Destra e "sinistra'' del regime neofascista uniti nel soddisfare la volontà del papa
Ciampi, Fini e Amato d'accordo per inserire la religione nella costituzione dell'Europa imperialista
Ancora una volta il presidente Carlo Azeglio Ciampi ha voluto dare il suo contributo per far aumentare il peso specifico dell'imperialismo italiano all'interno della superpotenza europea.
Questa volta il suo intervento mira nientemeno che a dettare i capisaldi ideologici su cui dovrà nascere la Costituzione della Ue che è in fase di elaborazione. Martedì 9 luglio, infatti, durante la sua visita in Slovacchia, il "laico'' Ciampi, facendo proprio un precetto che sta particolarmente a cuore al papa nero Wojtyla, ha rimarcato che è sua convizione che la costituzione europea debba contenere riferimenti alla comune matrice cristiana del vecchio continente.
A giudizio del presidente della Repubblica, sarebbe un "danno per tutti, Paesi membri e candidati, se l'Europa si allargasse senza una contestuale, profonda riforma delle istituzioni'' comuni. Una Ue "riunificata'', che per avere successo non dovrà darsi solo "traguardi politici ed economici ma anche di valori morali e spirituali'', secondo criteri di "concretezza e di realismo''. L'Europa - ha aggiunto "è definita da confini politici ed ideali, più che geografici. Veniamo da una comune eredità umanistica e cristiana. Con questo spirito dobbiamo guardare al futuro: rivendicare una cultura e uno spirito genuino europeo, dimostrare coi fatti che l'Unione europea sa perseguire, contestualmente, il progresso economico e quello etico, riscoprendo e sostenendo le radici profonde della propria cività''.
Sulla stessa lunghezza d'onda di Ciampi anche Giuliano Amato (vicepresidente della Commissione europea incaricata di scrivere il testo comune), che in un convegno dei Verdi a Roma ha dichiarato: "La Costituzione dovrà contemplare non solo le competenze delle proprie istituzioni, ma anche i valori identitari su cui si fonda una società. Tra questi la religione, che è un potente fattore di difesa dei principi di tolleranza e di rispetto dell'altro''. E ovviamente non poteva mancare il plauso del vicepremier e leader di AN Gianfranco Fini che, fin da quando è stato nominato membro della Convenzione in qualità di rappresentante del governo, batte il tasto affinché il cristianesimo diventi il collante etico della superpotenza imperialista europea.
Insomma, il papa nero, grazie alla destra e alla "sinistra'' del regime neofascista e alla complicità di Ciampi, può dormire tra due guanciali. Le sue istanze saranno ben rappresentate nella Convenzione. Ma quel che emerge ancora una volta è la perfetta identità di vedute dei due poli su quello che deve essere e rappresentare la superpotenza europea e del ruolo dell'imperialismo italiano al suo interno.

17 giugno 2002