Comunicato stampa dell'Organizzazione locale del PMLI
ORGANIZZARSI PER OBBLIGARE CON LA LOTTA IL SINDACO CAMMARATA E LA GIUNTA A GARANTIRE L'ACQUA A TUTTA PALERMO
Condanniamo la repressione delle "forze dell'ordine'' sui manifestanti che rivendicano un diritto primario e irrinunciabile
Pubblichiamo un tempestivo e forte comunicato dell'Organizzazione palermitana del PMLI inviato il 14 maggio 2002 ai mezzi d'informazione.
Il Partito marxista-leninista italiano denuncia la drammatica condizione in cui si trova a vivere da settimane la popolazione del capoluogo siciliano, alle prese con una crisi idrica senza precedenti, per la quale finora né il sindaco Cammarata né la giunta comunale di "centro-destra'' hanno trovato alcuna soluzione. Intanto a Palermo l'acqua continua ad arrivare con turni di erogazione di tre giorni, turni che in alcuni quartieri raggiungono la settimana; spesso l'acqua che arriva è inquinata da melma e a volte non arriva affatto.
Nella giornata di ieri gli abitanti dei quartieri palermitani di Villaggio Ruffini, Pallavicino e Borgo Nuovo, che non ricevono risposta dalle autorità sul fatto che dai loro rubinetti esce solo melma, sono passati a organizzare blocchi stradali. In serata, dopo otto ore di manifestazione le "forze dell'ordine'' hanno caricato e manganellato gli abitanti del quartiere di Borgo Nuovo. Il bilancio è di tre arrestati e processati per direttissima, quattro denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e decine di feriti tra i manifestanti.
La condizione del quartiere Borgo Nuovo è tra le più critiche della città poiché per inquinamento sono stati chiusi i pozzi da dove la popolazione si riforniva d'acqua e il quartiere, con decine di migliaia di abitanti, è rimasto senza copertura idrica. Le associazioni ambientaliste hanno, peraltro, denunciato che se non si interviene immediatamente con opere di bonifica nel giro di pochissimo tempo l'inquinamento delle acque riguarderà l'intero capoluogo siciliano.
Il Partito marxista-leninista italiano condanna senza mezzi termini l'atteggiamento repressivo tenuto dalle "forze dell'ordine'' nei confronti degli abitanti di Borgo Nuovo ai quali esprimiamo la nostra solidarietà militante, ed invita le masse popolari palermitane ad organizzarsi per proseguire nella lotta e così obbligare il sindaco Cammarata e la sua giunta di "centro-destra'' a disporre immediatamente interventi di pulizia dei pozzi e di depurazione delle acque.
Intanto la costruzione di nuove dighe, pozzi e reti idriche, per la soluzione della crisi idrica siciliana promesse da Berlusconi, Cuffaro e Micciché sono a tutt'oggi rimaste lettera morta.