maggio 2010